Versatili e durabili: le porte in legno

Nella produzione di porte la scelta del tipo di legno è determinante,strettamente legata alle specifiche funzioni di accesso e chiusura. Le specie di legno più diffuse sono quelle in grado di garantire resistenza strutturale, semplice lavorazione e facile verniciabilità. Per la realizzazione dei pannelli, molte sono le essenze adatte, ciascuna delle quali selezionabile per le precise caratteristiche funzionali e per il suo aspetto.

(Foto Oikos)

Uno dei più pregiati e longevi è il noce naturale, legno dalle venature marcate e adatto per la produzione di porte in massello. Di buona lavorazione e stabilità, ha una composizione dura e compatta, ma allo stesso tempo piuttosto elastica. Altrettanto pregiata è la varietà europea di ciliegio, legno duro con lunghi tempi di stagionatura, anch’esso di facile lavorazione e buona stabilità,oltre che di agevole verniciatura. Il larice è tra i più durevoli e non necessita di trattamenti particolari, di ottima stabilità e ridotta deformabilità. Molto resinoso, resiste bene agli agenti atmosferici e consente una buona lavorabilità. Anche il frassino è apprezzato per estetica e per facile verniciabilità, mentre il tiglio, relativamente economico, viene preferito per i lavori di tornitura e intaglio. Ottimo per la fabbricazione di porte interne, lasciato al naturale o laccato, il pino ha un interessante rapporto qualità-prezzo. Nel nostro mercato il più utilizzato è il pino di Svezia,che a costo contenuto garantisce buona stabilità, discreta lavorabilità e durabilità. Ugualmente molto duro e compatto, il mogano è facile da lavorare e resistente ai parassiti; sopporta bene le sollecitazioni, è molto stabile e poroso, non è sensibile alle deformazioni, ha grande durabilità.

L’acero può essere agevolmente levigato e lucidato ma, soffrendo gli ambienti umidi, è più adatto per realizzare impiallacciature. Lavorazioni specifiche possono esaltare le qualità del legno per la produzione delle ante delle porte, e inoltre possono garantire una migliore resistenza e indeformabilità,e anche una maggiore leggerezza ed economicità del prodotto finito. Una soluzione elegante ma piuttosto costosa è il legno massello, ricavato direttamente dal tronco dell’albero, ma anche particolarmente soggetta ai movimenti del materiale ligneo, che rimane “vivo” anche dopo i vari trattamenti. È molto robusto, durevole nel tempo e offre un buon effetto estetico, pur essendo più sensibile alla luce del sole, agli sbalzi di calore e all’umidità, e non molto resistente agli urti e ai graffi. Alternative più economiche e pratiche rispetto al massellosono le ante tamburate, composte da un telaio in pioppo o abete,giuntato e depurato dai nodi, e un tamponamento interno inalveolare e fogli di legno, che mantiene la complanarità della porta, una buona tenuta nel tempo e una buona resistenza agli urti e all’umidità.

Il rivestimento esterno in lamine di legno offre una resa estetica molto simile al massello, ma con la struttura decisamente più leggera. Un’ulteriore possibilità sono le ante ad anima piena, composte da frammenti di legno o multistrati contenuti tra i pannelli esterni, che alla robustezza aggiungono un buon isolamento acustico. Una lavorazione molto utilizzata per le porte interne è l’impiallacciatura, che rappresenta una soluzione economica e poco soggetta a scheggiature e deformazioni, prevedendo una struttura di base in massello a pannelli laminati rivestiti con sottili strati di legno. Per il rivestimento delle porte interne è molto diffuso il laminatino, che riproduce l’effetto ligneo su una carta resinata di basso spessore; offre una buona resistenza a umidità, calore e usura. Assimilabili alle porte in massello, le ante in legno listellare risultano più resistenti alle variazioni di temperatura, grazie all’incollaggio di lamelle lignee assemblate con le venature contrapposte,che garantisce una maggiore stabilità ed evita il formarsi di rigonfiamenti o fessurazioni.

 

SCHEDE PRODOTTO

Barausse

Breda

Effebiquattro 

Movi

Oikos

Sidel

Tondin

TreP