Clentech. Il potere antinquinante della luce

Sfruttando il processo di fotocatalisi, la startup innovativa Clentech ha messo a punto una tecnologia che neutralizza gli agenti inquinanti e può essere applicata a prodotti come vernici, spray e rivestimenti per ambienti salubri

Quasi nove persone su dieci nel mondo respirano aria indoor inquinata, trascorrendo circa il 90% del proprio tempo in ambienti chiusi, dove le concentrazioni di agenti inquinanti possono essere da due a cinque volte superiori rispetto all’atmosfera esterna. La recente esperienza della pandemia e il lockdown a cui siamo stati costretti hanno reso ancora più evidente quanto sia fondamentale vivere in edifici salubri e salutari.

La sempre più crescente attenzione su questo tema ha portato anche a un incremento di tecnologie e soluzioni per migliorare la qualità dell’aria indoor negli ambienti della quotidianità.

Il processo fotocatalitico di Clentech

Tra queste spicca il progetto di Clentech, startup innovativa e spinoff dell’Università di Cagliari fondata nel 2021, che sfrutta un brevetto internazionale messo a punto nel 2020 dal professor Pier Carlo Ricci per la realizzazione di un innovativo composto fotocatalitico a base di biossido di titanio (TiO2) in grado di dotare di proprietà antinquinamento, antivirali, antibatteriche e autoigienizzanti i prodotti a cui viene applicato.

«L’innovazione di Clentech – spiega il ceo Carlo Usai – si basa su un composto poroso fotocatalitico in grado di catalizzare le fonti luminose, sia solari sia artificiali, per innescare una serie di processi di ossidazione che vanno a purificare l’aria e le superfici da ogni agente inquinante, come Voc, virus, batteri, muffe eccetera.

La tecnologia è estremamente duttile e può essere applicata a diversi prodotti tipici dell’edilizia, come additivi per vernici, spray, rivestimenti superficiali per mattonelle e piastrelle, fino a trattamenti fotocatalitici per vetri e mobili».

 

Carlo Usai

«Il processo brevettato estende l’effetto fotocatalitico alla banda di valenza dello spettro luminoso dai 300 ai 600 nm. Grazie a questa innovazione, Clentech supera i limiti della fotocatalisi tradizionale permettendo l’applicazione negli ambienti interni anche laddove la luce naturale non riesce ad arrivare»

Carlo Usai, Ceo di Clentech

 

Spinto dall’idea di realizzare soluzioni che possano realmente giovare alla salute delle persone all’interno degli ambienti di vita quotidiana come la casa, la scuola, l’ufficio o la palestra, il team di Clentech ha messo a punto un meccanismo di fotocatalisi ancora più efficace e performante: «Il processo brevettato – aggiunge Usai – estende l’effetto fotocatalitico alla banda di valenza dello spettro luminoso dai 300 ai 600 nm (con particolare efficienza nel picco dei 450 nm che corrisponde alla luce led).

 

Lo spettro luminoso entro cui agisce la tecnologia Clentech

 

Grazie a questa innovazione, Clentech supera i limiti della fotocatalisi tradizionale permettendo l’applicazione dei prodotti dotati del materiale fotocatalitico negli ambienti interni, anche laddove la luce naturale (fino ai 300 nm) non riesce ad arrivare. Tutto questo determina una maggiore performance fotocatalitica (+25%) e permette alla tecnologia Clentech di sfruttare anche i sistemi di illuminazione privi di componente Uv (come quelli a tecnologia led) per innescare il processo di ossidazione. La nostra tecnologia colma così il gap del mercato delle altre tecnologie che sfruttano il processo fotocatalitico con la sola luce a com- ponente ultravioletta, e quindi applicabili solo negli ambienti esterni».

 

L’innovazione Clentech catalizza le fonti luminose naturali e artificiali e innesca processi di ossidazione che purificano l’aria e le superfici dagli agenti inquinanti

 

Nel 2023 la startup è stata incubata presso l’I3P del Politecnico di Torino, selezionata tra le dieci migliori imprese per Global Startup Program (progetto di sviluppo svolto a Dubai, promosso dal Ministero degli affari esteri e da Ice per favorire nuove opportunità di business e strategie di internazionalizzazione), è stata premiata come Best Startup for Impact con annesso finanziamento da parte di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e Fondazione Cariplo e ha completato la validazione della propria tecnologia.

Clentech si prepara nella seconda metà del 2024 a commercializzare la propria tecnologia per la produzione di vernici e prodotti di finitura, ideali per tutte le tipologie di ambienti indoor, compresi quelli più sensibili come scuole e cliniche.

«La nostra tecnologia ha suscitato grande interesse perché dà la possibilità concreta ai potenziali clienti del segmento edile di posizionarsi nel mercato con un prodotto green, che possa permettere di rispettare i parametri normativi e della regolamentazione europea in materia di sostenibilità. La tecnologia Clentech aiuta, infatti, a ottimizzare l’efficientamento ambientale e atmosferico delle strutture, riducendo gli inquinanti atmosferici e mantenendo le superfici pulite. Un valore aggiunto anche per le imprese di costruzione che, sfruttando la nostra tecnologia, possono puntare a ottenere certificazioni come Leed, Well, Ul Greenguard, Breeam, Green Seal» conclude l’amministratore delegato di Clentech.

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