I sistemi per la realizzazione dei controsoffitti sono utilizzati per ribassare ambienti troppo ampi e per creare un plenum che consente di inserire ogni tipologia di impianto
di Umberto Menicali e Susanna De Ciechi
Il controsoffitto è una finitura tecnica composta da elementi modulari che vengono montati all’intradosso del solaio tramite una struttura di sostegno. Nelle moderne versioni smontabili, il rivestimento forma sempre un’intercapedine ispezionabile di maggiore o minore spessore, che sovente diviene un vano o plenum nel quale è possibile inserire reti impiantistiche e condutture di qualunque tipo, anche di grandi dimensioni, per la ventilazione e la climatizzazione, per la telefonia e il trasporto dati, per l’energia elettrica, per il sistema termoidraulico o per la sicurezza. Il controsoffitto viene impiegato in qualunque ambiente, non solo di lavoro, ma anche residenziale e offre molteplici vantaggi tra i quali la possibilità di essere riutilizzato come un qualsiasi componente dell’arredo.
MODULARI, ISOLANTI E…
Le molteplici tipologie di controsoffitto offerte dal mercato e i diversi materiali utilizzati, permettono di costruire superfici di chiusura con qualunque effetto estetico e formale e tutte le prestazioni specifiche richieste dal progetto. I pannelli di gesso rivestito su entrambe le facce, con misure modulari standard di 60×60 centimetri, sono disponibili anche nella versione confezionata con uno strato isolante e insonorizzante sul lato nascosto, mentre su diverse varianti il materiale di base è additivato con formulati che aumentano la resistenza all’umidità e alla fiamma. I pannelli di gesso vengono approntati anche con superfici decorate a rilievo e sono disponibili in versione microforata in varie percentuali per ottenere un grado elevato di correzione acustica. I pannelli in fibra minerale sono di composizione variabile e confezionati con un legante miscelato con altri composti incombustibili.
Gli elementi, sempre con dimensioni modulari, vengono realizzati anche nella versione alveolare alleggerita e con decori a rilievi, con piani lisci o solo leggermente strutturati. Per queste varianti possono essere previste tipologie con piani microforati, irruviditi a grana più o meno grossa o striati per aumentare la capacità fonoassorbente del materiale. I pannelli in lana di legno mineralizzata sono incombustibili e inattaccabili da parte degli agenti del degrado, costruiti nelle versioni a fibra larga, a fibra sottile e semirasata con cavità acustiche di piccole e grandi dimensioni disposte con un disegno casuale. I pannelli possiedono uno spiccato coefficiente di assorbimento acustico che limita il tempo di riverberazione del suono nell’ambiente e, per la composizione con una massa specifica elevata, costituiscono un volano termico e igrometrico per l’ambiente interno. Le tipologie di controsoffitti in alluminio o in acciaio sono disponibili in componenti con qualunque tipo di forma e misure: il pannello modulare a bordi scatolati e piegati, la doga, la lamella e il grigliato. I pannelli metallici possiedono bordi risvoltati da incastrare a scatto in apposite clip di sostegno, che permettono di ottenere piani chiusi a giunti accostati senza parti di supporto in vista.
DALL’ESTETICA ALLA SICUREZZA
La scelta di un controsoffitto viene effettuata sempre con criteri estetici, ma in via preliminare occorre anche valutare accuratamente il grado di sicurezza che si vuole ottenere in caso di incendio, il livello di controllo acustico dell’ambiente e la maggiore o minore capacità di isolamento termico se il soffitto è collegato con locali non climatizzati o con aree esterne all’edificio.
Nella maggior parte delle tipologie sono utilizzati materiali incombustibili o autoestinguenti, mentre la resistenza all’incendio di questa partizione orizzontale deve essere commisurata al tempo necessario a permettere la fuga delle persone e l’intervento dei mezzi di soccorso, prima che gli effetti del fuoco si manifestino al di là della barriera. Molto spesso la struttura sospesa richiede il montaggio di barriere tagliafuoco per evitare la propagazione della fiamma in senso orizzontale e deve proteggere gli impianti posti all’interno del plenum. Il controsoffitto risolve i problemi di correzione acustica in ambienti dove la normale conversazione è disturbata da rumori di fondo, dovuti al riverbero delle onde sonore. I rivestimenti possiedono un coefficiente di assorbimento acustico variabile in base al tipo di decoro della superficie, alla presenza di microfori o di altre cavità passanti in forma di fessure. Le doti di isolamento termico del controsoffitto permettono di ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno o verso altri ambienti freddi ottenendo un significativo risparmio energetico come impongono le norme vigenti. Per ottenere risultati apprezzabili, è in genere sufficiente inserire nel plenum, a contatto con il retro dei moduli, uno strato continuo composto da materassini termoisolanti. Talune tipologie di tamponamento, quali i sistemi compositi di gesso, di fibra minerale, gli elementi additivati con espansi o i riquadri di lana di legno mineralizzata, possiedono un grado abbastanza alto di isolamento termico variabile secondo il materiale, mentre con gli elementi metallici o con le versioni aperte a lamelle e a griglia le prestazioni termiche possono essere sempre migliorate fino al livello desiderato con l’impiego all’intradosso di strati coibenti anche sovrapposti, ma sempre in grado di assicurare la continuità nell’isolamento.
