Scuole Belle, fondi fino a novembre

L'asilo nido di Guastalla di Mario Cucinella (foto di Moreno Maggi)
L’asilo nido di Guastalla di Mario Cucinella (foto di Moreno Maggi)

Il Governo stanzia ancora 64 milioni di euro per sostenere la ristrutturazione delle infrastrutture scolastiche. Dal 2014 a oggi realizzati 13.500 dei quasi 18mila interventi finanziati. Secondo l’Anagrafe dell’Edilizia scolastica, report presentato ad agosto del 2015, sono oltre 42mila gli edifici scolastici in Italia, di cui 33.825 attivi e più della metà (il 55%) costruito prima del 1976. Strutture a volte obsolete che progressivamente si stanno adeguando alle nuove esigenze: il 71% degli edifici scolastici ha iniziato a dotarsi di accorgimenti per superare le barriere architettoniche (accesso con rampe, porte di larghezza minima di 90 cm e servizi igienici per disabili) mentre nel 58% dei casi sono state implementate soluzioni a risparmio energetico come zonizzazione dell’impianto termico (64%), vetri doppi (62%), pannelli solari (46%). Per proseguire su questa strada, è stata prorogata fino al 30 novembre 2016 il Decreto Legge 42/2016, meglio conosciuto come Scuole Belle, capitolo del programma di edilizia scolastica del Governo che negli ultimi due anni ha rilanciato e finanziato le attività di manutenzione e ristrutturazione di centinaia di edifici scolastici: «Abbiamo approvato la proroga del programma Scuole Belle – spiega il ministro Stefania Giannini –. Dal 2014 a oggi sono stati 17.815 gli interventi finanziati, di cui 13.500 già conclusi».

Scuola ed edilizia, un mattone per il domani
BOX_01_webWienerberger Italia e la Scuola dell’Infanzia Sacra Famiglia insieme per l’iniziativa “Un mattone – una casa – una scuola – un paese” sulla tradizione e innovazione del laterizio a Bubano (Re). Un progetto educativo per raccontare e sensibilizzare il mondo della scuola e avvicinare i più giovani ai temi del costruire sicuro e sostenibile in un territorio in cui eventi climatici e terremoti influenzano sempre più il modo di costruire anche scolastico.
Il piano straordinario prevede una spesa di 64 milioni di euro per assicurare, anche nel 2016, la prosecuzione degli interventi di ripristino degli immobili che si trovano in condizioni non decorose. Un’iniezione di fondi che riafferma l’impegno del Governo nel proseguire l’opera di ristrutturazione del patrimonio delle infrastrutture scolastiche italiane e la salvaguardia del lavoro di quanti sono coinvolti in queste opere.

Scuola materna con asilo nido di Valentino Stella a San Vito di Cadore (foto di Valentino Stella)
Scuola materna con asilo nido di Valentino Stella a San Vito di Cadore (foto di Valentino Stella)

Se l’attenzione del Paese sul tema dell’edilizia scolastica è cresciuta, alcuni vecchi problemi rimangono. Il Rapporto Ecosistema scuola 2015 di Legambiente e il Rapporto su Sicurezza, qualità e accessibilità a scuola 2015 di Cittadinanzattiva, infatti, parlano chiaro: il 39% delle scuole necessita di una manutenzione urgente, una su cinque (21%) presenta lesioni strutturali e solo il 35,5% ha la certificazione antincendio, poco più di una scuola su tre possiede il certificato di agibilità statica (38%) e quello di agibilità igienico-sanitaria (35%). Il podio delle città con le migliori strutture scolastiche d’Italia? Nell’ordine, Trento, Reggio Emilia e Forlì (dati del XVI Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente).

Cosa ne pensano i distributori edili
Fabrizio Isolica_web«È una notizia sicuramente positiva e i fondi saranno utili per smuovere il settore dell’edilizia scolastica, anche se quando si tratta di finanziamenti di opere pubbliche in Italia si incontrano sempre problemi dovuti alla lentezza degli iter burocratici. Nel comune di Albenga a breve dovrebbero investire nella trasformazione di un ex-caserma dismessa in un nuovo polo scolastico, sono anni che se ne parla e anche in questo caso la realizzazione del progetto dipenderà dall’effettiva velocità dei finanziamenti, è inutile assegnare fondi alle amministrazioni se poi queste non possono utilizzarli perché bloccati da qualche cavillo». Fabrizio Isolica, titolare di Isolica Fernando di Albenga (SV)
Se da un lato, comunque, c’è ancora tanto da fare, dall’altra ci sono già molti esempi di scuole belle e costruite bene, da cui i beneficiari dei fondi potrebbero prendere ispirazione. Vediamone alcuni.

L’asilo verde a zero emissioni 

Proprio in provincia di Trento, a Martignano, è stato realizzato il nuovo asilo nido, una struttura integrata con il paesaggio, che a settembre ospiterà 45 bambini.

