Elisabetta De Strobel. Trasformazione per il fitness

L’accensione e spegnimento delle luci e la regolazione dei colori luminosi nella zona relax sono domotizzati e gestiti tramite remoto (foto Maurizio Marcato)

Primo Piano Fitness è una palestra inaugurata recentemente nel veronese. Elisabetta De Strobel ha curato il design concept per la committenza, che nell’apertura di una struttura dedicata al benessere e al relax della persona ha investito per ampliare le proprie attività.

Acquistato lo stabile già adibito a Spa con la volontà di rinnovarlo e dare un nuovo impulso alla struttura, l’obiettivo era quello di cercare di mantenere e conservare il più possibile lo stato di fatto: la Spa era completa, la piscina, il montacarichi e le scale di collegamento tra i due livelli intoccabili.

Elisabetta De Strobel, interior designer

 

«Un difetto o va eliminato, o va valorizzato. In questo caso, quello che inizialmente si presentava come un difetto, si è trasformato in un pregio, ma soprattutto è diventato l’elemento principale e generatore del progetto» Elisabetta De Strobel, interior designer

 

De Strobel si è trovata ad operare in una struttura realizzata negli anni Novanta, quindi, che presentava elementi e caratteristiche imprescindibili, e dove la committenza richiedeva la valorizzazione di alcuni spazi concreti: un ingresso d’impatto ma al contempo accogliente, un grande open space luminoso dedicato allo svolgimento dell’attività fisica con tutti i macchinari del caso, una zona lounge con tv e zona caffè e una stanza privata dedicata ai corsi.

Nell’ingresso, protagonista è il gioco di cerchi luminosi posti su più livelli che si riflette sulla parete di specchi. Elisabetta De Strobel ha concentrato il suo intervento sulla scelta dei rivestimenti, delle finiture, colori e arredi (foto Maurizio Marcato)

La difficoltà di inserirsi all’interno di un progetto con elementi già esistenti ha obbligato la progettista a fare uno sforzo creativo: «Un elemento che creava squilibrio nel progetto era il montacarichi di dimensioni 1,20×1,20 metri con un’altezza di 6 metri ubicato proprio di fronte all’ingresso. Da questa “limitazione” piuttosto ingombrante è nato il concept dell’intero progetto, ovvero l’idea di rivestire il montacarichi con una pellicola adesiva estetica raffigurante l’immagine di uomo mentre svolge attività fisica.

Per l’isolamento delle partiture verticali sono stati impiegati i pannelli Stiferite Rp che, grazie all’impiego della schiuma poliuretanica polyiso, offre valori di conducibilità termica molto bassi, che permettono, a parità di isolamento ottenuto, di limitare notevolmente lo spessore di isolante impiegato (foto Maurizio Marcato)

In questo modo, quello che inizialmente si presentava come un difetto, si è trasformato in un pregio, ma soprattutto è diventato l’elemento principale e generatore del progetto», racconta la progettista. La pellicola adesiva caratterizza anche altri ambienti della struttura, diventandone protagonista indiscussa.

La sala con le macchine si affaccia sull’ingresso a tutt’altezza tramite due vetrate (foto Maurizio Marcato)

De Strobel prosegue: «È stata realizzata ex novo la palestra, ma abbiamo dovuto mantenere invariati alcuni elementi, come ad esempio la posizione della piscina interna e buona parte della struttura, muri e scale, presenti». Le partizioni verticali realizzate sono state quelle necessarie per delimitare l’area della palestra open space, separandola dagli spogliatori e dai servizi.

La piscina è tra gli elementi rimasti inalterati rispetto allo stato di fatto (foto Maurizio Marcato)

La scelta dei materiali di rivestimento è ricaduta su tre tipologie: specchi, carta da parati e pittura. Gli specchi sono stati usati per rivestire interamente la parete dell’ingresso a doppia altezza, la zona pesi dell’open space e due delle pareti della sala corsi. Le superfici riflettenti sono state l’escamotage che ha permesso di rendere gli ambienti luminosi amplificandone le linee prospettiche.

L’open space con le macchine (foto Maurizio Marcato)

Per quanto riguarda l’illuminaizone, due sono le tipologie presenti nel progetto: una luce più calda nella zona piscina e relax, e una luce più fredda nell’ingresso e nell’open space, dedicata all’esercizio fisico e alla concentrazione. L’impianto elettrico è interamente domotizzato e gestito tramite applicazione da smartphone.

