Store Innovation Award 2018. L’introduzione di Francesca Malerba

Dopo aver presentato la piattaforma editoriale de Il Commercio edile (che comprende la rivista cartacea, la sfogliabile online, il sito, la newsletter, i social, i corsi e gli eventi) che, dedicata al terget delle distribuzione, fa parte dell’Area Edilizia e Architettura di Tecniche Nuove,  Francesca Malerba, ha fatto il punto sul contest partendo dalla sua organizzazione, spiegando come vota la giuria e presentando i numeri di questa terza edizione.

Tra le altre informazioni utili sia per i distributori sia per le aziende, l’apertura dei punti vendita a nuovi settori merceologici. Se è vero, infatti, che 50 punti vendita rispetto alle poco più di 9mila realtà distributive presenti nel Paese possono essere quantitativamente non rappresentative, è anche vero che restituiscono un quadro che dal punto di vista qualitativo ha una certa rilevanza.

I dati derivano dalla richiesta, in fase di candidatura alla terza edizione di Store Innovation Award, di indicare i settori merceologici trattati negli store e di inserirli, se non contemplati nell’elenco riportato nel form. Ecco cosa emerge dall’analisi delle risposte dei 50 rivenditori ammessi (su 65 autocandidati di cui 15 non in possesso dei requisiti di partecipazione).
Al di là dei settori tradizionalmente presenti nelle rivendite – come Pavimenti e rivestimenti ceramici (84%), Collanti e ancoranti (78%), Prodotti per l’impermeabilizzazione, per l’isolamento, per il restauro e il risanamento, distribuiti, rispettivamente dal 78, dal 74 e dal 68 per cento, blocchi in laterizio e in cls (70%) calci, malte, cementi e premiscelati (72%) – il settore degli intonaci, pitture e vernici (74%)  e quello delle porte e finestre (60%) hanno registrato un incremento, concomitante con la contrazione dei punti vendita specializzati in questi due settori. I prodotti per l’ambiente bagno sono trattati dal 64 per cento degli store, ma ciò che è da sottolineare è che, nell’ottica dell’offerta compresa del sistema casa, i punti vendita iniziano ad inserire nella propria gamma gli elementi di arredo (42%) e i materiali e sistemi per la realizzazione degli impianti termici (32%), di climatizzazione (26%), idrici (26%) ed elettrici (20%).
Qualche punto vendita poi (purtroppo ancora pochi) ha allargato la gamma offerta alle energie rinnovabili e alla domotica.