Tagliamo le tasse non la crescita

La presentazione di una ricerca sulla pressione fiscale e del suo impatto sulle dinamiche di crescita del nostro Paese, anche attraverso l’analisi e il confronto internazionale, ha aperto il convegno organizzato da Confcommercio “Tagliamo le tasse, non tassiamo la crescita. Indice di civiltĂ  per un Paese moderno”. All’iniziativa, sono intervenuti, fra gli altri, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, il vice ministro dell’economia e delle finanze, Enrico Morando e il direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi. Secondo i calcoli dell’Ufficio studi Confcommercio, il peso del fisco è al 53,2 per cento del Pil, al netto dell’economia sommersa che è intorno al 17,3 per cento del prodotto interno lordo. La pressione fiscale apparente è pari al 44,1 per cento  del Pil.
Carlo sangalli, presidente Confcommercio«Bisogna realizzare subito quella poderosa operazione che da tempo indichiamo: meno tasse e meno spesa pubblica, piĂą riforme e piĂą lavoro. Occorre tagliare le tasse per favorire la crescita: è il passaggio ineludibile, la premessa a qualsiasi azione che possa ricostituire il potere di acquisto delle famiglie e che possa essere una concreta spinta alla domanda interna. Abbandoniamo l’idea di nuove tasse e di ulteriori eventuali prelievi: le tasse sono oggi la mortificazione della crescita. Le performance del 2014 sono compromesse: non distruggiamo le basi per la ripresa nel 2015. Bisogna invece riqualificare e ridurre la spesa pubblica, recuperare gettito e restituirlo ai contribuenti in regola con la lotta all’evasione e all’elusione».
Carlo Sangalli, presidente Confcommercio