Edilizia residenziale pubblica. La carica dei 101

Firmato un accordo tra Governo e Regione Lombardia che prevede lo stanziamento di più di 100 milioni per il recupero di oltre 4mila alloggi inutilizzati e degradati

Recuperare e riqualificare il patrimonio abitativo pubblico e sociale attraverso interventi di rigenerazione urbana: è questo l’obiettivo dell’Accordo di programma recentemente sottoscritto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli con il presidente della Regione Lombardia Fontana e l’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità Bolognini.

Tre le linee di intervento attorno cui ruoterà la distribuzione dei finanziamenti: 48,2 milioni di euro saranno destinati per il recupero e la rigenerazione integrata dei quartieri di servizi abitativi pubblici nel Comune di Milano; 30 milioni di euro serviranno per la riqualificazione e il recupero di appartamenti destinati a servizi abitativi pubblici e non utilizzati per carenze manutentive nei Comuni lombardi, a esclusione però del Comune di Milano; 23,1 milioni di euro saranno spesi per la realizzazione di nuova edilizia residenziale sociale, il recupero e la destinazione a servizi abitativi sociali del patrimonio immobiliare pubblico e privato non utilizzato (sfitto invenduto) o sottoutilizzato.

Un accordo che punta ad affrontare il degrado edilizio e sociale di alcuni quartieri ristrutturando oltre 4mila appartamenti e ripartendo le risorse tra Comuni, Aler, soggetti privati ed Enti pubblici che possiedono o hanno in piena disponibilità alloggi o unità immobiliari non utilizzate o sottoutilizzate. Una volta pubblicato il decreto dalla Regione, ci saranno sei mesi di tempo per l’apertura dei bandi a cui si potrà partecipare; gli interventi edilizi per i lavori di minore entità dovranno concludersi entro i successivi 28 mesi, ci saranno 60 mesi a disposizione per gli interventi più complessi.

«I fondi che abbiamo a disposizione – ha affermato il governatore della Lombardia – ci consentiranno di recuperare una serie cospicua di immobili che erano inutilizzati. La rigenerazione urbana deve essere anche una nuova forma di edilizia pubblica, basata sul mix sociale, qualcosa che già a livello internazionale esiste e che la Lombardia vuole proporre come modello da seguire».

«Entro il 2020 – ha sottolineato l’assessore Bolognini – ristruttureremo oltre 4mila appartamenti in Lombardia. Da qui, entro la fine del nostro mandato, ci impegniamo anche a ripensare interamente uno o due quartieri di Milano. Esploreremo inoltre forme di collaborazione innovative con soggetti privati proprietari del patrimonio abitativo non utilizzato, da ristrutturare, a cui cambiare destinazione d’uso, da destinare a una fascia di persone economicamente intermedie».