Per Ursa la bicicletta è diventata un elemento per consolidare, dal punto di vista professionale, lo spirito di squadra. 15 ciclisti amatoriali, tra dipendenti e dirigenti delle Business Unit Italia e Adria, sono partiti da Monfalcone in provincia di Gorizia, al confine con la Slovenia – dove Ursa ha uno dei suoi stabilimenti -, per arrivare alla sede produttiva Italiana di Bondeno, in provincia di Ferrara, creando così un percorso immaginario di connessione tra la due realtà.
Oltre a Pasquale D’Andria e Piero Trezza, rispettivamente Dire ore Tecnico & Marketing, e Direttore Commerciale, ha partecipato all’inizia va anche il Direttore Generale di Ursa Italia e Adria, Wolfgang Marka.
Paolo Franceschini, noto come il Comicista, un po’ comico e un po’ ciclista, è stato non solo il narratore del tour, ma anche parte a va sia come ciclista sia come travel blogger, producendo e condividendo contenuti in tempo reale con la propria community sui canali social.
Special guest di questa avventura, che ha affiancato il gruppo nell’ultima tappa, naturalmente pedalando, è stato il campione Francesco Moser.
Donati , per la piantumazione, 400 alberi da frutto e 6.060 euro alla Fondazione Città della Speranza
Con la bici si bruciano i grassi e non la benzina, si risparmiano soldi, si ha un occhio di riguardo all’ambiente e si guadagna in salute. Ursa promuove da sempre corre s li di vita e il contenimento energetico, auspicando una sostenibilità ambientale e umana allo stesso tempo.
Ursa piantumerà un numero di alberi tale da bilanciare le emissioni di CO2 dei mezzi di supporto che hanno seguito e accompagnato i ciclisti : questi alberi andranno a popolare una foresta grazie al contributo di chi ha deciso di adottarne uno durante l’evento.
In secondo luogo, ma non per importanza, è stato consegnato un assegno di 6.060 euro alla Fondazione Città della Speranza, che collabora con l’ospedale oncologico pediatrico di Padova.