Progetto | Residenza

Dfg Architetti. Spazio alla convivialità

Un’abitazione su due livelli celebra il desiderio di socialità dei committenti con la realizzazione di un grande open space
La zona giorno è un grande open space dalle tonalità chiare e vibranti. È lo spazio della convivialità, pensato per far interagire la zona pranzo-cucina con il living e viceversa e affacciato sul giardino privato per creare una continuità visiva e funzionale anche con lo spazio esterno (foto di Marcello Bocchieri)

Fra le vie strette del centro storico di Ragusa, un edificio si mimetizza tra gli altri, austero ma insospettabile, dalle forme contemporanee ma con le stesse tonalità dell’intorno. Il progetto, che porta la firma dello studio Dfg Architetti, affronta, tra tantissime altre sfide, il tema del vivere contemporaneo in un contesto storico.

L’isola centrale accoglie un tavolo con rivestimento in bilaminato effetto legno di Cleaf e sedie colorate di Natisa. L’integrazione del tavolo nell’isola permette oltretutto di ottimizzare lo spazio, svincolandolo dalla presenza di un tavolo libero (foto di Marcello Bocchieri)
Giuseppe Francone, Ferdinando Mazza, e Davide Scrofani

«L’idea di marcare il contrasto tra la storicità del contesto, il suggestivo centro storico di Ragusa e un vivere contemporaneo, è stato uno dei temi su cui ci siamo focalizzati per questo progetto, soprattutto nella zona giorno»
Giuseppe Francone, Ferdinando Mazza e Davide Scrofani_Dfg Architetti

 

«Siamo– precisano i progettisti – nel tessuto ormai storicizzato del centro di Ragusa, composto da lunghi filari di piccoli edifici contigui, secondo uno schema che ricorda il modello medievale dei nostri borghi più caratteristici. Ci siamo chiesti quindi se fosse possibile abitare come in una villa moderna all’interno di un contesto simile. Il nostro progetto vuole rispondere affermativamente. Anzi, il contrasto sorprendente che scaturisce dal percorrere vie ormai antiche per ritrovarsi poi, una volta varcato il portoncino di ingresso, in uno spazio così attuale e caratterizzato, definisce un confine percettivo tra la vita “all’esterno” e la dimensione intima, personale, identitaria della casa».

Cosa è cambiato
In questo caso il progetto nasce dalla realizzazione di una nuova abitazione all’interno del tessuto storico di una città come Ragusa. La costruzione di questa villa sfrutta il lotto a disposizione per creare un ingresso sulla via principale e un accesso secondario al giardino sulla parte laterale. L’intervento cambia sostanzialmente di poco l’aspetto circostante, mimetizzandosi con il contesto in cui è inserito.
Le colonne della cucina a vista con il frigo, i forni e gli spaziosi contenitori sono inserite intorno alla rientranza in cui emerge l’isola scultorea. Le ante delle colonne sono retrattili, in modo tale che, quando la cucina non è utilizzata, è possibile mantenere la massima pulizia delle linee (foto di Marcello Bocchieri)

La volontà da parte dei progettisti di dilatare lo spazio per creare un grande open space a doppia altezza si è sposata da subito con il desiderio dei committenti di avere ambienti aperti e fluidi, che emanassero un senso di socialità e convivialità.

Grandi vetrate scorrevoli aprono la zona giorno verso un piccolo giardino esterno da sfruttare nelle stagioni più miti (foto di Marcello Bocchieri)
I gradini a sbalzo della scala fuoriescono da un grande disegno vegetale, dinamico e contemporaneo: si tratta della carta da parati Exotic firmata Glamora. Piccoli e scenografici punti luce accompagnano la salita al piano superiore (foto di Marcello Bocchieri)

Da queste premesse prende forma un progetto che privilegia la zona giorno, rendendola un ambiente unico capace di accogliere la zona pranzo, cucina e la zona living, e che sconfina persino dai limiti della casa per “protendersi” all’esterno in un piccolo giardino privato, attraverso due grandi ante vetrate scorrevoli.

Anche nella realizzazione dell’arredo su misura si ritrova la logica della massima integrazione, dove la cucina, la parete tv e la libreria fanno parte di un unico disegno che si snoda lungo tutto l’ambiente, regalando una continuità materica e formale.

I rivestimenti abbracciano ogni angolo del living secondo linee minimali e geometriche che si estendono sino al piano superiore, raggiungibile attraverso una scala a vista, appoggiata ad una parete a doppia altezza interamente rivestita con una carta da parati dall’elegante motivo vegetale.

Una vista dalla scala del piccolo giardino sospeso con grandi piante grasse, sopra la struttura che ospita al piano inferiore il bagno di servizio a cui si accede ad esso da una porta della cabina armadio (foto di Marcello Bocchieri)

Il primo piano ospita la zona notte, in parte affacciata sul piano terra e senza alcun tipo di delimitazione muraria, a rimarcare il concetto di open space, anche in un ambiente che per consuetudine dovrebbe essere quello della massima privacy.

