Una casa di pescatori degli anni Venti, situata nel centro di San Benedetto del Tronto, si trasforma in un piccolo bed & breakfast di charme, dove il rivestimento ceramico di pregio diventa elemento caratterizzante ed evocativo di una tradizione locale.
Il fabbricato dei primi anni del Novecento sorge nella zona del cosiddetto centro storico, nella parte bassa di San Benedetto del Tronto, a forte vocazione turistica, e non è un caso: i committenti, già proprietari di un affermato ristorante sul mare, hanno deciso di aprire una seconda attività legata al turismo, un bed & breakfast.
L’edificio acquistato si sviluppa su più livelli: al piano terra la cucina, al primo, secondo e terzo piano le camere da letto, e nel sottotetto un locale magazzino.
Il moderno sviluppo del mercato e delle professioni, la necessità d’interconnessioni e la capacità di integrare i vari aspetti del processo insediativo sono alla base della concezione dello studio Scaramucci. «Il costante controllo degli aspetti architettonici, strutturali, impiantistici ed economici insieme all’attenzione rivolta a tutti i fattori del processo produttivo rende lo studio affidabile e attento a ogni aspetto della nuove e complesse realtà economiche, sociali, tecniche e giuridiche». Emanuele Scaramucci, Studio Scaramucci
La ristrutturazione si rende necessaria per il cambio di destinazione d’uso, e la difficoltà maggiore è quella di inserire tutti i servizi necessari all’attività alberghiera in relativamente pochi metri quadrati: quattro locali indipendenti di 20×25 metri che devono contenere una camera con bagno ciascuno, con tutti i comfort richiesti.
La scala originale in graniglia, unico collegamento tra i piani, si trova sul retro cieco della proprietà e viene mantenuta e messa in risalto grazie alla muratura in laterizio riportata alla luce sotto all’intonaco.
Anche gli infissi e le persiane in legno sono mantenute e rimessi a nuovo. Per la realizzazione dei bagni in ogni piano, il progettista ha optato per il cartongesso, un materiale leggero, “pulito” e pratico. Sui pavimenti, originariamente in graniglia, sono stati posati dei listoni in rovere naturale multistrato, tranne il piano terra che è rivestito con il gres.
Tagina Ceramiche d’arte, nata nel 1973, rappresenta una delle più grandi realtà regionali ed esporta oltre il 70% della propria produzione di pavimenti e rivestimenti in ceramica, facendosi testimone nel mondo della qualità del Made In Italy. È nel laboratorio interno che si studiano disegni e materiali ricercando soluzioni uniche: qui l’anima industriale convive con quella artigianale, legandosi a tecniche tradizionali. Roberto Barberini, responsabile commerciale dell’azienda è cosciente che non è facile fare marketing sul mercato italiano in questo momento storico: «Per il rivenditore l’ostacolo più grande è senz’altro il prezzo del prodotto. Diventa fondamentale dunque la strategia di comunicazione, soprattutto sui social network. Raggiungere i progettisti e promuoversi presso gli studi di architettura più che con il cliente finale. Non meno importante è la cura della presentazione dei prodotti: uno showroom innovativo senza dubbio aiuta nella vendita». Roberto Barberini, direttore commerciale di Tagina Ceramiche d’Arte
Nella scelta di tonalità naturali e monocromatiche degli arredi, realizzati su disegno dell’architetto in legno di rovere su misura da un artigiano locale, è proprio la pannellatura in piastrelle di gres presente in ogni camera, che conferisce carattere al bed & breakfast, e ne definisce l’unicità. La piastrella non come semplice rivestimento, ma come elemento d’arredo, trattata alla stregua di un’opera d’arte. Preso in prestito dalla tradizione mediterranea del rivestimento ceramico decorato a mano, e libera citazione di maioliche d’ispirazione gualdese, il gres Déco Perlage di Tagina sfrutta la ripetizione e la sequenza di decori policromi tradizionali combinandoli con accostamenti contemporanei.
Anche in facciata le piastrelle in gres rivestono l’edificio dando vita a uno zoccolo policromo.
Francesco Carboni, amministratore di Ediltesino non ha tentennamenti: i lavori di ripristino della palazzina non hanno presentato alcun tipo di difficoltà. «L’edificio in centro storico era in buone condizioni, a parte il tetto che è stato completamente rifatto con travi in legno lamellare». Anche in facciata l’intonaco è stato ripristinato dove necessario con un intonachino. Qui, come nelle stanze del Bed & breakfast, è stata l’impresa a posare le piastrelle del basamento. «Abbiamo riportato alla muratura originale la zona del vano scala e mantenuto le finestre originali in legno. Le nuove partizioni verticali, quelle necessarie per dotare ogni camera di un bagno, sono state realizzate in cartongesso, un materiale senza dubbio più leggero e pratico in centro storico». Francesco Carboni, amministratore di Ediltesino
Francesca Comotti