La zona lounge con la televisione (foto Maurizio Marcato)
La filiera delle professioni

Il produttore
Alta efficienza isolante

Cristian Baldan, Dipartimento Commerciale e Marketing Stiferite

All’interno della palestra sono stati impiegati i pannelli isolanti Stiferite Rp, costituiti da una lastra in cartongesso da 13 millimetri di spessore accoppiata a uno strato isolante in schiuma polyiso provvisto, sul lato caldo a contatto della lastra in cartongesso, di un rivestimento che funge da schermo al vapore, mentre dall’altro lato la schiuma è protetta da un rivestimento idoneo all’incollaggio diretto sui diversi materiali che possono comporre le pareti. Cristian Baldan, del Dipartimento Commerciale e Marketing di Stiferite sottolinea i plus di questo materiale: «Il vantaggio più evidente, e sicuramento quello che il mercato percepisce più facilmente, è proprio l’efficienza isolante che permette di raggiungere la prestazione termica attesa con spessori del 30-40% inferiori rispetto ai materiali isolanti alternativi. Oltre a questa prestazione fondamentale sono davvero molti i vantaggi tecnici e applicativi della soluzione che Stiferite ha sviluppato per le opere di isolamento dall’interno, tra cui ricorderei la leggerezza, la facilità di movimentazione e messa in opera sia in parete, anche mediante incollaggio diretto senza l’utilizzo di orditure metalliche, e sia a soffitto; la presenza dello schermo al vapore integrato, posizionato sul lato caldo, che evita la formazione di condense interstiziali». Cristian Baldan, Commercial and Marketing Department Stiferite

Il distributore
Distributori e produttori del sistema a secco

Giacomo Monastero, Tecnico commerciale di Bauhaus+Metall, filiale di Verona

Nato in Austria trent’anni fa, Baustoff+Metall si è espanso in otto Paesi. Presente in Italia del nord dal 2006, è approdato alla periferia di Verona, nella località di San Giovanni Lupatoto, nel 2011: tremila metri quadri di deposito al coperto e 2200 all’aperto, 200 dedicati agli uffici e altrettanti alla superficie espositiva.  In linea con la prassi B+M, la filiale dispone dell’intero assortimento di prodotti a secco, materiali isolanti, sistemi per controsoffitti, soluzioni acustiche, isolamento a cappotto, climatizzazione e isolamento tecnico, ed è in grado di produrre grazie agli stabilimenti di proprietà. Con una clientela soprattutto formata da professionisti del settore, l’azienda sta progettando una zona espositiva multimediale per poter informare i clienti con tecnologie all’avanguardia. Come ci spiega Giacomo Monastero, funzionario tecnico commerciale della filiale veronese: «Riteniamo che sia importante oggi puntare anche sui social, il sito, Facebook e Instagram, per portare la clientela a consocenza della nostra quotidianità: trasporti, logistica, le novità del settore e le possibilità che offre la nostra azienda». Giacomo Monastero, Funzionario tecnico commerciale Baustoff+Metall

L’imprenditore edile
Lavori “chiavi in mano”

 

Ivan Ferraro, Titolare di Cube Retail Contract

Cube Retail Contract ha realizzato le opere necessarie per la ristrutturazione dei locali. Specializzata in realizzazioni e ristrutturazioni “chiavi in mano”, si propone al cliente come interfaccia unica, mai in subappalto. L’azienda opera da dodici anni nel settore retail, ma non solo. Ivan Ferraro, il giovane titolare che ha trasformato l’impresa edile di famiglia in una realtà di contract, ci spiega: «Lavoriamo con brand importanti, in Italia e all’estero. Con un ufficio tecnico interno dotato di geometri e ingegneri cerchiamo di offrire al cliente un supporto a ogni livello.». Per quanto riguarda la palestra veronese, Cube Retail Contract ha seguito in toto il processo di ristrutturazione: «I lavori sono durati cinque mesi, in cui ci siamo cimentati nella verifica e messa a punto delle strutture esistenti, nel rifacimento dei massetti, nella realizzazione di una nuova soletta e nella coibentazione di partizioni orizzontali e verticali. Il momento più delicato è stato quello della verifica delle strutture esistenti e l’integrazione della soletta nuova». Ivan Ferraro,Titolare di Cube Retail Contract