Sto Italia. Le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime in edilizia

(foto Sto Italia)

Nel settore edile si assiste ad un deciso incremento dei prezzi delle materie prime. «Anno nuovo, problemi vecchi» così chiosa infatti Sauro Tanzini, CEO di Sto in Italia. L’aumento vertiginoso dei costi di energia e l’incertezza relativa al conflitto tra Russia e Ucraina, aggiungono poi ulteriori elementi di criticità. Sto Italia, alla luce dell’attualità della tematica, ha deciso di analizzare la questione, attraverso il punto di vista del suo Amministratore Delegato, alla guida dell’Azienda dal 2005.

(foto Sto Italia)

Le materie prime più difficili da reperire

Tra i materiali più difficili da reperire, anche a causa delle complicanze dovute all’emergenza sanitaria ora in via di risoluzione, vi sono proprio quelli necessari alla realizzazione del cappotto termico. Il Gruppo, per affrontare questa mancanza, ha costituito una “task force” trasversale a livello europeo, nella quale sono confluiti tutti i responsabili della Supply Chain di ogni sussidiaria locale.

Ecobonus, tra limiti e virtù

L’operazione superbonus è stata una buona spinta per il settore dell’edilizia in Italia, compensando talvolta le perdite di marginalità.

«Da questo punto di vista, possiamo semplicemente esprimere un parere favorevole, per come il Governo ha condotto questa fase. Meno positiva è invece la nostra posizione sulle continue proposte di modifica delle regole, anche se fondate su principi condivisibili: mi riferisco per esempio al recente decreto legge anti-frodi introdotto. Condivido in pieno il principio di legalità, ma ritengo profondamente controproducente la misura proposta che, tra l’altro, parrebbe nuovamente sotto valutazione. Suggerisco invece una severità esemplare, nel caso di frodi riscontrate: non è accettabile che una pratica virtuosa – quale quella adottata dal Governo – debba essere messa in discussione per la spregiudicatezza di qualche soggetto criminale! Questo darebbe più garanzia di stabilità, per tutti gli attori che conducono le proprie attività nel rispetto del proprio dovere di responsabilità sociale» spiega l’AD della filiale italiana.

Ma cosa aspettarsi dal 2022? Per l’Italia, l’industria delle costruzioni rappresenta da sempre una componente rilevante ai fini della produzione interna lorda.

«La carenza di materie prime nel resto dell’Europa, non si discosta molto da ciò che sta affrontando l’Italia. Questo è sostanzialmente il motivo per cui l’anno 2022 deve essere affrontato sì con fiducia, ma allo stesso tempo con molta prudenza. Sto Italia, per affrontare la situazione, promuove con convinzione l’integrazione tra i diversi attori che operano in un cantiere, ovvero una filiera integrata che veda nella collaborazione e non nella competitività, la ragione del proprio risultato, anche economico. Somma di competenze e fiducia reciproca, saranno determinati per qualsiasi sfida futura» conclude Sauro Tanzini, Amministratore Delegato di Sto Italia.

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