Giovani Confcommercio: voglia di fare impresa

evoluzioni2015La seconda e conclusiva giornata dell’VIII Forum dei giovani imprenditori, “Evoluzioni – il futuro è già presente“, che si è svolto a Roma, è stata l’occasione per presentare i risultati di un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Research contenuta nella guida della collana Le Bussole di Confcommercio. Più che per le possibilità di successo o per trovare lavoro, oggi quello che spinge ad avviare un’impresa è avere un’idea trasformabile in business. Due imprenditori su tre, infatti, hanno costruito l’attività dopo aver avuto un’intuizione e oltre il 60% lo ha fatto per valorizzare le proprie conoscenze e competenze. E oggi in Italia sembrerebbero esserci molte idee di business, visto che la voglia di fare impresa riguarda quasi il 60% dei cittadini sopra i 24 anni; in ogni caso, per chi è riuscito ad avviare un’impresa le principali difficoltà da superare sono state l’eccessivo livello delle tasse (nel 35% dei casi) e il peso degli adempimenti amministrativi (27%); di contro, chi non c’è riuscito o è uscito dal mercato vede le principali ragioni del proprio insuccesso nella difficoltà di trovare le risorse finanziarie necessarie, di fare fronte agli adempimenti burocratici, di comprendere il mercato nel quale collocarsi; e se provenire da una famiglia di imprenditori, cosa che riguarda quasi 1 imprenditore su 3, può aiutare nella fase di avvio di un’impresa, le capacità relazionali, la conoscenza del proprio mestiere e il talento sono i principali driver affinchè l’attività abbia poi successo; insomma, imprenditori si nasce e si diventa ma per avere migliori chance di sopravvivenza sul mercato contano molto anche la preparazione scolastica e formativa e le esperienze professionalizzanti come training e tirocini.