Appartamenti o villette?

(foto Tecnocasa)

L’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sulle transazioni immobiliari effettuate tramite le sue agenzie affiliate in Italia rivela interessanti tendenze nel mercato abitativo. Nel corso del 2023, il 78,8% delle compravendite riguardava appartamenti, mentre il restante 21,2% coinvolgeva soluzioni indipendenti o semindipendenti.

La pandemia ha influenzato le preferenze degli acquirenti, portando ad un aumento dell’interesse per le proprietà dotate di spazi esterni. Nel 2019, solo il 19,1% delle transazioni riguardava queste tipologie di immobili, ma nel 2021 tale percentuale è salita al 22%. Sebbene nel 2022 si sia osservata una leggera inversione di tendenza, con un ritorno all’apprezzamento delle abitazioni indipendenti con spazi esterni, nel 2023 questa tendenza è rimasta stabile.

Gli acquisti di appartamenti

Analizzando gli acquisti di appartamenti, emerge che il 72,6% riguarda l’abitazione principale, il 21,0% è finalizzato all’investimento e il 6,4% coinvolge case vacanza. Le soluzioni indipendenti e semindipendenti presentano una diversa distribuzione, con il 12,6% acquistato per investimento e il 9,9% come case vacanza, ma la maggior parte delle transazioni (77,5%) continua a essere per l’abitazione principale.

Rispetto al 2022, si registra un aumento degli acquisti per investimento sia per gli appartamenti (dal 18,9% al 21,0%) che per le soluzioni indipendenti (dall’11,4% al 12,6%). Gli acquirenti più attivi negli acquisti di appartamenti sono quelli tra i 18 ei 34 anni (29,8%), mentre le soluzioni indipendenti sono preferite da coloro con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni (30,3%).

L’acquisto di proprietà più grandi, come ville e villette, è tipicamente effettuato da acquirenti più anziani, spesso definitivamente sistemati e con una maggiore disponibilità economica.

Nel 2023, il 55,7% degli acquisti di appartamenti è stato effettuato in contanti, mentre il restante 44,3% ha richiesto l’assistenza di un mutuo. Per le soluzioni indipendenti e semindipendenti, la percentuale di acquisti con mutuo è più elevata, arrivando al 48,2%.

Entrambe le categorie, appartamenti e soluzioni indipendenti, hanno registrato un aumento delle transazioni in contanti rispetto al 2022, in parte a causa dell’aumento dei tassi di interesse che rende più difficile l’accesso al credito.

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