What’s New | Risparmio idrico

Tecnologie contro lo spreco di acqua

(Foto AdobeStock)

Secondo i dati Istat, l’Italia è il paese della Comunità Europea che preleva la maggior quantità di acqua potabile: circa 34 km3/a dei quali 9 km3/a per uso civile, pari a 153 m3/a per abitante. La parte restante include i fabbisogni per il settore agricolo (17 km3/a), che utilizza solo marginalmente la rete idrica, e il settore industriale (8 km3/a), che utilizza soprattutto sistemi di prelievo dedicati, approvvigionandosi in misura meno significativa da acque superficiali, consorzi e rete idrica civile.

Per quanto concerne i consumi per uso civile, un certo peso è da attribuire allo stato degli impianti di adduzione e distribuzione: gli acquedotti italiani ogni anno sono oggetto di perdite dell’ordine del 38÷42%.

Oltre a un nostro comportamento virtuoso e attento, il mercato ha messo, e sta mettendo sempre più, a disposizione tecnologie e apparecchiature che, controllando il consumo, diminuiscono lo spreco, sia in sostituzione di quelli in funzione sia in applicazione alla rubinetteria esistente. Fra i prodotti studiati ad hoc per il risparmio idrico ci sono in prima istanza i rubinetti.

(Foto Nobili)

Rubinetti con leva monocomando che consente di ottenere una migliore e rapida regolazione del flusso dell’acqua, con temporizzatore in modo da avere il flusso d’acqua solo nei momenti di reale necessità, elettronici, con apertura e chiusura automatica, termostatici (particolarmente indicati per le docce) per mantenere l’acqua alla temperatura desiderata evitando sprechi nella ricerca di quella voluta.

Importanza fondamentale rivestono poi le cartucce, che differiscono per il tipo di risparmio che consentono, idrico, energetico o entrambi. Le cartucce water saving, grazie al sistema doppio clic, sono pensate per risparmiare il 50% di acqua: il doppio scatto permette di aprire solo metà getto. Le cartucce energy saving consentono di avere acqua fredda alzando la leva del miscelatore in posizione centrale e di avere acqua calda solo azionandola verso sinistra, per evitare il “consumo accidentale” di acqua calda (con la conseguente accensione della caldaia). Il mercato oggi propone rubinetti “intelligenti” dotati di entrambe le tecnologie, capaci di garantire il controllo sia della temperatura dell’acqua sia della sua portata: per azionare l’acqua calda bisogna vincere la resistenza verso sinistra, per aumentare la portata dell’acqua, invece, quella verso l’alto.

Tra gli apparati che possono essere installati ai rubinetti esistenti, i più semplici sono gli erogatori completi di diffusori e limitatori di flusso, da applicare direttamente sfruttando una filettatura interna o esterna presente alla bocca del rubinetto. I diffusori permettono di regolare il flusso dell’acqua in funzione delle necessità e della pressione, i limitatori di flusso consentono di generare una miscela aria-acqua, riducendo in tal modo la quantità di acqua erogata senza alterare il livello di comfort.

(Foto Valsir)

In secondo luogo, seguendo i consumi idrici, ci sono le cassette di scarico: il 31% del consumo giornaliero di acqua in casa è riconducibile allo scarico del wc. Il consumo medio di acqua di una cassetta di scarico tradizionale si aggira tra 9 e 12 litri per il risciacquo; le moderne soluzioni provviste di doppio pulsante consentono di regolare le quantità di scarico a 5/6 litri, con interruzione opzionale a 2/3 litri.

Infine, i modelli di vaso fanno la differenza. Le forme avvolgenti, con curve sinuose, senza spigoli e senza brida permettono all’acqua di scorrere senza interruzioni garantendo pulizia e igiene in meno tempo. Il design dello scarico, la sua collocazione e il suo orientamento all’interno del vaso fanno il resto.

Bonus idrico: prorogato per il 2023
Chiamato anche “Bonus rubinetti”, il Bonus idrico è una misura del Governo introdotta con la Legge di Bilancio 2021 (Legge n.178 del 30 dicembre 2020), con l’obiettivo di incentivare il risparmio di acqua. La misura prevede, infatti, rimborsi fino a 1.000 euro e senza limiti di Isee sulle spese sostenute per acquistare nuovi sanitari a scarico ridotto o rubinetteria con flusso d’acqua limitato. Possono richiedere l’agevolazione sia persone fisiche sia gli esercizi commerciali.
Il 30 giugno 2022 è stato l’ultimo giorno utile per poter inoltrare le domande di rimborso per gli interventi effettuati nel 2021 (decreto ministeriale n. 395 del 27 settembre 2022).

Per l’edizione del 2023, relativa alle spese sostenute nel 2022, si dovrà attendere ancora qualche mese, poi il portale ministeriale preposto tornerà operativo per accogliere le domande dei richiedenti.
Le spese ammissibili interessano la fornitura e la posa di vasi sanitari con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti. Oltre alla fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e soffioni e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, incluse le opere idrauliche e murarie collegate.
Un aspetto molto importante è che, anche per il 2023, il bonus idrico non è cumulabile con altre detrazioni fiscali relative alla fornitura, posa in opera e installazione degli stessi beni. In altre parole, il contribuente che esegue una ristrutturazione in bagno o sostituisce la rubinetteria in cucina deve scegliere tra bonus ristrutturazioni e bonus idrico.

Cosa scegliere

Prodotti che favoriscono il risparmio idrico