Paolo Di Trapani. CoeLux, la finestra magica

(foto Coelux)
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Si chiama CoeLux ed è l’invenzione del professor Paolo Di Trapani, un sistema in grado di riprodurre la luce naturale in ambienti chiusi, per far vedere il cielo e risplendere il sole anche sottoterra. Professore di Ottica presso il Dipartimento di Scienza e Alta tecnologia dell’Università dell’Insubria, esperto di ottica nonlineare ultraveloce, ottica quantistica, localizzazione spaziotemporale della luce e di micro-nanofabbricazione laser, fondatore di Vino (the Virtual Institute for Nonlinear Optics), network internazionale di ricercatori che condividono conoscenza, strumentazione, laboratori e risorse finanziare, e di Stella (the School for Training in Experiments with Laser and Laser Applications), la prima scuola sperimentale dove scienziati offrono corsi di formazione sulle loro ricerche presso laboratori di eccellenza, Paolo Di Trapani, classe 1962, è una continua fucina di idee. L’ultima gli è valsa nel 2015 un importante riconoscimento dal World Economic Forum, fondazione no profit con sede a Ginevra che ogni anno organizza a Davos, in Svizzera, il più importante incontro tra potenti della Terra, grandi manager dell’industria e della finanza, intellettuali e studiosi. Il World Economic Forum ha premiato Di Trapani per CoeLux, la start up fondata dal professore, come “Technology Pioneer 2015”, inserendo l’azienda nella prestigiosa lista delle società più promettenti del mondo.

(foto Coelux)
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Una realtà tutta italiana che ha sviluppato la prima tecnologia in grado di riprodurre indoor i fenomeni ottici che governano la luce naturale: tutto questo è possibile grazie a una finestra artificiale che porta la luce solare in stanze interrate, sulle banchine della metropolitana, nei piani sotterranei di hotel e ospedali. Un’avventura cominciata nel 2001 con le osservazioni e lo studio dei fenomeni ottici all’aperto, proseguita poi con il deposito del brevetto e la fondazione dell’azienda nel 2009, fino al lancio sul mercato lo scorso anno del prodotto finito, il tutto grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea.

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Tre gli elementi fondamentali su cui si basa l’invenzione: materiali nanostrutturati in grado, in pochi millimetri, di realizzare i processi diffusivi che avvengono nell’atmosfera, un sistema a Led di ultimissima generazione che ricrea le caratteristiche spettrali della luce solare e, infine, sofisticati sistemi di imaging optics che riproducono la profondità del cielo e il sole all’infinito. Il risultato finale è un effetto che crea le stesse condizioni dell’esposizione solare, dal colore alla saturazione alla qualità della luce. Guardando dentro la cornice di CoeLux, installabile tra il soffitto e il controsoffitto, vedremo così un cielo blu con tre possibili inclinazioni solari: mediterranea, tropicale, nordeuropea.

Paolo Di Trapani
Paolo Di Trapani

A far scattare l’idea a Di Trapani è stato un saggio del 1937 sui fenomeni ottici all’aperto dell’astronomo belga Marcel Minnaert: «Dopo averlo letto, non riuscendo a osservare quei fenomeni in natura, li ho riprodotti in laboratorio. Solo dopo sono stato capace di vederli all’aria aperta: la mia percezione si è riattivata», spiega il professore. Così è nata CoeLux, non tanto con lo scopo di creare un surrogato della luce solare, piuttosto con quello di riattivare nelle persone la capacità di percepire la luce, in modo che possano goderne il più possibile quando si trovano all’aperto.

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Una tecnologia dalle infinite applicazioni, richiesta in tutto il mondo, che può finalmente rendere abitabili architetture e spazi con condizioni di vivibilità molto difficili, come già fatto ad esempio dal reparto di Radiochirurgia dell’Humanitas di Milano, che ha scelto di portare all’interno del reparto CoeLux per favorire un maggiore comfort ai propri pazienti, agendo positivamente sul loro umore, elemento fondamentale per affrontare al meglio malattie e guarigioni. Il prezzo del prodotto, per il momento, è molto alto ma Di Trapani e il suo team stanno cercando partner per l’industrializzazione, in modo da abbattere i costi. Una sfida che sarebbe bello restasse ancora in Italia.

Dal “Sole di mattina” di Edward Hopper
(foto Coelux)
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La carezza del raggio di sole che entra dalla finestra e sfiora il viso di una donna seduta sul suo letto. È l’emozione di questa scena riprodotta nell’opera di Edward Hopper “Sole di mattina”, l’ispirazione che ha portato alla creazione del nuovo modello 45 Square di CoeLux per applicazioni a parete, il modello di finestra verticale di forma quadrata che consente di ottimizzare il rapporto tra l’area della finestra percepita, di circa 1 metro quadro, e le dimensioni del dispositivo.  CoeLux 45 Square si integra infatti a parete, richiedendo solo 35cm a soffitto per essere installato.  Con questo risultato, CoeLux si aggiudica l’opportunità di un’ampia diffusione in ambito residenziale, alberghiero e ufficio, dove le altezze tra pavimento e soffitto sono sempre minori.

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