Tüv Italia. Gli sviluppi futuri del Bim

Il Bim è una metodologia lavorativa che sta registrando una grande crescita in Italia. Un aumento legato sicuramente all’obbligo per il settore dell’edilizia e delle infrastrutture di introdurre questo approccio integrato nelle fasi di progettazione e gestione delle opere come stabilito dal decreto Bim (Dm 560/2017) sugli appalti pubblici.

(foto Tuv Italia)

Quando si parla di Bim ci riferiamo all’acronimo di Building Information Modeling, ovvero un metodo di lavoro basato su un modello integrato pensato per gestire tutte le fasi del processo di costruzione di un edificio.

I dati del Bim report 2020

Assobim, associazione che nasce con lo scopo di dare rappresentatività alla filiera “tecnologica” del Building Information Modelin, ha elaborato un interessante report il cui obiettivo è fornire una fotografia accurata sulla conoscenza di questa innovativa metodologia progettuale in Italia.

Il Bim report 2020 ha rivelato che solamente il 13% del campione intervistato si dichiara molto sicuro delle proprie competenze in materia di Bim, mentre il 50% lo è in buona misura o sufficiente e il restante 37% evidenzia delle lacune. Un dato confermato anche dall’indagine svolta sui propri clienti da Tüv Italia. I dati emersi sono i seguenti: il 46% è interessato alle certificazioni per il proprio staff, ma devono attendere di acquisire le competenze chiave prima di procedere con l’utilizzo del BIM.

(foto TUV Italia)

Il report elaborato da Assobim mostra dei dati positivi per quanto riguarda il grado di percezione dei vantaggi derivanti dall’adozione del Building Information Modeling. Circa l’80% del campione si ritiene molto o abbastanza convinto che adottare tale approccio possa concorrere alla riduzione dei costi di costruzione iniziali oltre che dei costi relativi all’intero ciclo di vita dell’edificio.

Il Bim è funzionale per ridurre i tempi/costi del progetto. Oltre il 60% degli intervistati da Assobim conferma questo dato e ritiene abbastanza vantaggiosa l’adozione del Bim, un ulteriore 17% trova che i vantaggi siano sufficienti, mentre il 7% li ritiene inadeguati.

«Nei prossimi anni l’utilizzo delle metodologie Bim sarà sempre più richiesto e, se le aziende non vorranno rimanere indietro, dovranno fin da subito investire nella formazione e qualificazione del proprio personale. n questo senso, la certificazione delle competenze delle figure professionali Bim è sicuramente uno strumento che aiuterà i professionisti a distinguersi sul mercato e a garantire la qualità della loro prestazione professionale». Maria Fernandez, Business Unit Manager Tüv Examination Institute di Tüv Italia

 È fondamentale comprendere l’importanza dell’adozione del Bim per una migliore gestione delle fasi progettuali. I dati mostrati dal report di Assobim dimostrano l’impatto che questo approccio ha avuto e sicuramente avrà in futuro. Acquisire competenze e migliorare le proprie conoscenze è un tema di grande importanza per il comparto edile: avere il pieno controllo delle risorse digitali è un aspetto chiave per gestire un progetto in modo efficiente ed efficace.

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