Inaugurato il museo del cemento

(foto Andrea Fumagalli per Holcim)

Venerdì 10 novembre è stato inaugurato il Museo del Cemento presso la sala conferenze di Holcim Italia.

L’inaugurazione ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali, provinciali e regionali, la cui presenza sottolinea l’importanza di questa iniziativa di valorizzazione del territorio nell’ottica di promozione di un turismo industriale basato sulla storia produttiva dei Comuni della provincia di Como, obiettivo primario del progetto Make Como, di cui il Museo è parte. In particolare il Prefetto di Como Dott. Andrea Polichetti e l’assessore di Regione Lombardia Dott. Alessandro Fermi sono intervenuti commentando positivamente l’iniziativa volta a dare una valenza turistica al prodotto e ad una parte dell’azienda attualmente ridimensionata rispetto al passato

(foto Andrea Fumagalli per Holcim)

i tratta del primo Museo del Cemento in Italia e Holcim Italia, come ha dichiarato il suo Amministratore Delegato Lucio Greco «è stata entusiasta di accettare l’invito del Comune di Merone ad essere partner per la realizzazione della Via del Cemento, un percorso turistico-culturale percorribile a piedi, in grado di illustrare le tappe della storia del cemento, prodotto che dagli inizi del secolo scorso ad oggi caratterizza l’area di Merone». A questo scopo l’azienda ha concesso al Comune un’area dello stabilimento di produzione da destinare alla fondazione del Museo.

Il Museo del Cemento

(foto Andrea Fumagalli per Holcim)

Giovanni Vanossi, Sindaco del Comune di Merone dichiara: «Già nel 1990 era il sogno della cementeria di Merone e lo è stato per le amministrazioni che mi hanno preceduto e che, come me,  volevano fare informazione su un tema delicato e poco conosciuto  come quello del cemento e del suo processo produttivo. E’ stato anche il mio sogno, quello che oggi realizziamo ma che non è caduto dal cielo anzi è frutto di un duro lavoro, durato tre anni . E soprattutto è un bell’esempio, forse unico nel territorio, di grande cooperazione pubblico – privato. Non è infatti il classico museo d’impresa ma si tratta di un museo pubblico, del Comune di Merone, realizzato in collaborazione con l’azienda Holcim che ci ha creduto fin dall’inizio. Oltre ad Holcim fatemi ringraziare però Fondazione Cariplo che è stata molto lungimirante e ci ha dato i fondi per il progetto Make Como, che è qualcosa di molto più ampio che riprende altre realtà industriali del territorio e ci permette di fare cultura e turismo anche attraverso il prodotto industriale, attraverso l’industria. Io ci credo, credete anche voi in noi».

L’intervento di Calogero Santamaria, attuale Amministratore Delegato di Holcim Aggregati Calcestruzzi e ultimo direttore di stabilimento prima dello spegnimento dei forni di Merone, ha ripercorso la storia dello stabilimento di produzione. «La fabbrica è partita con 2 forni nel 1928 e ha prodotto, nei primi anni, 1.500.000 tonnellate di prodotto.Dai primi forni si arrivò agli anni ‘70/’80 quando costruirono i forni 3, 4 e 5 che segnarono gli anni del boom economico di Merone, anni in cui vennero costruite infrastrutture e autostrade che servirono allo sviluppo della nostra società. Il prodotto di Merone è stata parte integrante della costruzione di edifici iconici quali il Grattacielo Pirelli e il terzo anello dello Stadio San Siro. Oggi, come ieri, i materiali Holcim hanno contribuito alla realizzazione di opere urbane ed extraurbane, non solo di importanti grattacieli  – altamente sostenibili e quasi tutti certificati LEED – quali quelli protagonisti delle importanti riqualificazioni urbane di Milano come CityLife e Porta Nuova  ma anche di altre importanti infrastrutture quali M4, M5 e BreBeMi».

«Merone oggi è un centro di macinazione e distribuzione importante grazie alla sua flessibilità. I numeri non sono più quelli di una volta però Merone ha tre mulini per la produzione di cemento: riceviamo il clinker dallo stabilimento di Ternate e lo maciniamo in questo nostro centro di Merone, centro che ha la capacità di produrre molti prodotti tra cui davvero importanti quelli della famiglia ECOPlanet a basse emissioni di CO2. Grazie alla sua posizione strategica e alla sua flessibilità Merone è in grado di rispondere molto bene alle esigenze dei clienti» ha continuato, Riccardo Bianchi attualmente Plant Manager di Merone e di Ternate.

    Richiedi maggiori informazioni










    Nome*

    Cognome*

    Azienda

    E-mail*

    Telefono

    Oggetto*

    Messaggio

    Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy*