Egidio Panzera Architects. Equilibrio dinamico

Nel golfo di Trieste una villa di vacanza è oggetto di una profonda e sofisticata ristrutturazione che la apre al mare, alla ricerca di un perfetto equilibrio tra interno ed esterno
La permeabilità tra interno ed esterno è stata risolta attraverso grandi aperture, ma anche con l’uso di materiali e sfumature di colore dell’intonaco (foto di Beppe Brancato)

Portopiccolo è un un villaggio residenziale esclusivo situato tra Monfalcone e Trieste, costruito con materiali provenienti dall’ex cava calcarea di Sistiana con criteri rispettosi dell’ambiente. È qui che l’architetto Egidio Panzera ha ristrutturato una villa privata con un intervento che ne ha modificato completamente l’aspetto interno, ma ne ha stravolto anche la struttura, per aprire la zona giorno al mare e creare nuovi spazi conviviali.

Materiali ricercati e lavorazioni ad hoc contraddistinguono l’intervento di Egidio Panzera a Portopiccolo (foto di Beppe Brancato)
Che cosa è cambiato
Planimetrie dello stato di fatto: interrato, primo e secondo livello e planimetrie di progetto: interrato, primo e secondo livello

Due unità abitative sono state unite per crearne una unica. Rivista la distribuzione, ma mantenuti scala e ascensore, gli interventi principali dal punto di vista strutturale si sono concentrati al piano terra nell’ampliamento delle vetrate che danno sul giardino, realizzato mediante il taglio della muratura in calcestruzzo scatolare, e al piano interrato, dove al posto di un vano tecnico accessibile da una botola, è stata ricavata una cantina semicircolare grazie alla rimozione di 600 quintali di roccia. All’esterno, da una vasca esistente è stata ricavata la piscina.

Le ampie vetrate della zona giorno sono protette da brise soleil scorrevoli in legno che
connotano esteticamente la facciata. Le vetrate scompaiono scorrendo all’interno dei muri perimetrali, creando uno spazio senza soluzione di continuità tra interno ed esterno (foto di Beppe Brancato)

Precedentemente divisa in due appartamenti con il corpo scale in comune, l’attuale conformazione della residenza si distribuisce su tre livelli: interrato, piano terra e primo piano. La richiesta della committenza era quella di favorire il più possibile la connessione tra interno ed esterno alla quota terra. La vicinanza del mare, a cui si accede attraversando il giardino prospiciente, era un plus di cui godere visivamente anche dagli ambienti più riservati dell’abitazione.

Egidio Panzera

«Progettare significa dare identità agli spazi per creare un senso di appartenenza in chi li vive.
Per la villa di Portopiccolo c’è stato un grande lavoro di ascolto del cliente e dell’ambiente circostante, che si è tradotto in un dialogo tra dentro e fuori attraverso materiali e colori che ricordano le coste carsiche e il mare di Trieste»
 EGIDIO PANZERA, Egidio Panzera Architects

 

Tutta la casa usufruisce di un sofisticato sistema domotico, che permette di gestire da remoto ogni aspetto, dalla sicurezza ai serramenti alla climatizzazione (foto di Beppe Brancato)

Sono stati dunque necessari dei lavori di ampliamento delle aperture esistenti, mediante il taglio della struttura in calcestruzzo, e la realizzazione di serramenti ad hoc per garantire la massima trasparenza e visibilità. È su questo livello che si concentrano gli interventi in facciata, mentre i fronti del piano superiore, destinato a zona notte, non subiscono modifiche, per mantenere una continuità estetica, anche cromatica, con il resto del borgo.

Una grande parete materica rivestita in pietra Aurisina Lumachella scorre lungo tutta la
lunghezza del soggiorno (foto di Beppe Brancato)

La zona giorno è quasi interamente occupata da un soggiorno doppio, dove il tavolo conviviale è posizionato in una sorta di veranda proiettata verso l’esterno su due lati, e la cucina, che non perde il contatto con il mare. Il giardino e il mare sono infatti immediatamente percepibili: desiderio del committente era il perfetto equilibrio tra spazi interni ed esterni.

A sinistra, dettaglio della scala con la maglia metallica ramata. A destra, nella cantina per i vini l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale per dare enfasi e teatralità all’ambiente (foto di Beppe Brancato)

Tre grandi piani materici orizzontali e verticali proiettano la zona living verso l’esterno, legando visivamente l’ingresso, con il soggiorno, al giardino e al mare: il pavimento in pietra Aurisina Granitello, il controsoffitto in doghe di legno e la parete in pietra Aurisina Lumachella lavorata.

La camera padronale a doppia altezza, come tutto il piano superiore, ha il soffitto ligneo a vista (foto di Beppe Brancato)

Dal soggiorno si accede al primo piano mediante l’ascensore o la scala, caratterizzata da un telo di maglia metallica color rame. Al piano superiore il disimpegno separa le camere degli ospiti con i relativi bagni dalla camera padronale, una suite indipendente dove gli arredi, progettati su misura, distribuiscono gli spazi creando diversi corner funzionali: cabina armadio, zona letto, area colazione, home office, sala da bagno.

