Speciale Smartworking

Paolo Lusuardi, Ediltec. Lavorare (in remoto) ai tempi del Coronavirus

«Credo che questo difficile periodo ci aiuterà a fare chiarezza nelle nostre menti e per le nostre vite. Ci permetterà forse, in futuro, di focalizzarci sulle cose che davvero riteniamo importanti, molte delle quali in questi giorni ci sono negate o rese complicate.
Ci ricorda, altresì, che ci sono accadimenti che siamo destinati a subire, per quanto ci si possa ritenere preparati, siano essi eventi naturali (terremoti, alluvioni, eccetera) o pandemie come quelle che ci stiamo trovando ad affrontare ma, allo stesso tempo, che siamo anche artefici del nostro destino per molte più cose di quanto si sia abituati a pensare. Il nord Italia si ferma forzatamente e l’inquinamento in pianura padana diminuisce sensibilmente, così come le acque nella laguna di Venezia tornano limpide al fermarsi di molte imbarcazioni a motore che abitualmente le solcano.
Siamo in balìa di certi eventi naturali catastrofici ma, allo stesso tempo, siamo noi a condizionare la natura che ci circonda. Prendiamone atto e cerchiamo di cambiare certi nostri comportamenti. Riusciremo a vedere le cose in modo diverso? Varrà la pena fare 300 km per una riunione quando magari si può fare via web? Lo smart working che stiamo forzatamente sperimentando in questo periodo, la coglieremo più spesso come opportunità?
Noi come Ediltec, nel nostro piccolo, riteniamo che la nostra missione quotidiana di contribuire al risparmio energetico, isolando gli edifici dal caldo e dal freddo, riducendo le emissioni inquinanti ed assicurando maggior comfort abitativo sia un modo concreto per migliorare la qualità di vita delle persone. Oggi come in futuro, in una visione moderna e consapevole del nostro mondo» Paolo Lusuardi, Consigliere delegato Ediltec e presidente Anpe

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