Concooperative Habitat. Maggioni riconfermato alla presidenza

Alessandro Maggioni (ph Michela Laudadio Via Ccl)

Riforma del catasto, modifiche del Superbonus 110%, riduzione dell’Iva dal 10% al 4% sui contratti di locazione e la no tax area fino a un valore immobiliare di 500mila euro per famiglia sono le priorità di Alessandro Maggioni (già presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori), confermato, durante l’assemblea dei soci di Confcooperative Habitat tenutasi il 14 giugno a Roma, alla guida della federazione, che riunisce 1000 cooperative su tutto il territorio nazionale. In occasione dell’assemblea Nicoletta Piccirillo, già consigliera di Ccl, è stata riconfermata alla presidenza di Confcooperative Habitat Lombardia, rappresentando 259 cooperative e 20 soci.

 

La casa e la rendita

«La casa è, soprattutto, nelle aree urbane più complesse, il principale fattore di replicazione della disuguaglianza. Perché dietro alla casa e alle trasformazioni urbane c’è una forza occulta che opera senza che molti se ne accorgano. Questa forza è la rendita» ha affermato Maggioni durante la sua relazione.

La riforma del catasto

Maggioni, per cui il Bonus 110% va profondamente rivisto, in merito alla riforma del catasto ha dichiarato: «Siamo convinti che la riforma del catasto sia un passo ineludibile per un Paese civile. Rimettere ordine ai valori catastali riportandoli a un’aderenza con la realtà è un passo utile per impostare serie e non punitive politiche redistributive. Una volta portato a termine il riordino catastale si faccia una elementare norma: si stabilisca una zona franca d’imposta – per ogni nucleo famigliare o singola persona – su un valore immobiliare di 500 mila euro, che rispetta la tutela del diritto a non vedere tassato il patrimonio abitativo “di prima casa” per tutti. Sopra a quella cifra si ridetermini una imposizione fiscale proporzionale ed equa, in base al principio che quanta più rendita si accumula, tanto più è giusto che si restituisca proporzionalmente alla collettività».

La questione energetica

«La questione energetica dovrà essere l’elemento attorno a cui fa ruotare il riordino dei bonus edilizi incentivando robustamente fotovoltaico e produzione di energia pulita, in affrancamento dalle fonti fossili, anche incentivando il sostegno alla creazione di comunità energetiche cooperative di impronta condominiale o di isolato urbano. Si moduli l’incentivo – che non dovrebbe mai essere più dell’85% (la compartecipazione economica richiama responsabilità) – in relazione alle categorie del catasto riformato: immobili più vecchi e poveri, avranno una percentuale di incentivo più alti e viceversa. Si stabilizzino gli incentivi così ripensati in un tempo medio lungo, così da finirla con la corsa continua verso l’accaparramento come se non ci fosse un domani, consentendo alle persone e alle imprese di programmare azioni e investimenti con raziocinio».

La riduzione dell’Iva

Altro tema sul quale Confcooperative richiama l’attenzione è la riduzione dell’Iva sui canoni di locazione, convenzionata o in qualsiasi modo agevolata.

«L’Iva è un tema che riguarda l’Europa – dichiara Maggioni -, ma è una scusa che siamo stanchi di sentire: o si lotta per portarla al 4% come tanti altri beni e servizi essenziali – e la casa lo è più di tutti – o la si rende deducibile per gli inquilini o per la cooperativa che la applica, in modo che non sia più un balzello aggiuntivo per le famiglie».

Rigenerazione urbana e recupero dei territori

Nicoletta Piccirillo (ph Michela Laudadio Via Ccl)

Rigenerazione urbana e il coinvolgimento dei territori sono due dei temi prioritari su cui lavorare indicati da Nicoletta Piccirillo per Confcooperative Habitat Lombardia: «Nonostante la crisi a causa della pandemia, le cooperative di abitanti hanno cercato e trovato opportunità dove era difficile anche solo intravederle e la rigenerazione urbana è una di queste perché significa pensare e strutturare progetti di recupero di territori con un’attenzione alla qualità progettuale e ai servizi connessi, per abitare e vivere gli spazi».