La tua banca non accetta versamenti in like

Nel contesto del marketing moderno la ricerca di like, condivisioni o follower può trarre in inganno imprenditori e manager. L’attenzione concentrata esclusivamente su queste metriche può spesso distogliere dagli obiettivi più importanti: generare profitto e far crescere il business.

Nella mia veste di esperto di marketing il mio obiettivo principale è quello di guidare imprenditori e manager verso il successo reale, aiutandoli a comprendere l’efficacia delle loro strategie pubblicitarie attraverso misurazioni significative. Le vanity metrics, sebbene possano apparire impressionanti superficialmente, spesso non si correlano direttamente con il coinvolgimento autentico del pubblico o con la capacità di trasformare quei like e condivisioni in azioni concrete, come acquisti o conversioni.

Queste metriche possono essere facilmente manipolate o influenzate artificialmente senza tradursi in un impatto economico tangibile per l’azienda. Per questo devono esser prese per quello che sono. Rivelatori di interesse. Nulla più di questo.

Al contrario, metriche come il Roi e il Roas offrono una visione chiara dell’efficacia delle campagne pubblicitarie nel generare profitti. Questi indicatori consentono di capire quanto denaro è stato effettivamente guadagnato rispetto a quanto ne è stato speso in pubblicità, offrendo così una prospettiva finanziaria più accurata sull’investimento effettuato.

Un approccio centrato sul successo del cliente richiede una comprensione approfondita delle esigenze e degli obiettivi aziendali. Utilizzare queste metriche finanziarie consente di adattare le strategie di marketing per massimizzare i profitti e ottenere risultati misurabili nel lungo termine.

Invece di accontentarsi di numeri che sembrano promettenti ma poco significativi, concentrarsi sulle metriche finanziarie è il modo migliore per garantire un marketing efficace e un impatto reale sul successo del business. Mantenere a bada il proprio ego nell’ambito degli investimenti pubblicitari consente agli imprenditori di avere una visione chiara e razionale, focalizzandosi sugli indicatori che contano davvero per il successo duraturo del loro business.

Per tenere la rotta

Ecco un elenco di semplici consigli utili a mantenere la barra a dritta.

1. Focalizzarsi sull’efficacia, non sull’apparenza: concentrarsi solo su metriche di vanità come like, condivisioni o follower può distogliere dall’obiettivo principale: ottenere risultati finanziari concreti per l’azienda.

2. Valutare l’impatto finanziario: metriche come il Roi e il Roas riflettono il rendimento effettivo de- gli investimenti in pubblicità. Con- centrarsi su queste metriche aiuta a garantire che ogni euro investito generi un reale ritorno economico.

3. Evitare decisioni basate sull’ego: l’ego può portare a decisioni impulsive e a investire in campagne pubblicitarie costose, ma non necessariamente redditizie. Saper dire “no” a like e condivisioni come metro di misura permette di prendere decisioni più razionali e informate.

4. Maggiore trasparenza e controllo: essere consapevoli dell’efficacia delle proprie campagne pubblicitarie, basandosi su indicatori significativi, offre maggiore trasparenza e controllo sulle strategie di marketing. (Nota: l’imprenditore dovrebbe conoscere almeno le basi degli strumenti di marketing che le agenzie esterne gli propongono. Non perché dovrà essere lui stesso a lavorare su quelle attività, ma perché conoscendo i temi, potrà avere sempre sotto controllo le migliori opzioni con cui scegliere i propri partner di marketing, e la possibilità di verificare se a quanto promesso seguono o meno risultati misurabili).

5. Ottimizzazione degli investimenti: concentrandosi su indicatori finanziari, si possono ottimizzare gli investimenti pubblicitari per massimizzare i profitti e minimizzare le spese superflue.

6. Prevenire l’influenza manipolativa: gli operatori di marketing poco scrupolosi possono manipolare le aziende facendo leva sull’ego presentando report ingannevoli basati su vanity metrics.

7. Focus sul valore a lungo termine: invece di cercare gratificazioni immediate, concentrarsi su Kpi economici permette di creare strategie di marketing più solide e orientate al valore a lungo termine.

8. Misurare il reale coinvolgimento del pubblico: metriche di vanità come like o condivisioni possono non rappresentare il reale coinvolgimento degli utenti. Metriche più sostanziali mostrano se il pubblico si trasforma effettivamente in clienti paganti.

Aspettative e risultati

La misurabilità delle attività è una conditio sine qua non per poter ottenere nel medio-lungo periodo risultati in linea con le proprie aspettative. Se non si misurano i risultati in termini di redemption economica dell’investimento di oggi, come si potrà decidere dove allocare risorse domani?

Il marketer onesto non promette risultati al buio. Egli si renderà però disponibile ad approfondite analisi, dispiegando il meglio dei propri mezzi e del proprio know-how affinché si possa ingenerare un circuito virtuoso che sia soddisfacente (a livello economico) per i propri clienti.

Il marketing non è un’azione “one shot”. Il marketing è un susseguirsi di attività misurabili su cui poter man mano intervenire con azioni di fine tuning seguendo un elementare ma estremamente utile processo di lavoro basato su piccoli investimenti iniziali a basso budget:

La campagna non funziona?
La modifichiamo e riproviamo. Continua a non funzionare? La eliminiamo.

La campagna funziona ma è ancora sotto le aspettative?
La modifichiamo in fine tuning e riproviamo.

La campagna “spinge”?
Ci mettiamo altro budget per moltiplicare i buoni risultati. Sembra semplice (e concettualmente lo è). Ma affinché tutto funzioni nel modo giusto c’è bisogno di imprenditori che sappiano scegliere i partner giusti, e partner di marketing che seguano questa metodologia in maniera pedissequa.

 

David Ogilvy, probabilmente il più grande uomo di marketing mai esistito, sottolineava che la creatività nell’ambito pubblicitario non deve essere fine a sé stessa, ma deve portare risultati tangibili in termini di vendite.

Le persone non cercano annunci pubblicitari, ma ciò che attira il loro interesse. La sfida sta nell’incanalare questo interesse verso la promozione di un prodotto o servizio in modo efficace. La creatività in pubblicità dovrebbe servire principalmente a promuovere, a convincere e, alla fine, a vendere.

In un mondo affollato di annunci l’obiettivo è creare messaggi che vadano al di là del mero intrattenimento, fornendo informazioni rilevanti che guidino verso l’azione. La vera creatività pubblicitaria sta nel trasformare in modo persuasivo ciò che interessa le persone in un motore di vendita.

“Nessuno legge le pubblicità. Le persone leggono ciò che interessa loro, e talvolta si tratta di pubblicità” (Howard Luck Gossage, 1950). La lezione da imparare è che la creatività in pubblicità deve essere soggiogata dagli obiettivi commerciali, sfruttando l’interesse del pubblico per condurlo verso l’acquisto. Solo così si può affermare che un annuncio è veramente creativo: se vende. Perché siamo Venditori. Non siamo artisti.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here