Ecobonus per il 2015 forse in Legge di Stabilità

EcobonusAnie Confindustria accoglie con sollievo le dichiarazioni di Maurizio Lupi, ministro delle Infrastutture e dei Trasporti sulla stabilizzazione dell’ecobonus con aliquota del 65 per cento e del bonus ristrutturazioni al 50 per cento anche per il prossimo anno. Se, come dichiarato, nella Legge di Stabilità 2015 dovesse essere incluso questo provvedimento, si eviterebbe la diminuzione della quota detraibile prevista dalla Legge di Stabilità 2014 al 50 per cento per l’ecobonus e al 40 per cento per il bonus ristrutturazioni.
La Federazione ha recentemente preparato e presentato un emendamento al testo dello Sblocca Italia, in cui non era alla fine rientrata la questione dei bonus per il settore edilizio. Qualora le dichiarazioni del Ministro Lupi non si concretizzino nel testo della Legge di Stabilità, Anie è pronta a continuare la sua battaglia istituzionale attraverso altri canali, quali appunto questo emendamento.
Claudio Andrea Gemme, Presidente di Anie Confindustria«Non possiamo che riporre grande fiducia nell’annuncio fatto: significa che finalmente i nostri governanti hanno compreso l’importanza e la strategicità di questo meccanismo incentivante che, secondo gli ultimi dati, vale ormai il 2 per cento del Pil nazionale e 29 miliardi di investimenti da parte delle famiglie, e che ha portato nelle casse dello Stato 5 miliardi non previsti di gettito Iva. Si tratta di una fonte di sollievo per tutte le aziende Anie che operano a stretto contatto con il settore edilizio: solo nell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana sono quasi 137mila gli addetti coinvolti direttamente e indirettamente nel comparto delle costruzioni. Senza contare poi che nella detrazione Irpef 50 per cento rientrano anche i pannelli fotovoltaici (fino a 20 kw nominale) per la produzione di energia elettrica: dalla stabilizzazione potrebbe così arrivare una boccata di ossigeno per le imprese dell’industria delle rinnovabili, già prostrate dalla modifica penalizzante dei meccanismi incentivanti».
Claudio Andrea Gemme, presidente di Anie Confindustria