Collaborazione virtuosa | Mapei e Consorzio Rec

La gestione responsabile e sostenibile degli imballaggi in carta

Il Gruppo Mapei e il Consorzio Rec collaborano al recupero e al riciclaggio della carta utilizzata per i sacchi dei prodotti sfusi, per reinserire la carta riciclata nella catena produttiva secondo i principi dell’economia circolare
“Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” è il progetto per la raccolta dei sacchi di carta finalizzata al riciclaggio. Il ciclo si basa sui principi dell’economia circolare, a vantaggio della qualità ambientale e di un’edilizia più sostenibile (foto Mapei)

Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” è un esempio concreto di economia circolare e di virtuosa collaborazione fra le filiere dell’edilizia e della carta. Il progetto promuove la raccolta dei sacchi da imballaggio in carta, dal cantiere al deposito temporaneo presso il distributore, in vista del conferimento ai centri di trattamento e quindi alla produzione di nuovi sacchi, pronti per il confezionamento dei prodotti.

Il conferimento dei sacchi avviene nei Centri Preliminari di Raccolta, presso i distributori aderenti a Consorzio Rec (foto Consorzio Rec)

Il valore della carta 

Abbiamo chiesto a Mikaela Decio, Corporate Environmental Sustainability Manager di Mapei, come è nato il progetto: «Mapei è impegnata da tempo nella transizione ecologica dei processi industriali e nella sostenibilità dei prodotti. Si tratta di un orientamento virtuoso dal punto di vista ambientale, attestato recentemente dall’inserimento del gruppo Mapei, per la terza volta consecutiva, fra le 240 aziende “Leader della sostenibilità” secondo Il Sole 24 Ore e Statista.

Il team di Ricerca & Sviluppo, che lavora costantemente per ottimizzare le prestazioni dei prodotti a fronte di impatti ambientali sempre minori, ci ha spinto a indagare le opportunità del riciclaggio degli imballaggi. Ci siamo perciò rivolti ad Aticelca – un ente specializzato nel riciclaggio di carta e cartone – che ha attestato l’elevato livello di riciclabilità dei nostri sacchi e ci ha messo in contatto con Assocarta – l’associazione dei produttori aderente a Confindustria.

I sacchi cono composti da carta a fibra lunga, particolarmente resistente e riciclabile più volte (foto Mapei)

La carta dei sacchi dei prodotti in polvere, infatti, è particolarmente spessa e resistente ed è del tipo a fibra lunga, adatta a essere riciclata più volte. Si tratta perciò di una materia prima seconda molto ambita, ma praticamente sconosciuta alla filiera del riciclaggio dei materiali cellulosici. Abbiamo così riunito attorno allo stesso tavolo i principali stakeholder del settore, per capire con quali modalità affrontare il problema».

Mikaela Decio

«Il gruppo Mapei si è fatto promotore del progetto “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” per contribuire alla risoluzione di un problema concreto, con modalità che offrono benefici a tutti gli attori coinvolti e ai soggetti partecipanti. Il riciclaggio degli imballaggi in carta è fra le molte azioni intraprese per contribuire alla transizione ecologica dei processi industriali e alla sostenibilità ambientale dell’intero comparto delle costruzioni» MIKAELA DECIO, Corporate Environmental Sustainability Manager di Mapei

Unico viaggio, doppio vantaggio 

Francesco Freri, Presidente del Consorzio Rec, ha partecipato attivamente al progetto: «Il consorzio opera in una logica di filiera collaborativa, supportato da un quadro normativo oggi più ricettivo rispetto alle istanze dell’economia circolare. La partecipazione al progetto è un esempio concreto e già operativo di inserimento dell’attività di raccolta dei rifiuti da demolizione e cantiere, operata dai distributori consorziati, in un processo finalizzato al riciclaggio.

I sacchi sono degli imballaggi, perciò sono fra i primi rifiuti prodotti da un cantiere edile. Si tratta di oggetti leggeri e voluminosi, facilmente manipolabili dagli operatori, ma che normalmente sono smaltiti in modo improprio o senza un’adeguata differenziazione rispetto ad altri rifiuti. Il progetto “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” offre un’alternativa a queste pratiche obsolete, dando la possibilità di una nuova vita a questi rifiuti.

Al termine del riciclaggio, la carta diventa un’importante materia prima seconda per la produzione di nuovi sacchi (foto Mapei)

Il vantaggio per l’impresa edile è essenzialmente logistico, in quanto il distributore svolge il ruolo di referente esclusivo sia per l’approvvigionamento dei prodotti, sia per il conferimento dei sacchi di qualsiasi produttore al Centro Provvisorio di Raccolta. Attualmente aderiscono al progetto una decina di distributori attivi nell’area milanese che, oltre alla fidelizzazione del cliente, possono valorizzare dal punto di vista economico i rifiuti raccolti».

