Un decreto per l’accesso al credito

Il decreto legge fornisce una serie di misure per risolvere il problema della scarsa accessibilità al credito da parte delle aziende
Il decreto legge fornisce una serie di misure per risolvere il problema della scarsa accessibilità al credito da parte delle aziende

Per risolvere il problema della scarsa accessibilità al credito da parte delle aziende, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria e che contiene misure che affrontano molte delle cause che determinano la stretta creditizia. Tutte le misure muovono da un principio comune: un’azienda con problemi rischia di trascinare con sé altre imprese (fornitori di beni e servizi e intermediari finanziari) continuando a contrarre obbligazioni che non potrà soddisfare. Affrontare tempestivamente i casi di crisi aziendale consente di limitare le perdite del tessuto economico, sia nella dimensione strettamente imprenditoriale sia sul piano finanziario, o di risanare l’azienda, con benefici sul piano occupazione e più in generale tutelando il tessuto economico contiguo. Il decreto prevede varie misure che hanno come obbiettivi: aumentare le possibilità di riuscita di piani di risanamento dell’impresa in crisi; evitare la svalutazione abusiva del patrimonio; favorire l’immissione di nuovi capitali nell’impresa in crisi e la corretta valorizzazione del patrimonio del debitore; evitare che alcuni crediti finanziari possano bloccare l’esito della procedura e quindi favorire un risanamento precoce; ridurre i tempi delle procedure di fallimento; le operazioni di vendita vendono rese più rapide e tali da migliorare il valore realizzato, grazie alla gestione prioritaria per via extra giudiziale, alle modalità di determinazione del prezzo di vendita, ai criteri di aggiudicazione e ai costi per la pubblicità; incentivare le imprese del credito a dismettere crediti incagliati così da alimentare il margine patrimoniale per la concessione di nuovo credito.