Wienerberger. Domus 2020, uno Nzeb alle porte di Modena

Domus 2020, edificio a energia quasi zero (Nzeb) a dieci chilometri a sud di Modena

Un edificio a energia quasi zero (Nzeb), frutto di un progetto di recupero edilizio basato su un attento equilibrio tra involucro, impiantistica e produzione di energia da fonti rinnovabili. A una decina di chilometri a sud di Modena, a Formigine, sorge Domus 2020, casa monofamiliare firmata dall’architetto Angelo Zanti che ha visto in prima fila le soluzioni Wienerberger.

Domus 2020 dimostra come edifici Nzeb possano essere realizzati usando tecnologie tradizionali evolute e massive come il laterizio, ottenendo risultati di efficienza energetica e comfort

Realizzata con intelaiatura in cemento armato e tamponamenti in laterizio massivo, i blocchi rettificati Porotherm Bio Plan 38 T – 0,09 di Wienerberger, la residenza si contraddistingue per la sua elevata efficienza energetica, in perfetta linea con i parametri europei in termini di contenimento dei consumi ed ecosostenibilità.

«Il progetto Domus 2020 dimostra come, un materiale tradizionale come il laterizio, permette di realizzare edifici dall’architettura sostenibile e durevole nel tempo, basata su un linguaggio e una filosofia progettuale e costruttiva fatta di razionalizzazione degli usi e forme pure. Il progetto Domus 2020 rappresenta la prova tangibile di come gli edifici realizzati con i nostri blocchi in laterizio assicurano bassi costi di gestione e grande attenzione all’ecosostenibilità dell’ambiente circostante e della salubrità indoor» Enrico Lanconelli, Product Manager Wienerberger Italia

Porotherm Bio Plan 38 T – 0,09 offre elevate prestazioni di sfasamento dell’onda termica

Il percorso di realizzazione dell’unità residenziale ha eliminato ogni forma di assistenza muraria così come la maggior parte dei rifiuti e prodotti di risulta del cantiere, rendendo la nuova realizzazione compatibile con un obiettivo tanto delicato come quello del recupero urbano.

L’involucro dell’abitazione è realizzato con intelaiatura in cemento armato e tamponamenti in laterizio: i blocchi rettificati Porotherm Bio Plan 38 T – 0,09 di Wienerberger

In aggiunta, le soluzioni utilizzate per l’involucro, caratterizzate da elevate performance di isolamento termoacustico, hanno consentito di installare un innovativo apparato impiantistico di climatizzazione integrato only air. Un edificio sostenibile che rinuncia ai combustibili fossili, recupera le acque meteoriche e utilizza l’energia rinnovabile del sole anche in termini di mobilità, grazie alla predisposizione di sistemi di accumulo e ricarica.

Per il progetto di Formigine i progettisti hanno scelto per la muratura da tamponamento Porotherm Bio Plan 38 T – 0,09, blocco rettificato che, grazie alle sue elevate prestazioni in termini di isolamento termico, isolamento acustico, traspirabilità, resistenza meccanica al fuoco, garantisce una trasmittanza U pari a 0,23 W/mqK, oltre a una conducibilità λ di appena 0,09 W/mK.

Proprietà ed elementi strategici per il contenimento dei consumi energetici che hanno permesso di raggiungere l’obiettivo finale di un consumo energetico allineato ai 10 kWh/mqa (la cosiddetta Casa da 1 Litro).

Soluzioni per il comfort abitativo
L’importante rapporto tra risparmio energetico e qualità progettuale è uno dei temi cari a Wienerberger, da sempre impegnato nella produzione di soluzioni che aiutino nella progettazione di Nzeb mettendo al centro del progetto la sostenibilità degli edifici. Per questo, nella realizzazione di Formigine si è scelto Porotherm Bio Plan 38 T – 0,09 in grado di garantire comfort e benessere abitativo grazie ai suoi elevati valori di trasmittanza e prestazioni di sfasamento dell’onda termica. Grazie al suo elevato spessore, il blocco consente inoltre di risolvere il problema dei ponti termici, preservando l’edificio da eventuali perdite di calore e abbassamento della temperatura interna. Tutti questi vantaggi sono determinati dalla combinazione della tecnologia della rettifica con quella dei setti sottili: con la rettifica è possibile realizzare giunti di malta di appena 1 mm, andando a eliminare completamente il ponte termico della malta, mentre i setti sottili consentono di aumentare le file dei fori e la percentuale di foratura, migliorando così le prestazioni energetiche.

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