442 comuni italiani ad alto rischio sismico e idrogeologico

 

Alluvione del 2011 di Monterosso al Mare (foto Miriam Rossignoli)

Oltre 8 milioni di italiani abitano nei 442 comuni ad alto rischio: sono questi i dati  individuati dalla ricerca “Lo stato del territorio italiano tra rischio sismico, idrogeologico, e consumo di suolo” elaborata da Cresme e Consiglio Nazionale degli Architetti. Il 5,9% del territorio del nostro Paese è sottoposto a un pericolo elevato, mentre il 25% è soggetto a un rischio medio alto per un totale di 11,6 milioni di persone.

Entrambe le aree sono caratterizzate dalla compresenza di tre elementi di rischio naturale: sismicità elevata, rischio frana elevato così come la pericolosità di alluvione elevata. I comuni classificati nella fascia di pericolo medio basso sono 1.122 tra i quali vi sono comuni non a elevato rischio sismico ma che hanno invece aree a elevato pericolo di frana, pari a 4.918 kmq, e aree a elevato rischio di alluvione, pari a 3.408 kmq.

Nei comuni classificati a rischio naturale alto o medio alto risiedono circa 20 milioni di persone delle quali 5,3 milioni in Campania e 4 milioni in Sicilia. In queste regioni il pericolo da frana interessa rispettivamente 189mila e 12.500 persone, il pericolo di alluvione riguarda 60mila persone in Campania e 20.800 in Sicilia.

Nel Lazio e in Calabria la popolazione residente nei comuni classificati a rischio alto o medio-alto è pari a circa 1,7 milioni di persone. In particolare, in Calabria, 12.500 persone sono in aree a pericolo di frana elevata e 20.800 persone nelle aree a pericolo di alluvione; nel Lazio 13.500 persone sono in aree a pericolo di frana e 11.200 a pericolo di alluvione.

Tra le situazioni più problematiche è da segnalare l’Emilia Romagna per l’esposizione al rischio di alluvione, con 171.500 persone esposte a questo problema e altre 35.300 persone che vivono nelle aree di pericolo di frana.

La ricerca approfondisce, poi, sul fronte degli eventi connessi al dissesto idrogeologico gli anni che vanno dal 2009 al 2016 rilevando un tendenziale peggioramento della situazione, e soprattutto un drammatica cronicità. Complessivamente in 8 anni sono stati rilevati 5.824 eventi di dissesto, dei quali 853 hanno coinvolto direttamente la popolazione provocando 242 vittime. Negli 8 anni le regioni in cui si sono registrati più di 500 eventi sono la Liguria con 745 eventi, il Piemonte con 609 eventi, la Toscana con 583 eventi e la Sicilia con 521.

Giuseppe Cappochin, Giuseppe Cappochin, presidente Consiglio Nazionale Architetti ppc

Per Giuseppe Cappochin, Presidente degli architetti italiani, «nel nostro Paese manca la cultura della prevenzione e della manutenzione. Sono assolutamente necessari maggiori investimenti in termini di prevenzione attraverso i quali inaugurare un nuovo approccio verso i territori mettendo al primo posto la sicurezza della collettività. Se non si mette in sicurezza il suolo – e quanto è avvenuto negli ultimi mesi lo dimostra – non si può garantire la sicurezza dei cittadini».