Sandtex. L’innovativa calce armata al grafene

(foto Sandtex)

Gli inquinanti presenti nelle città e le piogge acide hanno inferto un duro colpo alla resistenza dei materiali a base di calce.

Rispondendo a questa esigenza, un’università italiana e due aziende – una italiana e una spagnola – hanno dato vita al Calcene, la “calce armata” al grafene.

(foto Sandtex)

Come spiega Gianni Martinetti, Ceo del Gruppo Covema Vernici di cui Sandtex fa parte: «Nel 2010 due scienziati specializzati nel campo delle nanotecnologie vincono il Premio Nobel per la fisica perché scoprono un materiale rivoluzionario, il Grafene. Già dopo pochi anni da quella scoperta si sviluppano una serie di materiali compositi super sottili, elastici, leggeri e super resistenti, all’avanguardia in diversi campi. Partendo da qui, decidiamo di approfondire il tema e, in partnership con l’Università di Trieste e l’azienda spagnola Graphenstone, avviamo un progetto innovativo che sta già segnando il futuro delle costruzioni e dell’edilizia».

Prosegue Martinetti: «Dopo studi e numerose prove siamo riusciti a mettere a punto un’innovativa evoluzione della calce, ovvero un film di pittura con una resistenza meccanica e un’adesione mai vista prima. Con lo stesso concetto del cemento armato, siamo riusciti a inglobare nel grassello di calce la sottile e robustissima rete di grafene, dando al nostro materiale vantaggi inaspettati. Il prodotto che è uscito dai laboratori lo abbiamo chiamato Calcene: calce armata al grafene. Le sue caratteristiche stanno avendo e avranno un impatto straordinario sulle nostre città che ritroveranno i colori consumati da decenni di inquinanti e piogge acide con un prodotto innovativo che non perde la sua naturalità, la sua origine minerale, la sua sostenibilità e la sua capacità di assorbire la CO2 mentre asciuga in parete».

Interventi in tutti il mondo

(foto Sandtex)

Il Calcene ha già cominciato ad essere impiegato già in diversi cantieri in Italia e nel mondo. Alcune applicazioni recenti sono state effettuate a Torino e a Napoli. Ma, in collaborazione con Graphenstone, interventi simili sono stati compiuti a Barcellona, ad Alicante, in alcuni palazzi di Auckland, in Nuova Zelanda, e a Kiev, prima dell’inizio della guerra.

Torre Caselli, una villa di campagna dei marchesi Caselli ai Colli Aminei, un quartiere di Napoli era stato abbandonato e risultava in rovina. Con la ristrutturazione e l’applicazione del Calcene in facciata, la costruzione è tornata a splendere nel rispetto del progetto originario.

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