Francesco Freri

«Il progetto “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” permette di riciclare più volte la carta degli imballaggi che contengono i prodotti sfusi per l’edilizia, riducendo il volume dei rifiuti in cantiere ed evitando l’inutile consumo di preziose risorse forestali. Oltre al vantaggio logistico per l’impresa edile, il distributore dotato di un Centro Provvisorio di Raccolta svolge il ruolo di referente esclusivo anche per l’approvvigionamento dei prodotti» FRANCESCO FRERI, Presidente di Consorzio Rec

Partecipazione attiva 

Il progetto ha preso avvio circa un anno fa ed è operativo da circa tre mesi…

«I sacchi usati sono un rifiuto molto ambito – riprende Mikaela Decio –. L’interesse è molto elevato sia da parte della filiera cartaria, sia di quella delle costruzioni – come dimostra l’entusiasmo del Consorzio Rec che ha partecipato attivamente allo sviluppo del progetto.

Tutti gli attori hanno profuso il massimo impegno per costruire rapidamente un processo completo, semplice da gestire, efficace e vantaggioso per tutti i soggetti coinvolti. Mapei, che incrementa la reputazione del brand, e Cartiera Saci, che si occupa della produzione dei sacchi, hanno sponsorizzato direttamente l’iniziativa. In questa prima fase, l’elevato prezzo di acquisto dei sacchi ha infatti lo scopo di incentivare la collaborazione dei partecipanti.

Anche i contributi offerti da Comieco – uno dei consorzi di produttori appartenenti al sistema Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e Gipsac – il gruppo dei produttori di sacchi in carta interno ad Assografici – si sono rivelati di estrema importanza, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti tecnici e legati alla divulgazione del progetto, che è stato presentato in anteprima durante i recenti convegni organizzati da Sercomated ed Eurosac».

Ambiente e business 

“Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” costituisce un importante passo in avanti verso una filiera dell’edilizia più consapevole e sostenibile. Oltre a diminuire il volume dei rifiuti da smaltire, tutti i partecipanti ne beneficiano a cominciare dalle imprese edili che, in qualità di utilizzatori dei prodotti, sono direttamente responsabili del corretto conferimento degli imballaggi presso i centri di raccolta.

Esistono anche vantaggi per la collettività, a cominciare dalla migliore qualità ambientale. La circolarità è infatti una prerogativa della filiera degli imballaggi in carta. In Italia – la nazione più virtuosa in Europa in materia di uso circolare della materia – si riciclano più di 8 imballaggi in carta su 10. La raccolta dei sacchi contribuisce perciò anche al rafforzamento di un settore che, nel nostro paese, conta circa 120 imprese e oltre 19.000 addetti.

Collaborazione fra filiere
Promosso dal Corporate Environmental Sustainability Team del gruppo Mapei, il progetto “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro” coinvolge:
Consorzio Rec (Recupero Edilizia Circolare), che riunisce distributori edili, impianti di riciclo e produttori di materiali riciclati, per valorizzare i rifiuti da demolizione e cantiere per trasformarli in materie prime seconde;
Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica;
Cartiere Saci, uno dei principali produttori italiani di articoli in carta e cartone;
Assocarta, l’associazione di categoria delle imprese cartarie;
Assografici, l’associazione di categoria delle imprese grafiche e cartotecniche;
Gipsac (Gruppo Italiano Produttore Sacchi Carta) interno ad Assografici.

Tecnologia del riciclo

Gli imballi multistrato in carta utilizzati da Mapei sono stati analizzati, secondo la norma Uni 11743 “Determinazione della riciclabilità per carta e cartone”, e sottoposti a verifica di riciclabilità, secondo il sistema di valutazione 501 di Aticelca (Associazione Tecnica Italiana per la Cellulosa e la Carta).

A seconda delle tipologie, i sacchi sono risultati “riciclabili con la carta” nelle classi A e B – ovvero con una resa in termini di fibre rispettivamente fino al 90% e fino all’80% – grazie al contenuto apporto di colle e altre sostanze non compatibili.

Durante la fase pilota del progetto “Fai la differenza, un sacco dopo l’altro”, le quantità di imballi destinati al riciclo e la loro qualità sono oggetto di monitoraggio, con l’obiettivo di estendere progressivamente le attività di raccolta e recupero su tutto il territorio nazionale, aumentando la quantità di carta destinata a riciclo proveniente dalla filiera edile.

Minimo impatto ambientale

L’impegno di Mapei per un’edilizia sempre più sostenibile si concretizza in diversi ambiti, a partire dalla riduzione dell’impronta di carbonio dei formulati, grazie a materie prime innovative, ultraleggere e realizzate con materiali riciclati, per minimizzare il consumo energetico e le emissioni di composti organici volatili (Voc). Gli impatti ambientali sono misurati con la metodologia Lca (Life Cycle Assessment), riportando i risultati nelle Edp (Environmental Product Declaration).

Recentemente Mapei ha lanciato la linea Zero: quattordici prodotti tra malte per l’edilizia e prodotti per la posa di ceramica, le cui emissioni di CO2 misurate lungo il ciclo di vita sono compensate per il 2023 con l’acquisto di crediti di carbonio certificati.

(foto Mapei)

Mapei propone inoltre una linea di additivi superfluidificanti di nuova generazione e di incrementatori di resistenze per nuovi cementi a ridotto contenuto di clinker, per ottenere in questo modo calcestruzzi a bassi impatti ambientali.