Nel bagno padronale la pietra aurisina riveste il pavimento. La neutralità dei grigi è controbilanciata dal legno materico della parete (foto di Beppe Brancato)

Il piano interrato, che permette l’accesso al molo, è un open space dedicato allo svago; ospita una cucina, un’area living, un grande tavolo e una sala di home cinema, due camere ospiti e i bagni. Grazie a un impegnativo lavoro di demolizione della roccia preesistente è stata ricavata una cantina per i vini a forma semicircolare.

Una veduta della zona benessere (foto di Beppe Brancato)

Anche gli esterni sono stati pensati in continuità con gli ambienti del piano terra. Il giardino che circonda la casa su tre lati è stato suddiviso in altrettanti spazi funzionali, con la piscina a sfioro, che si adatta alla conformazione della proprietà e crea una continuità visuale con il mare antistante, un piano ligneo che funge da prendisole, la zona pranzo con vista e il grande pergolato che circonda la casa e che genera, grazie a una tettoia filtrante realizzata con listelli di teak, un elegante gioco di luci e ombre.

Il dehor prospiciente la zona living (foto di Beppe Brancato)

La filiera delle professioni

Il produttore
Serramenti custom-made

Vincenzo Sirco ed Ettore Sbarufatti, Titolari di Smp Serramenti

Smp Serramenti ha fornito i serramenti della villa di Portopiccolo. Nel mondo dei serramenti dal 1986 grazie all’esperienza dei soci fondatori Ettore Sbarufatti e Vincenzo Sirco, l’azienda della provincia di Lecco affianca all’esperienza tecnica un servizio al cliente che va dalla consulenza iniziale alla posa, alla manutenzione successiva del prodotto.
«A Portopiccolo abbiamo realizzato un lavoro totalmente su misura – spiega Vincenzo Sirco, uno dei titolari -. Le esigenze erano diverse: massima superficie trasparente con profili minimi su luci importanti nella zona giorno, con tenuta al vento e resistenza, vista la vicinanza all’acqua. E la sicurezza naturalmente. Anche il sistema di apertura a pacchetto delle vetrate fronte mare e le altre a scomparsa nel muro sono stati disegnati appositamente». Ogni dettaglio è customizzato, progettato e disegnato in 3d, dai profili estrusi in alluminio alle guarnizioni speciali ai vetri doppi temprati selettivi al deflusso delle acque: «Particolarmente complessi sono stati il trasporto e la posa, anche per il difficile accesso al cantiere, fattori che hanno rischiesto uno studio e un’esecuzione molto accurati».

Il distributore
Dedizione al cliente

Stefano Gerardo, Responsabile della sede di Oderzo di Zanutta

Zanutta nasce nel 1952 a Carlino (Ud) come rivendita per conto del Consorzio agrario. Fondata da Vincenzo Zanutta e da sua moglie, poi affiancati dal figlio, nel corso degli anni si converte al mercato dell’edilizia, diventando produttore e rivenditore di materiali e articoli per le costruzioni.

Con l’arrivo della terza generazione, Gianluca e Vincenzo, tra la fine degli anni ’90 e il 2010 si inaugurano altre cinque sedi e si apre al settore privato con la vendita di ceramiche, serramenti, arredo bagno e finiture per la casa. Oggi è presente con 39 punti vendita sparsi per il nord Italia e uno showroom a Parigi e si propone come punto di riferimento per professionisti e privati grazie anche al servizio di assistenza in-store e post-vendita, e ai servizi di progettazione “chiavi in mano”.

L’imprenditore edile
Passione maniacale per il dettaglio

Luigino Cal, Titolare di C.a.l. Costruzioni

Luigino Cal è il titolare dell’impresa C.a.l. Costruzioni che si è occupata della realizzazione della villa di Portopiccolo. Nata in questa veste nel 1993 dall’esperienza trentennale del padre, l’azienda si è fatta un nome nel territorio di Oderzo e nella provincia di Treviso realizzando lavori di tipo residenziale, industriale e uffici, compravendita di immobili e partecipazioni in società immobiliari.

L’impresa conta sette dipendenti e si avvale di collaboratori esterni, perchè il titolare preferisce «avere una struttura agile e collaborare con ottimi professionisti esterni, per potere così monitorare tutti i cantieri personalmente».

Del cantiere di Portopiccolo, Luigino Cal sottolinea la logistica interna particolarmente complessa, dovendo operare su diversi livelli, ma soprattutto nei sotterranei, senza poter accedere al cantiere con mezzi pesanti: «Abbiamo movimentato molto calcestruzzo e 600 quintali di roccia a mano, con il solo aiuto delle carriole – commenta l’impresario -. Ho la fortuna di avere soddisfazioni immense; quello che conta, oltre al know how, è il rapporto umano e, come uno psicologo, saper individuare le persone oneste con cui collaborare».

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