Istat. Vendite al dettaglio e fatturati industria in crescita

grafico_giallo_01
L’Istat continua a rilevare valori positivi che fanno pensare a un’uscita dalla stagnazione. A febbraio 2016, infatti, le vendite al dettaglio registrano un incremento congiunturale dello 0,3% sia in valore che in volume. La crescita mensile in valore segnala un’accelerazione delle vendite rispetto alla dinamica congiunturale stazionaria registrata per l’ultimo trimestre (dicembre 2015-febbraio 2016).

Rispetto a febbraio 2015, il valore delle vendite aumenta complessivamente del 2,7% in valore e, in misura più contenuta, in volume (+2,2%). L’incremento tendenziale in valore è più sostenuto per la grande distribuzione (+3,5%) rispetto alle imprese che operano su piccole superfici (+1,8%). L’aumento più consistente in valore interessa le imprese con almeno 50 addetti (+3,7%).

Anche nell’industria, a febbraio 2016, rispetto al mese precedente, si rileva un leggero incremento per il fatturato (+0,1%) e un più ampio aumento degli ordinativi (+0,7%). La lieve espansione congiunturale del fatturato è la sintesi di un aumento dello 0,2% sul mercato interno e di una flessione dello 0,1% su quello estero, mentre l’incremento degli ordinativi totali è sostenuto da un rilevante incremento (+1,6%) degli ordinativi interni, solo in parte contrastato dalla contenuta flessione di quelli esteri (-0,3%).

Gli indici del fatturato segnano incrementi congiunturali per i beni strumentali (+2,5%) e per i beni intermedi (+1,2%), mentre registrano una diminuzione per l’energia (-12,7%) e per i beni di consumo (-0,7%).

L’indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 2,4%: il contributo più ampio a tale aumento viene dalla componente interna dei beni intermedi.

Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+8,8%), mentre la maggiore diminuzione del comparto manifatturiero riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-22,7%).