Eclisse. Un agriturismo immerso tra oliveti secolari

(foto Eclisse)

La struttura ricettiva L’Olinda si trova a San Marcello ed è immersa in un territorio che vanta oltre dieci ettari di oliveti. Un luogo incontaminato che come tale ha richiesto per questo edificio una particolare attenzione, sensibilità e rispetto dell’ambiente.

(foto Eclisse)

Il progetto si basa sui principi di bioedilizia e sostenibilità ambientale fortemente desiderato dai giovani proprietari e che porta la firma dell’ingegner Francesca Mazzarini dello studio Bilding.

(foto Eclisse)

Mazzarini ha volutamente accostato il “nuovo” al “tradizionale” utilizzando forme e materiali delle più recenti tendenze ed evoluzioni architettoniche.

(foto Eclisse)

Ad esempio la facciata a vista è stata realizzata utilizzando esclusivamente i mattoni provenienti dalla demolizione della casa rurale ottocentesca e si abbina elegantemente al legno lamellare sbiancato utilizzato per le coperture ed i solai.

Particolare attenzione è stata dedicata all’isolamento dell’involucro edilizio per cui l’edificio ha ottenuto il livello di certificazione A+ della normativa nazionale.

L’impianto domotico accuratamente studiato ottimizza infine la gestione termica ed elettrica ed integra l’irrigazione degli spazi circostanti, oltre a gestire gli accessi alle camere e alle aree comuni e le funzionalità di sicurezza e allarme.

L’intervento di Eclisse

(foto Eclisse)

L’agriturismo è composto in tutto da 5 camere che sviluppano superfici dai 15 ai 24 mq e sono caratterizzate dai nomi di altrettante varietà di olivi della tradizione marchigiana: carboncella, coroncina, raggia, rosciola e mignola.

(foto Eclisse)

Al piano terra troviamo una sala in cui si svolgono degustazioni dell’olio di cui l’azienda è produttrice.

(foto Eclisse)

Nel corridoio piano primo l’accesso alle stanze è sottolineato dalla presenza di Eclisse 40 che crea un gioco di chiaroscuri dando movimento a questo spazio distributivo.

(foto Eclisse)
Ing. Francesca Mazzarini

Come ha sottolineato l’Ing. Mazzarini: «Il mio pensiero è che il design e l’immagine di queste porte sia innovativo, elegante, di impatto e si sposi benissimo non solo in strutture prettamente residenziali, ma anche in strutture ricettive come quella da me progettata. La mia scelta è stata dettata sia dalla volontà di inserire nel progetto elementi nuovi, che contribuissero a donare freschezza e leggerezza alla location, sia dal fatto che trovavo che questi nuovi telai contribuissero a valorizzare gli spazi in cui sono state inserite. In questa realizzazione il prodotto ha contribuito ad enfatizzare la prospettiva degli ambienti, creando ritmo, dinamicità e un giusto gioco di luci e ombre dettato in particolar modo dalla profondità della strombatura».

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