La Pubblica amministrazione restituirà alle imprese 68 miliardi di euro entro luglio. È quanto dichiarato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi a commento del disegno di legge, contenente norme per agevolare ulteriormente il rispetto della normativa europea sui temi di pagamento da parte della Pubblica amministrazione, che ha il triplice obiettivo di adeguare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni a quelli previsti dalla relativa direttiva europea; favorire la cessione del credito al sistema bancario; accelerare il pagamento dei debiti arretrati (già avviato nel 2013 con il pagamento di più di 22 miliardi ai creditori). In particolare, per agevolare il pagamento dei crediti accumulati, si prevede di concedere ulteriori anticipazioni di liquidità agli enti territoriali, allentare i vincoli del patto di stabilità interno delle regioni e degli enti locali al fine di consentire i pagamenti, destinare un fondo specifico per il finanziamento dei debiti degli enti locali nei confronti delle proprie società partecipate e rifinanziare il fondo per il ripiano dei debiti dei ministeri. Il meccanismo di restituzione si basa sulla garanzia dello Stato, assistita dalla Cassa Depositi e Prestiti, per favorire la cessione dei crediti delle aziende al sistema finanziario. L’impresa che ha un credito certificato lo cede alla banca, che diventa il creditore della pubblica amministrazione, la quale potrà ristrutturare il debito stabilendo una rateazione pluriennale.