Tre mesi in più per le “Nuove misure per il credito alle pmi”

L’Associazione bancaria italiana ha deciso di prorogare di tre mesi, quindi fino al 31 marzo 2013, la moratoria sui debiti bancari delle piccole e medie imprese.

La moratoria dei debiti riguarda le piccole e medie imprese, come definite dalla normativa comunitaria, appartenenti a qualsiasi settore, ditte individuali e i professionisti, se il prestito è richiesto ai fini dell’attività lavorativa. E la nuova scadenza consente alle pmi di avere ancora un margine temporale per “presentare domanda per sospendere le rate di mutui, finanziamenti e leasing per un intero anno, allungare prestiti immobiliari, anticipazioni bancarie e scadenze del credito agrario di conduzione, ottenere finanziamenti finalizzati all’aumento di mezzi propri”.

La condizione necessaria per l’accesso all’iniziativa rimane quella che prevede che l’impresa sia fondamentalmente sana, quindi con “adeguate prospettive economiche e di continuità aziendale, nonostante le difficoltà finanziarie temporanee dovute all’attuale congiuntura negativa” e di non aver accumulato rate scadute, non pagate o pagate solo parzialmente da oltre 90 giorni.

Per Vincenzo Boccia, presidente Piccola industria di Confindustria, il numero delle richieste pervenute «nei primi mesi di operatività dimostrano che è ancora molto sentita per le pmi la necessità di alleviare le tensioni finanziarie per poter affrontare con più vigore la sfida della ripresa e dello sviluppo. Sappiamo che i prossimi mesi saranno delicati e in questa incertezza sarà fondamentale per le imprese poter contare ancora sulla moratoria e sulle altre misure previste dall’accordo come l’allungamento dei mutui e dei crediti a breve termine. Abbiamo grandi aspettative inoltre sui due protocolli sottoscritti con l’Abi attraverso i quali le banche metteranno a disposizione delle pmi 20 miliardi per lo smobilizzo dei crediti verso la PA e per il finanziamento degli investimenti. […] Grazie al rinnovo dell’accordo le imprese potranno avvalersi per tutto il 2013 di strumenti in grado di ripristinare il loro equilibrio finanziario e realizzare quegli investimenti necessari per recuperare competitività. A questo fine è altrettanto importante l’impegno condiviso con l’Abi di riavviare il nostro tavolo di confronto per mettere a punto nuovi interventi per favorire l’accesso al credito delle pmi e per migliorare le relazioni tra banche e imprese assicurando la massima trasparenza».