Hilti. IV edizione di Seismic Academy

Intervento del Direttore Generale di Hilti Italia Joaquim Sardà (foto Hilti Italia)
Intervento del Direttore Generale di Hilti Italia Joaquim Sardà (foto Hilti Italia)

Si è svolta nella cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano la IV edizione del Convegno Nazionale Seismic Academy, organizzata da Hilti Italia per dibattere sulla prevenzione e sul rischio sismico in Italia, argomento più che mai di forte attualità. Il seminario ha visto protagonisti esponenti accademici e illustri esperti nel settore provenienti da diversi Paesi del mondo, che hanno coinvolto la platea di ingegneri e professionisti edili con interventi dedicati allo studio, all’analisi e alla ricerca di nuove soluzioni antisismiche.

La IV Edizione si è aperta con il benvenuto del Direttore Generale di Hilti Italia Joaquim Sardà che ha evidenziato la sensibilità di Hilti al tema del rischio e della prevenzione sismica, e come grazie all’attività di ricerca che svolge costantemente, Hilti riesca a fornire un contributo per rendere le costruzioni più sicure e più resistenti agli eventi sismici.

A seguire, a rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano è intervenuto l’Ingegner Bruno Finzi che ha messo in luce come in Italia più della metà delle 35 milioni di abitazioni siano state costruite dal dopoguerra in poi e come pertanto sia necessario intervenire su costruzioni realizzate con materiali spesso non adeguati a supportare azioni sismiche. Ha inoltre sottolineato l’importanza di intervenire sul patrimonio costruito per adeguare e migliorare la risposta delle strutture alla sollecitazione sismica, al fine di limitare rischi di crolli e cedimenti.

Dal forte spessore accademico, il seminario ha visto la presenza di numerosi docenti di università italiane impegnate nella ricerca e nella assicurazione del rischio, tra cui il prof. Luigi Pastorelli, docente all’Università Tor Vergata di Roma, che ha indicato come le normative e le riassicurazioni assumano sempre più un ruolo di importanza di fronte a questi eventi. Le nuove normative hanno infatti la capacità di cambiare la sostenibilità finanziaria e la capacità delle aziende di assicurare e riassicurare eventi di questo tipo. Il nuovo approccio del mondo riassicurativo è volto a individuare determinati indici di sinistralità che possono prodursi durante un evento catastrofale, indici che trasferiscono il rischio sul mercato finanziario.

Intervento del prof. Gian Michele Calvi, docente alla IUSS di Pavia (foto Hilti Italia)
Intervento del prof. Gian Michele Calvi, docente alla IUSS di Pavia (foto Hilti Italia)

Il prof. Gian Michele Calvi, docente alla IUSS di Pavia, partendo dall’analisi del rischio, ha illustrato un modello in cui si combinano l’analisi strutturale dell’edificio, l’analisi del danno atteso e l’analisi delle perdite e dei costi per arrivare ad una valutazione della performance totale di un edificio.

Non sono mancati poi, nel pomeriggio gli interventi del dott. Paul Langford, Head of Bu Chemicals di Hilti Ag, che ha evidenziato l’impegno di Hilti nel condurre test determinati a comprendere il comportamento dei prodotti passivi al fuoco durante le fasi dell’attività sismica, per verificarne la resistenza alla penetrazione al fumo in condizioni post terremoto, o di Alper Ilki, docente della Istanbul Technical University, intervento focalizzato sull’indagine sperimentale sulle strutture in calcestruzzo soggette a sisma e come poter intervenire per diminuire il rischio di cedimenti.

Innovazione anche sotto l’aspetto informatico grazie all’intervento del prof. Gabriele Novembri, docente all’Università La Sapienza di Roma, che ha parlato di Bim (Building Information Modeling), mentre André Filiatrault, docente della State University of New York di Buffalo e dalla IUSS di Pavia, si è concentrato sui componenti non strutturali antisismici e sull’utilità della progettazione Bim degli stessi.

A conclusione del seminario la prof. Sara Cattaneo, docente al Politecnico di Milano, che ha basato il proprio intervento sulla prequalifica di ancoranti per l’impiego in zona sismica, facendo una panoramica dell’evoluzione normativa e sottolineando l’importanza di identificare correttamente un ancorante certificato sismicamente.