Il progetto del nuovo asilo nido di Martignano, perfettamente integrato nell'ambiente circostante
Il progetto del nuovo asilo nido di Martignano, perfettamente integrato nell’ambiente circostante

L’edificio è costruito con una struttura a pannelli di legno prefabbricati, che garantiscono i più alti livelli di contenimento energetico e di sostenibilità previsti dal regolamento tecnico per le nuove costruzioni Arca Case Legno di Trentino Sviluppo. Ben precise e mirate le scelte progettuali e impiantistiche come l’utilizzo di materiali rinnovabili ad alta efficienza energetica e di vetrate isolanti di ultima generazione; la realizzazione di un manto di copertura di tipo verde estensivo e il recupero delle acque meteoriche; l’impiego di un impianto di ventilazione controllato con recuperatori di calore che assolvono un fabbisogno di energia primaria globale annuo di soli 3 kwh/mc, nettamente inferiore al valore previsto dalla legge provinciale per la classe energetica A+ (9 kwh/mc), fornendo aria fresca, pulita, priva di polvere e polline.

Il progetto del nuovo asilo nido di Martignano, vista dal giardino
Il progetto del nuovo asilo nido di Martignano, vista dal giardino

La nuova struttura potrà ottenere, a fine lavori, la certificazione Arca – livello Platino. Grazie anche ad alcune soluzioni tecnico-impiantistiche, con il riutilizzo delle energie rinnovabili naturalmente prodotte, il nuovo edificio non ha bisogno di allacciamento alla rete di distribuzione del gas metano. I consumi annuali e le emissioni di CO2 in atmosfera saranno così annullati configurando il nuovo asilo nido di Martignano come edificio a bilancio energetico pari a zero (Zero Emission).

Cosa ne pensano i distributori edili
mauro neri«A mio parere i fondi stanziati per l’edilizia scolastica toccheranno poco il mercato delle rivendite edili, si tratta per lo più di lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria più che di ristrutturazioni vere e proprie. Ricadute positive sul nostro mercato nella nostra zona di competenza si sono registrate negli scorsi anni in seguito al terremoto che ha portato alla ricostruzione di diversi edifici scolastici nella parte occidentale della provincia di Bologna e in quella di Modena». Mauro Neri, titolare di Edilneri a Grizzana Morandi (BO)

Una scuola tra le alpi in classe a+ 

Tra le alpi bellunesi si trova la scuola d’infanzia in classe A+ di San Vito di Cadore, con asilo nido e scuola di musica annessa. Per il progettista della realizzazione, l’architetto Valentino Stella, fondamentale l’integrazione con l’ambiente: «La progettazione architettonica è stata sviluppata considerando le relazioni fra la scuola, la comunità e il territorio. Lo spazio aperto e la prossimità a vaste aree naturali qui sono una dimensione pervasiva, intimamente connessa alle attività dei residenti».

Scuola materna con asilo nido di Valentino Stella a San Vito di Cadore (foto di Valentino Stella)
Scuola materna con asilo nido di Valentino Stella a San Vito di Cadore (foto di Valentino Stella)

Uno degli aspetti interessanti del progetto risiede nel basso consumo energetico dell’edificio, dovuto all’elevata coibentazione della struttura. Il fabbricato, infatti, in base alla forma e all’orientamento permette di captare la radiazione solare invernale, garantendo sistemi di produzione, accumulo e distribuzione energetica improntati all’uso di energie alternative. I sistemi adottati inoltre, permettono il recupero di calore a bassa temperatura, consentendo all’edificio di necessitare di una ridotta quantità di energia per il suo funzionamento. Il complesso scolastico è stato concepito per contenere le dispersioni termiche e orientato allo sfruttamento passivo dell’energia solare in inverno grazie a superfici vetrate prevalentemente a sudest e sudovest, dotate di schermatura estiva. Le strutture che costituiscono l’involucro dell’edificio sono caratterizzate da elevate prestazioni di isolamento termico grazie all’utilizzo di un materiale tradizionale e allo stesso tempo innovativo come il laterizio, infatti «grazie al sistema di rettifica dei laterizi Wienerberger — osserva l’architetto Stella — è stato possibile raggiungere i requisiti di isolamento, di inerzia termica e di traspirabilità prescritti dagli obiettivi di efficienza energetica della costruzione in classe A+ con un consumo annuo di 6,6 KWh/mc anno». Infine sono stati installati un sistema di ventilazione meccanica controllata e caldaie a condensazione collegate in batteria che producono energia ad alto rendimento, con basse emissioni in atmosfera.

L’asilo più bello del mondo rinasce dal terremoto 

Trasferendoci in Emilia Romagna troviamo quello che per molti, e soprattutto per i bimbi di Guastalla (RE), è l’asilo più bello del mondo. Firmato dal noto architetto Mario Cucinella e inaugurato a settembre 2015 nel comune colpito dal sisma del 2012, l’asilo può accogliere 120 bambini. Sostenibilità e sicurezza sismica sono le parole chiave dell’edificio, curato nella parte strutturale da Rubner Holzbau e realizzato in soli 6 mesi con materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale.