Al piano superiore le tonalità di fanno più scure per ospitare la zona notte e la pavimentazione sceglie la calda tonalità del rovere. Alla parete, visibile già dalla scala, la geometrica libreria di Blade (foto di Marcello Bocchieri)

Dalla camera si accede ad un’ampia cabina armadio e a un bagno pensato come due piccoli ambienti adiacenti separati da una sottile porta scorrevole.

Il bagno della zona notte è scuro, intimo, introspettivo. Il grande lavabo Form di Ideagroup completa il primo ambiente del bagno insieme ad un grande specchio rotondo retroilluminato che crea un’atmosfera particolarmente sofisticata. La grande doccia vetrata ha un affaccio diretto sul giardino sottostante. Anche qui la rubinetteria è di Bonjo. Nello spazio successivo, separato da una porta scorrevole, i sanitari sospesi di Alice Ceramica sono installati su un ingrossamento a parete retroilluminato, di grande impatto scenico (foto di Marcello Bocchieri)

Qui, la pavimentazione in grandi lastre di gres porcellanato effetto cemento presente nella zona giorno, cede il passo al parquet, una superficie color miele disegnata dalle venature del rovere.

Nella scelta dei punti luce si è cercato di offrire la luce ottimale in base alle diverse zone della casa: una luce più concentrata e intensa sui piani di lavoro, accenti scenografici e soffusi per la zona divano, inserti preziosi lungo la scala e una griglia di faretti per uno scenario illuminotecnico più omogeneo nella zona giorno. Resta fondamentale la luce naturale, forse la più importante, che in questo contesto «diventa materiale compositivo e caratterizzante del progetto, che la accoglie, quanto più possibile, attraverso le grandi aperture verso il giardino interno».

La filiera delle professioni

Il produttore
100% made in Italy 

Manuel Di Giacobbe, Responsabile Marketing di Alice Ceramica

I sanitari impiegati nei bagni di questa abitazione sono tutti di Alice Ceramica, un’azienda di Civita Castellana in provincia di Viterbo, nata nel 1998. A partire dal 2016 l’azienda inizia un percorso di produzione incentrato sul design ricercato ed originale che la porta a proporre sul mercato un catalogo di una vasta gamma di prodotti certificati dai più importanti enti internazionali e disponibili in oltre 20 finiture. Nel 2022 Alice Ceramica si presenta al mercato con una immagina totalmente rinnovata, grazie ad un rebranding del logo e di tutta la comunicazione visiva delle sue collezioni che adotta un linguaggio contemporaneo dalla forte personalità. «Ricerca, made in Italy e sostenibilità – spiega Manuel Di Giacobbe – sono valori che ci hanno permesso di costruire la nostra identità, sorretta anche da una forte vocazione al design. È questa attitudine che ci guida ogni giorno e ci permette di essere riconoscibili sul mercato. I corsi di formazione dei prodotti e delle strategie di vendita e visite in azienda per rendere i nostri clienti parte integrante del progetto, rappresentano le nostre azioni strategiche principali. Contestualmente al rebranding, oggi abbiamo iniziato a dare nuova linfa agli spazi espositivi presso i rivenditori. Tutte le esposizioni sono codificate coerentemente con il nostro linguaggio visivo e, laddove lo spazio lo consenta, la creatività non passa inosservata. Il nostro prodotto ha bisogno di essere contestualizzato in ambienti adeguati. Ci confrontiamo con chi ci dà la possibilità di organizzare una promozione efficace perché in linea con la nostra filosofia. Ci confrontiamo quindi in modo proattivo con i nostri rivenditori attraverso i nostri agenti sul territorio, ascoltiamo le loro esigenze e mettiamo a loro disposizione strumenti e prodotti adeguati alle necessità del mercato».

Il distributore
Pitture e colori

Carmelo Chessari, Socio amministratore di Facet

«La nostra azienda – racconta Carmelo Chessari, socio amministratore di Facet snc – nata nel 1968 si occupava di produzione e vendita di stucchi decorativi e controsoffitti in gesso. Nel corso degli anni abbiamo introdotto il settore della costruzione a secco, le pitture, le carte da parati e i tendaggi. Il primo show room nasce nel 2000 nel corso degli anni abbiamo effettuato degli ampliamenti e nel 2018 un’ulteriore ristrutturazione. Il nostro obiettivo ad oggi è fornire soluzioni alle problematiche che sorgono in fase di ristrutturazione e in merito alle rifiniture degli ambienti interni ed esterni. Cerchiamo di trovare la soluzione adatta per ogni cliente tra carte da parati, pannelli decorativi o pitture decorative e cerchiamo di risolvere problemi di isolamento termico o acustico di ambienti o problemi di condensa o umidità di risalita. Il rapporto tra progettista, impresa e cliente è fondamentale in quanto il lavoro di squadra ci permette di raggiungere il risultato finale e ottenere la soddisfazione del cliente. Noi forniamo delle soluzioni che poi, sotto la supervisione dei progettisti, vengono messe in opera dalle mani sapienti degli artigiani».