A CIASCUNO IL SUO
Il controsoffitto è disponibile in diverse tipologie e va considerato non solo come un elemento orizzontale posto a una certa altezza rispetto all’intradosso del soffitto, ma anche un componente complesso integrabile con eventuali pareti attrezzate e persino con i pavimenti sopraelevati mediante montanti impiantistici.
L’ampia rassegna di sagome, di colori e di decorazioni dei moduli per controsoffitto, è completata dagli accessori e dai dispositivi per l’integrazione funzionale del sistema, come i corpi illuminanti e i terminali per il passaggio dell’aria climatizzata per il raffrescamento o il riscaldamento.
LA RESISTENZA AL FUOCO
Per tutte le esigenze di compartimentazione orizzontale antincendio, si impiegano quasi sempre controsoffitti a pannelli che possono raggiungere una resistenza al fuoco pari a Rei 180, in grado di consentire l’evacuazione delle persone per un tempo adeguato quando si sviluppa un evento calamitoso. In caso di incendio, gli altri tipi di finitura non assicurano un’adeguata protezione se non quando gli elementi di tamponamento sono accoppiati a materiali che aumentano fino ai valori massimi di progetto i tempi di mantenimento della stabilità, della tenuta e dell’isolamento della partizione orizzontale.
LA CORREZIONE ACUSTICA
Il controsoffitto ha una funzione determinante nel correggere e migliorare l’acustica di ogni tipo di locale grazie alla capacità più o meno accentuata di riflettere in maniera limitata i suoni e di trattenere una parte dell’onda sonora che colpisce il rivestimento. Le proprietà fonoassorbenti derivano in parte dagli strati isolanti posizionati all’estradosso del controsoffitto, ma principalmente sono dovute sia ai materiali con i quali vengono realizzati pannelli, doghe o griglie che alla presenza di parti piene e vuote alternate tra loro, di eventuali differenze di volumi e dei microfori sovente distribuiti lungo le superfici metalliche, di gesso o di fi bra minerale.
IN DOGHE DI LEGNO
La gamma dei sistemi proposti dal mercato comprende anche controsoffitti a doghe di legno massiccio pregiato e in un’ampia scelta di tonalità e di venature, installati con profili metallici dedicati al sistema e clips a scatto facili da azionare che permettono il distacco di ampie sezioni della partizione in modo da accedere al plenum senza difficoltà per il rimontaggio degli elementi. Le tipologie si estendono ai sistemi a pannelli in Mdf, derivati dal legno e dotati di superficie a microfori o a piccoli tagli per la correzione acustica dei locali.
LA PAROLA AI PRODUTTORI
«I nostri controsoffitti in fibre minerali, lane minerali, metallo, legno, sono ispezionabili, offrono prestazioni di resistenza al fuoco in linea con le normative in vigore e sono fonoassorbenti. In Italia il 45 per cento dei soffitti utilizzati nel segmento non residenziale è in fibra minerale, sono secondi per consumi i metallici, molto apprezzati dagli architetti».
Alessandro Buldrini, country manager Armstrong Building Products per Italia e Grecia
«Gyproc Saint-Gobain dispone di tutte le tipologie di pannelli modulari e continui in lastre per applicazioni a controsoffitto compreso i pannelli in gesso e gesso rivestito, con proprietà acustiche, antibatteriche e purificatrici dell’aria (tecnologia Activ’Air). Le prestazioni più richieste sono correlate alle differenti necessità d’utilizzo in relazione, all’ambiente ove vanno applicati».
Giuseppe Romeo, product manager ceiling tiles and plasterboard accessories Gyproc
«Lafarge Gessi produce la gamma di controsoffitti in cartongesso Pregyboard, per ogni tipo di ambiente, grazie all’elevato livello di finitura, alla facilità di installazione e manutenzione e alle caratteristiche di resistenza meccanica e all’imbarcamento. Per performance di correzione acustica o decori particolari, sono disponibili i pannelli in gesso alleggerito della gamma Quadropan».
Matteo Da Forno, responsabile Lafarge Controsoffitti Ispezionabili
«Le prestazioni più richieste riguardano la prevenzione e la bonifica acustica. A questo riguardo Knauf propone diverse soluzioni per il fonoisolamento e il fonoassorbimento; per l’isolamento acustico il prodotto più utilizzato è il sistema Silentboard composto da lastre continue applicate su supporto mentre per l’assorbimento consigliamo le lastre forate per soffitti modulari».
Roberto Nava, direttore commerciale Knauf Italia