Boero

Una mostra immersiva incentrata sul colore

mostra
(foto di Boero)

La mostra “Autunno Blu a Villa Croce. Dal blu di Genova di ArteJeans all’infinito di Yves Klein”, curata da Anna Orlando e Francesca Serrati e ospitata nel Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova dal 30 settembre al 17 gennaio 2021, ha come vero protagonista il colore.

A tal proposito, sarà proprio Boero che, oltre a supportare l’iniziativa culturale, fornirà i prodotti vernicianti necessari per dipingere uno spazio espositivo caratterizzato da diverse tonalità cromatiche, che dal bianco panna arrivano ad un intenso blu.

(foto di Boero)

La mostra si articola in cinque diversi eventi espositivi e conduce il visitatore in un viaggio nel più metafisico dei colori dell’arcobaleno.

Gli spazi luminosi della dimora-museo sono quindi invasi dalle tinte di Boero, che ha scelto i prodotti più adatti a un contesto che si sviluppa in modo ritmico e fluido, con opere d’arte molto differenti tra loro per soggetto e tecnica ma con il colore blu come leitmotiv. 

Ne risulta un allestimento in cui i diversi toni, vividi e a forte impatto emotivo, si sprigionano dalle pareti e dalle porte in perfetta sintonia con le opere esposte.

Boero ha fornito le quantità necessarie di Magnum Muri Opaco, uno smalto opaco all’acqua per muri, inodore, lavabile e non ingiallente, particolarmente indicato per ambienti molto frequentati ed esposti a deterioramento, nel colore blu notte (collezione I Coordinati 368-20) e di Koala nei colori bianco panna (collezione I Coordinati T12) e blu cobalto (collezione I Coordinati 160-70), un’idropittura superlavabile ad alta copertura, particolarmente idonea per le esigenze estetiche e funzionali di questa esposizione unica.

(foto di Boero)

«Il blu è un colore meraviglioso, ricco di fascino e pieno di suggestioni. Abbiamo scelto blu diversi a seconda del mood che ciascuna sala e ciascuna delle cinque esposizioni di questa mostra plurima dovevano trasmettere. La notte stellata della sala dedicata al movimento Fluxus non poteva essere altro che un blu notte, intenso e capace di tramettere la sensazione del buio, che si accende ad intermittenza con la costellazione e le fluorescenze dell’opera di Ben Patterson. Il blu cobalto è stato scelto per la sala conclusiva del percorso espositivo per lasciare quel sentore di grande positività e di emotività al nostro visitatore. Il bianco panna è un colore delicato, forse l’unico capace di convivere con le importanti pareti affrescate delle sue sale a piano terra decorate nell’Ottocento per l’elegante dimora della famiglia Croce, oggi Museo d’Arte Contemporanea della nostra città.» Anna Orlando

Il percorso si sviluppa quindi attraverso un viaggio avvolgente, capace di dare risalto alle numerose opere esposte, come quelle di “ArteJeans: storia di un mito nelle trame dell’arte contemporanea”, in collaborazione con l’Associazione Artejeans, che svela 24 opere generosamente donate alle Collezioni Civiche di Genova da artisti di tutta Italia; così come le opere di “Klein vs Strozzi. Sotto il segno del blu”, in collaborazione con i Musei di Strada Nuova, il Mart di Rovereto e la galleria UniMediaModern di Genova, dove il magnetico dipinto di Bernardo Strozzi, il San Francesco dei Musei di Strada Nuova – la cui sagoma si staglia sulla magia di un fondo blu – dialoga con una scultura del francese Yves Klein: una delle sue iconiche Nike. Un’immaginaria sfida tra due tavolozze, quella del maggior pittore del Seicento ligure Bernardo Strozzi con uno dei più interessanti protagonisti del Novecento, il francese Klein, universalmente noto per la sua ossessione per il blu.

I colori Boero fanno da sfondo anche all’opera “Ben Patterson. La Costellazione restaurata”, in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, dove l’artista ricrea un ironico cielo stellato, i cui astri luminosi, accesi a intermittenza, sono i volti di artisti abbinati ai loro segni zodiacali.

Infine, il percorso si conclude con il blu notte di Boero che fa da cornice alle opere di “Fulvio Magurno. Animulae, 2020”, in collaborazione con la Galleria Capoverso di Stefania Ghiglione, una serie di 10 stampe di piccole dimensioni ispirate ai Crocifissi di Anton Maria Maragliano (sec. XVIII), per una vibrante sinfonia di blu, come un riflesso dell’evanescenza dell’anima rispetto alla consistenza carnale dei corpi.

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