Il Mise per il rilancio dell’innovazione delle pmi

Pronto il pacchetto di misure per rilanciare la capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese
Pronto il pacchetto di misure per rilanciare la capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese

Qualificazione professionale mirata; un maggiore raccordo tra università, centri di ricerca e pmi per aumentare la qualità dei processi di trasferimento tecnologico; un nuovo programma di agevolazioni per incentivare e stimolare ulteriormente l’innovazione attraverso la valorizzazione economica dei brevetti. È il pacchetto di misure pianificato dal Ministero dello sviluppo economico per rilanciare la capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese, e che prenderà il via entro il mese di agosto.

Simona Vicari
Simona Vicari

«Il circolo virtuoso che si innesca tra i diritti di Proprietà industriale e la performance economica di un paese ci obbliga, come Governo, a investire ogni forza in questa direzione. Per essere competitivi e guardare al mercato globale il nostro sistema industriale deve puntare tutto su innovazione tecnologica e ricerca: è questo il passaggio obbligato che spetta a ogni azienda per rilanciare la produttività, generare maggiori entrate e nuovi posti di lavoro».
Simona Vicari, sottosegretario allo sviluppo economico

Più in particolare si prevede un finanziamento pari a 3 milioni di euro per potenziare gli uffici di trasferimento tecnologico delle Università e degli enti pubblici di ricerca. L’agevolazione servirà a sostenere la presenza di personale aggiuntivo per lo sviluppo dei rapporti tra Atenei e imprese e per la diffusione delle tecnologie in possesso delle Università presso il sistema imprenditoriale; l’avvio di un nuovo programma di agevolazioni per favorire ulteriormente la valorizzazione economica dei brevetti, il trasferimento tecnologico e l’innovazione delle pmi, attraverso l’ampliamento dei soggetti beneficiari (oltre alle micro, piccole e medie imprese; le società di capitali a seguito di operazioni di spin off universitari/accademici, con la partecipazione di capitale da parte dell’ente di ricerca) e un maggior sostegno in termini finanziari in particolare agli spin off (da 70 a 140 mila euro, non superiore all’80% dei costi ammissibili ovvero al 100% nel caso di spin off universitari); l’avvio di un master di secondo livello in “Open innovation & Intellectual property” realizzato dalla Direzione generale per la lotta alla contraffazione in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e la Luiss Business School, che prevede il finanziamento di 15 borse di studio, a copertura quasi integrale dei costi. Sono previsti brevi stage presso la stessa Direzione del Ministero. Il master partirà il prossimo novembre.