Uno spazio interno dell'asilo nido di Guastalla di Mario Cucinella (foto di Moreno Maggi)
Uno spazio interno dell’asilo nido di Guastalla di Mario Cucinella (foto di Moreno Maggi)

La struttura portante è composta da telai di legno lamellare che garantiscono la massima sicurezza rispetto alle alte sollecitazioni sismiche rilevate in Emilia Romagna. Grande attenzione è stata posta anche alla sostenibilità energetica: l’edificio, in classe A, è dotato di un innovativo impianto per il recupero dell’acqua piovana per una riduzione del 57% della domanda idrica e, grazie ai pannelli fotovoltaici e solari termici istallati in copertura, riesce ad autoprodurre il 45% del proprio fabbisogno energetico riducendo al minimo il ricorso a impianti meccanici. «La costruzione di ambienti per i più piccoli può essere uno spunto di riflessione sul ruolo dell’architettura — ha dichiarato Cucinella — che non è solo materia da riviste patinate ma può diventare strumento educativo: lo spazio condiziona i comportamenti e bambini cresciuti in un ambiente confortevole, stimolante, adatto alle loro esigenze saranno adulti più consapevoli».

Modelli scolastici nord europei e alta connettività 

Ultimo, ma solo in ordine di citazione, l’esempio del comune parmense di Felino che nel 2004 aveva lanciato un concorso nazionale per l’incarico di progettazione del nuovo polo scolastico.

Il nuovo polo scolastico di Felino, progettato da Continiarchitettura (foto di Saint-Gobain_Isover)
Il nuovo polo scolastico di Felino, progettato da Continiarchitettura (foto di Saint-Gobain_Isover)

Vincitore tra i 100 progetti presentati è stato lo studio Continiarchitettura, già autore del centro sportivo Lauro Grossi a Parma, una delle più grandi strutture in legno lamellare realizzate in Italia. La struttura progettata per il comune di Felino comprende una scuola primaria e una secondaria inferiore per 400 bambini, un piccolo palazzetto dello sport, un auditorium, una mensa e spazi per uso collettivo. Inaugurata nel 2012 la scuola primaria, moderna e all’avanguardia, ha preso a modello l’edilizia scolastica dei Paesi del Nord Europa, con una forte relazione tra infrastrutture urbane e verde pubblico. Edificata con l’uso di materiali ecocompatibili, la scuola è dotata di riscaldamento a pavimento e di soffitti fonoassorbenti, il 70% del fabbisogno energetico è coperto dall’impianto fotovoltaico. Il tema della luce naturale e della permeabilità tra interno ed esterno sono punti centrali del progetto, come testimoniato dalla disposizione degli spazi attorno a un grande atrio centrale a doppia altezza con tre lucernari e dagli ampi affacci vetrati nelle aule.

Uno scorcio interno del nuovo polo scolastico di Felino, progettato da Continiarchitettura (foto di Saint-Gobain_Isover)
Uno scorcio interno del nuovo polo scolastico di Felino, progettato da Continiarchitettura (foto di Saint-Gobain_Isover)

La costruzione, interamente a secco, ha previsto la realizzazione di pareti, solai e copertura in pannelli di legno multistrato, che assicurano eco-sostenibilità e sicurezza antisismica, grande attenzione anche all’isolamento della copertura piana ventilata con alte performance termiche, acustiche e di reazione al fuoco grazie l’applicazione di innovativi pannelli isolanti Isover. Il progetto, realizzato secondo i più elevati standard, ha ottenuto anche importanti riconoscimenti come la certificazione categoria Classe A CasaClima e il primo premio nella categoria edilizia pubblica non residenziale del concorso nazionale 2012  “Sostenibilità ambientale e sociale per il Comune – Efficienza energetica e innovazione nell’edilizia” promosso da Ancitel Energia e Ambiente. Tra i plus della scuola di Felino anche asset tecnologici avanzati, come la presenza della connessione a banda larga su rete a fibra ottica grazie al programma Schoolnet della regione Emilia Romagna volto a favorire l’insegnamento multi-disciplinare e l’utilizzo delle tecnologie telematiche per la didattica.

Efficienza energetica a scuola con il Fondo Kyoto
Assegnati a inizio aprile i primi 40 milioni erogati dal Fondo Kyoto per 68 progetti di riqualificazione energetica degli edifici scolastici italiani. Il bando di concorso, da 350 milioni di euro a valere sul Fondo Kyoto, è stato emanato lo scorso anno ma le domande pervenute sono state solo 248 per un valore di 110 milioni di euro. Gli enti beneficiari potranno contrarre mutui a tasso agevolato dello 0,25% avvalendosi di Cassa Depositi e Prestiti, per sovvenzionare interventi di miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica in tre anni. Le domande vagliate – si legge nella nota di ItaliaSicura – vedono protagonisti i grandi e piccoli centri urbani, distribuiti in maniera omogenea tra Nord e Sud, e prevedono anche interventi complementari per la sicurezza delle scuole. Pochi gli enti locali che sono riusciti a inoltrare domanda, a causa del poco tempo concesso per predisporre la diagnosi energetica e dei vincoli imposti dal Patto di stabilità 2015, proprio per questo è stata annunciata la pubblicazione di un nuovo bando per elargire le risorse residue e riprogrammate del Fondo Kyoto, così come stabilito dal D.M. del 22 febbraio 2016.