Tondino in forma

Operaio al lavoroIl cantiere per la realizzazione di strutture in calcestruzzo di qualsiasi mole e destinate a ogni tipo di comparto, industriale, civile, idraulico, per ponti o viadotti, richiede sempre una notevole quantità di armature in ferro ad aderenza migliorata, quasi sempre costruite a piè d’opera secondo lo schema definito dal progetto del cemento armato. Le gabbie e i diversi ferri nelle molteplici forme richieste, sono composte da tondini ad aderenza migliorata che vengono piegati e tagliati a misura con particolari macchine a varia complessità che sostituiscono il lavoro manuale e rendono possibile realizzare pieghe a 180° anche su barre di grande diametro.
Le macchine piegatrici
Le attrezzature per piegare i ferri di armatura, sono realizzate con una robusta struttura esterna in una gamma di pesi che varia da circa 200 a oltre 1000 chilogrammi per i sistemi adatti ai grandi cantieri, ai centri di prefabbricazione e agli stabilimenti di lavorazione del ferro.

(foto Oscam)
(foto Oscam)

Per il funzionamento di queste macchine viene impiegato un motore elettrico monofase, se la piegatrice appartiene ai modelli più piccoli, oppure trifase per le versioni più pesanti. Sovente la struttura è munita di agganci a golfare per il sollevamento con la gru da cantiere e di ruote che facilitano lo spostamento della macchina al piano di lavoro o nello stabilimento. L’impianto elettrico delle piegatrici, costruito sempre a norma, monta diversi dispositivi di sicurezza oltre a quelli per la normale accensione e per la protezione del motore elettrico. La potenza del motore condiziona la resa del lavoro in termini di numero dei ferri piegati contemporaneamente o dei diametri affrontabili in piegatura.
Il motore elettrico è collegato a un riduttore con ingranaggi a bagno d’olio per garantire una continua lubrificazione delle parti in movimento.

(foto Simpedil)
(foto Simpedil)

In ogni variante, tutti i meccanismi soggetti a sollecitazioni meccaniche o all’usura sono trattati con procedimenti termici per assicurare alla macchina una lunga durata, anche in condizioni di continuo impiego, e per limitare al minimo la manutenzione delle parti. Il motore, tramite il riduttore di velocità, è collegato al dispositivo ruotante di piegatura che è sistemato al centro del piano di lavoro costruito con una lastra massiccia in grado di resistere agli urti, alle sollecitazioni e ai pesi dei materiali che devono essere lavorati. Il piatto del dispositivo di piegatura viene montato a filo con la superficie di lavoro, limitando al massimo le tolleranze, e sostiene buona parte degli organi a risalto che permettono di sagomare le armature solo azionando il motore.

(foto Triax)
(foto Triax)

Con tutte le attrezzature è possibile inserire tra il perno centrale e il piolo di piegatura diversi ferri dello stesso diametro nel medesimo momento, in genere non più di cinque, che vengono sovrapposti tra loro in altezza e piegati in un’unica soluzione per avere un aumento di produttività e misure costanti sull’intera produzione. Per agevolare tutte le operazioni e in particolare quelle con più ferri, sono disponibili banchi a rulli da disporre sui due lati della piegatrice per passare i ferri tra gli organi di lavoro senza costringere l’operatore a compiere sforzi di sollevamento.
Sul piatto del dispositivo ruotante di piegatura, posto sulla macchina in posizione centrale, si trova il perno intorno al quale i ferri sono costretti a piegarsi e che determina il raggio di curvatura della piega. Il diametro del perno può essere variato inserendo blocchi cilindrici concentrici di varie misure e di grandezza sempre più ampia, in ragione del tipo di lavoro da compiere. Sul disco ruotante, in posizione eccentrica, sono praticati diversi fori a distanze prestabilite per l’inserimento di robusti pioli di acciaio che, al momento della rotazione del dispositivo, piegano le barre intorno al perno centrale. Sul piano di lavoro, sempre in posizione studiata per le diverse esigenze esecutive, sono predisposti altri fori di innesto per fissare i riscontri che servono per fermare la parte terminale delle barre all’esterno dell’apparato ruotante mentre il disco gira e compie la piegatura.
Le cesoie e le macchine combinate
Il taglio delle barre di armatura viene effettuato con attrezzature nate per integrare il lavoro delle macchine piegatrici. Le cesoie sono utilizzate per portare a misura i ferri prima di eseguire tutte le altre operazioni e vengono costruite con una struttura molto robusta, dotata di nervature nei punti più sollecitati e prodotta quasi sempre per fusione. L’azionamento avviene mediante un motore elettrico collegato a un riduttore del numero dei giri con ingranaggi di acciaio speciale funzionanti a bagno d’olio. Il punto dove avviene il taglio è in genere una struttura sagomata con un incavo a forma di U allungata che accoglie le barre da portare a misura. Il coltello fisso è bloccato con viti contro il lato esterno dell’incavo, mentre il coltello mobile viene collegato al dispositivo azionato dal motore della macchina e fatto traslare lungo un sistema di guida. I modelli di cesoia sono diversificati per peso e prestazioni. Le versioni di grande mole consentono di tagliare barre a sezione tonda, quadrata o rettangolare fino ai diametri massimi impiegati nell’edilizia, mentre per i tipi più leggeri le misure sulle quali è possibile lavorare variano in base alla capacità di taglio.
Insieme alle piegatrici a una sola funzione, ogni produttore dispone di macchine piegaferri combinate e dotate di cesoia su un lato. Sul cantiere, queste attrezzature risultano molto funzionali in quanto con un’unica macchina diviene possibile tagliare i ferri di armatura a misura e piegarli secondo le forme di progetto. Le attrezzature combinate possiedono la medesima funzionalità delle macchine singole da cui derivano, anche se quasi tutte le versioni consentono di eseguire in maniera separata le operazioni di taglio e di piegatura, considerata la presenza di un solo motore per l’azionamento dei due attrezzi. I modelli che montano due motori permettono di produrre contemporaneamente tronconi di barre e la loro piegatura secondo lo schema prefissato.
I dispositivi di sicurezza montati su piegatrici e cesoie sono molteplici e tra questi sono previsti il pulsante a fungo per l’arresto di emergenza della piegatrice e il comando per l’azionamento a pedale che viene situato a distanza dalla macchina e in qualunque posizione grazie a un cavo flessibile. L’azionamento a pedale è indispensabile per poter operare con entrambe le mani che mantengono fermi i tondini di armatura a un’estremità e senza entrare in contatto con le parti mobili dell’attrezzatura. Il comando a pedale deve però essere sempre protetto da una robusta struttura coprente anche sui lati, per evitare avviamenti accidentali.

Leggi il parere dei produttori

Oscam
Simpedil
Triax