Materiali per il fonoisolamento

(foto Mapei)
(foto Mapei)

Le tecniche e i materiali per l’isolamento acustico contro i rumori aerei e da calpestio da applicare sulle pareti perimetrali e di separazione e sui pavimenti.

In un edificio l’isolamento acustico riguarda la riduzione o l’annullamento delle due principali sorgenti di suoni fastidiosi:  i rumori aerei prodotti all’esterno o all’interno del fabbricato e le vibrazioni sonore e i tonfi ritmati provocati da chi cammina normalmente oppure corre sui pavimenti, ai quali si aggiungono gli urti accidentali e gli altri suoni generati per percussione sulle strutture dell’edificio. L’eliminazione di questi rumori  o la loro riduzione a livelli accettabili aumenta il benessere di chi vive e lavora nel fabbricato e attualmente un edificio con un’efficiente coibentazione acustica, eseguita e certificata a norma di legge, acquista automaticamente un valore economico superiore rispetto alle costruzioni non in possesso dei medesimi requisiti.

(foto Saint Gobain Isover)
(foto Saint Gobain Isover)

I materiali per il fonoisolamento
Il mercato dispone di una serie di prodotti di smorzamento dei rumori a pannelli o in rotoli, che possono essere utilizzati in combinazione con i blocchi portanti o di tramezzatura tradizionali e permettono di realizzare intere pareti divisorie leggere oppure sono adatti all’impiego sottopavimento per costruire piani di calpestio galleggianti e desolidarizzati nei confronti delle strutture. Le lastre, i rotoli, i pannelli e i teli a strato sottile fonoisolanti si distinguono per la composizione e possono essere utilizzati anche per migliorare il comportamento termico dell’edificio applicandoli come un rivestimento esterno a cappotto da ricoprire con un intonaco, in intercapedine tra due pareti tradizionali, per eseguire placcature interne di pareti e soffitti quando non è possibile agire dall’esterno, per realizzare tramezzi di suddivisione non portanti su struttura di supporto metallica, per isolare dal rumore il sottotetto non abitabile o la copertura piana oppure a falde inclinate, per costruire strati di smorzamento acustico al di sotto delle pavimentazioni quando occorre utilizzare materiali a strato sottile per non variare le quote come avviene nelle ristrutturazioni oppure dove è possibile utilizzare strati a spessore consistente se il fabbricato è di nuova progettazione. I materiali utilizzati nei sistemi di isolamento acustico possiedono quasi sempre doti resilienti e una determinata elasticità che permette di smorzare l’onda sonora.

(foto Isolmant)
(foto Isolmant)

Molti componenti sono costituiti da fibre minerali come la lana di roccia o la lana di vetro e vengono prodotti a partire da masse minerali oppure vetrose composte da materie prime selezionate sottoposte a processi di fusione che permettono di realizzare pannelli o rotoli in un’ampia rassegna di densità fino a oltre 100 kg al metro cubo e con caratteristiche di incombustibilità. I principali materiali sintetici sono il polietilene espanso reticolato con struttura a celle chiuse e a comportamento elastico, quasi sempre in versione autoestinguente alla fiamma, che consente di realizzare teli resilienti anche a basso spessore e in diverse varietà per applicazioni sottopavimento oppure in intercapedine. Talune varianti di materiali sintetici fonoisolanti, sempre autoestinguenti come reazione al fuoco, utilizzano il polistirene espanso a celle chiuse in versione elasticizzata oppure le fibre di poliestere termofissate, sovente in combinazione con altri strati di massa variabile o con doti resilienti per creare rotoli, pannelli o teli che combinano più prestazioni. Altri sistemi privilegiano l’uso della gomma granulata, anche ottenuta dal riciclaggio di copertoni, per creare barriere elastiche in teli a più componenti da sistemare sottopavimento per la formazione di massetti galleggianti. Per ottenere un adeguato abbattimento acustico contro il rumore da calpestio, viene sfruttata la proprietà del materiale posto al di sotto del massetto o del piano di marcia di comportarsi come una molla situata tra due masse.

(foto Index)
(foto Index)

La rigidità dinamica determina le proprietà fonoisolanti dello strato e rappresenta la capacità del materiale di deformarsi elasticamente in modo da smorzare la sollecitazione dinamica causata dal rumore, quando è precaricato dal peso del massetto.
Altri sistemi fonoisolanti in pannelli utilizzano la loro massa per migliorare le qualità acustiche degli ambienti: sono realizzati a base di gesso rivestito, di calciosilicato oppure di gesso fibra e per la loro rigidità vengono sovente utilizzati nei sistemi preaccoppiati con altri materiali resilienti. I derivati del legno per i medesimi impieghi sono i pannelli di fibre mineralizzate con magnesite ad alta temperatura e a pressione oppure rese inerti con cemento Portland o con cemento bianco. Anche i pannelli di sughero derivano dal mondo vegetale e da risorse rinnovabili e sono fabbricati con i granulati provenienti da altre lavorazioni, che sono sottoposti a processi di autosaldatura e di espansione mediante tostatura fino a ottenere densità variabili e una maggiore o minore comprimibilità. Altri processi permettono di realizzare pannelli rigidi e rotoli in fibre di legno derivate da scarti di lavorazione, aggregati senza l’impiego di leganti e additivati per ottenere elementi con una ridotta combustibilità. Da altre fibre naturali come la canapa, il lino, la juta o il cocco, talvolta legate con piccole percentuali di materiali sintetici, è possibile ricavare pannelli o feltri isolanti utilizzabili per diversi impieghi in campo acustico grazie alle densità diversificate e ai trattamenti che migliorano le caratteristiche di reazione al fuoco.
Come si propaga il rumore
La trasmissione del suono avviene grazie alla capacità delle strutture murarie di propagare i rumori quando non sono interrotte da elementi elastici capaci di  ammortizzare le onde sonore. In questa capacità di diffondersi per l’intero edificio, anche in senso diagonale e su ambienti sfalsati, i rumori da percussione o derivati da vibrazioni d’urto si differenziano dai rumori aerei interni che in genere rappresentano un disturbo soltanto nei confronti dei locali confinanti, anche se la particolare conformazione delle partizioni può accentuare ed estendere il problema ad altri ambienti e ad altri piani.
Il fonoisolamento in intercapedine
Su pareti perimetrali o sulle partizioni interne, è possibile realizzare sistemi fonoisolanti in intercapedine. I due paramenti devono possedere un peso diverso tra loro ed essere composti da blocchi di grande formato con giunti sigillati anche in verticale e con una completa sigillatura al perimetro della parete.

(foto Edilteco)
(foto Edilteco)

Indispensabile inserire una striscia di materiale resiliente alla base delle due pareti per limitare i rumori laterali, mentre occorre sempre evitare mattoni rotti, blocchi sottili o tracce troppo ampie e non sigillate per alloggiare gli impianti e le scatole di derivazione.

di Umberto Menicali

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