Trasparenze colorate

(foto Colorificio San Marco)
(foto Colorificio San Marco)

I trattamenti decorativi di finitura a tinteggio o a rivestimento delle facciate edilizie sono molteplici, ma poche varianti sono in grado di assicurare una buona protezione dalle intemperie, un’elevata durabilità, il mantenimento dell’aspetto estetico per un lungo periodo e la capacità di smaltire l’umidità dei materiali dell’ossatura portante. Tra i diversi sistemi, i prodotti per la decorazione a strato sottile o a spessore formulati con il silicato di potassio possiedono tutte queste caratteristiche accompagnate da altre doti specifiche che ne permettono l’impiego in ogni situazione, tanto sull’edilizia storica di pregio o tipologica, quanto sugli edifici moderni e contemporanei. Le caratteristiche di semitrasparenza della coltre colorata eseguita con i silicati, si accompagnano alla possibilità di utilizzare un ampio ventaglio di toni cromatici e di tessiture superficiali con risultati di forte stabilità dovuti sia ai pigmenti inorganici e minerali utilizzati che dalle doti del legante silicatico, in grado di fissarsi ai materiali del supporto creando dei legami chimici particolarmente forti. Questi legami determinano non solo un forte aggrappaggio della coltre decorativa al fondo di posa, ma anche la capacità delle pitture e dei rivestimenti di resistere senza alterarsi in condizioni climatiche avverse, con eventi meteorici accompagnati da vento e in presenza di agenti inquinanti atmosferici, soprattutto sostanze acide, che vengono veicolati dalla pioggia e possono provocare una lenta e continua corrosione dei paramenti edilizi.

(foto Colorificio Mp
(foto Colorificio Mp)

Caratteristiche e prestazioni
La dote principale dei tinteggi e dei rivestimenti al silicato, riguarda il mantenimento della traspirabilitĂ  del supporto così da lasciare passare sotto forma di vapore l’eccesso di umiditĂ  che sistematicamente si può accumulare nella muratura a causa della pioggia, di condense o di ristagni. La struttura porosa delle pitture e dei rivestimenti a base di silicato si presta per decorare gli intonaci tradizionali a base di calce aerea o di calce idraulica naturale oppure gli intonaci macroporosi da risanamento dei quali non modifica le caratteristiche di diffusione del vapor d’acqua. In ogni caso i cicli a base di silicato sono adatti dovunque alla coltre decorativa superficiale venga richiesta un’alta resistenza al dilavamento provocato dalla pioggia battente e un veloce smaltimento dell’acqua eventualmente assorbita dalle superfici esposte all’azione diretta della pioggia durante i periodi piovosi.

(foto Mapei)
(foto Mapei)

Alcune varianti sono realizzate con doti idrorepellenti che impediscono l’assorbimento dell’acqua meteorica e contribuiscono ulteriormente a proteggere l’ossatura muraria dell’edificio.
La resistenza del tinteggio e dei rivestimenti alle sostanze chimiche aggressive presenti sotto forma di inquinanti nell’atmosfera o nelle piogge delle localitĂ  industriali rende i colori della coltre decorativa quasi inalterabili per lungo tempo e protegge gli intonaci sottostanti da eventuali danni provocati dal contatto con composti corrosivi.

(foto Settef)
(foto Settef)

Altre proprietĂ  accessorie sono la resistenza all’azione delle radiazioni solari dei pigmenti inorganici utilizzati e l’assoluta stabilitĂ  dei toni del colore che nel tempo non subisce ingiallimenti o sfarinature, ma solo un normale invecchiamento che spesso, scalando leggermente le tonalitĂ , impreziosisce la finitura. Per la natura inorganica dei componenti, le pitture e i rivestimenti a spessore non costituiscono terreno di coltura per alghe, muffe o funghi, sono incombustibili e non emettono gas tossici in caso di incendio. Per i forti legami chimici che si determinano tra la coltre e il supporto, si ottiene anche una notevole resistenza all’usura da sfregamento provocata dalla pioggia o dal vento quando trasportano particelle abrasive in grado di provocare erosioni sulle superfici esposte direttamente.
Le tipologie
I prodotti ai silicati disponibili sul mercato sono le pitture, con le quali vengono realizzate tinteggiature a strato sottile, e i rivestimenti a spessore piĂą o meno rilevante che consentono di eseguire finiture rasate, con effetto marmorino o a encausto e con aspetto rustico simile a quello degli intonaci del passato.

(foto Viero)
(foto Viero)

Le pitture ai silicati vengono applicate mediante pennellessa, rullo di lana a pelo corto oppure spruzzo airless o misto aria secondo i tipi. Per esaltare al meglio la brillantezza delle tinte, occorre in genere procedere con l’applicazione di due mani successive lasciando trascorrere tra l’una e l’altra un periodo di 12-24 ore. Per la diluizione è possibile utilizzare acqua pulita aggiunta nella percentuale indicata dalle schede tecniche allegate al prodotto, ma in genere è preferibile impiegare un preparato apposito che non modifica le proprietĂ  del tinteggio. La gamma dei colori è tanto ampia da soddisfare ogni esigenza formale, mentre la composizione della tinta rende possibile eseguire velature con ogni genere di tecnica e in particolare con l’impiego di piĂą colori, a diverso grado di diluizione, sovrapposti uno all’altro. Il tinteggio ai silicati permette anche di lavorare a chiaro scuro realizzando finte membrature architettoniche con effetto a rilievo, trompe l’oeil, fregi e raffigurazioni pittoriche in ogni stile decorativo.

(foto Sikkens)
(foto Sikkens)

I rivestimenti a spessore sono confezionati sotto forma di paste pigmentate pronta all’uso, non richiedono diluizioni e si caratterizzano per la diversa granulometria, fine, media o grossa, dovuta ai componenti inerti selezionati presenti nella miscela. Questi preparati, sono in genere applicati con un frattazzo in acciaio inox e in uno spessore piĂą o meno consistente secondo la dimensione dei granuli inerti. La stesura avviene di solito per passate successive e subito dopo lo strato viene reso omogeneo e levigato fino a ottenere l’effetto desiderato di compattezza e di uniformitĂ . Per le sovrapposizioni lungo le riprese dopo l’interruzione giornaliera oppure per i bordi delle finiture a piĂą colori, è necessario delimitare i piani da rivestire con nastri adesivi che vanno staccati subito dopo la posa del materiale e prima che questo indurisca, in modo da ottenere tagli netti. Al momento di riprendere il lavoro, questi bordi rappresentano i limiti della nuova applicazione che può essere stesa senza variazioni di colore e senza aumenti di spessore lungo il collegamento.
Le precauzioni di posa
Per tutti i cicli di applicazione, a strato sottile o consistente, valgono le usuali avvertenze e le precauzioni riguardanti buona parte dei materiali per l’edilizia. La temperatura di impiego deve essere compresa tra +5° C e +30° C e l’applicazione non va eseguita con sole o pioggia battente o in caso di forte vento. Il supporto non deve essere gelato, in fase di disgelo o a rischio di gelo nelle 24 ore successive al trattamento.

(foto Mapei)
(foto Mapei)

Tutte le parti desinate a non essere trattare, come finestre, porte, verti, ecc, vanno schermate per evitare di lasciare tracce non asportabili dopo l’asciugamento del prodotto. Durante la stesura l’operatore deve proteggere occhi e mani a causa dell’alcalinitĂ  del silicato e subito dopo l’uso pulire con acqua attrezzi e recipienti. Le superfici trattate vanno protette dalla pioggia per almeno 24 ore e il ciclo si considera essiccato e con reazioni chimiche completate, solo dopo almeno due settimane dalla stesura.
Gli effetti speciali
Con i prodotti a base di silicati è possibile ottenere effetti coprenti o semitrasparenti sia su fondo liscio che su supporti ruvidi, creare variazioni nell’intensitĂ  dei colori, realizzare imitazioni di superfici marmoree con venature evidenti o solo accennate e produrre colori di ogni gradazione e anche con effetto illusionistico su campiture e membrature architettoniche di uno stesso paramento.

(foto Colorifico San Marco)
(foto Colorifico San Marco)

La tecnica a velatura rende piĂą morbida la tonalitĂ  dei colori ed evita gli effetti di appiattimento delle superfici dovuti a un’eccessiva uniformitĂ  delle tinte. Sovente la tecnica viene adoperata per dare un aspetto antico alle superficie e per ricavare le variazioni di tono desiderate impiega uno o piĂą colori, diluiti o meno, in tonalitĂ  con il fondo o anche contrastanti, ma sempre stesi in modo che l’effetto finale da lontano sia la somma di queste sovrapposizioni e che da vicino il trattamento sia leggibile nel complesso dei vari strati.

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