Stefano Boeri Interiors. La panchina per “chi ha una casa e per chi non ce l’ha”

(foto Guoyin Jiang per Stefano Boeri Interiors)

Lunga due metri, la “Panchina per per chi ha una casa e per chi non ce l’ha”si caratterizza per i due poggiabraccio dalle molteplici funzioni poggia/testa e per uno leggero pannello mobile montato sullo schienale che, all’occorrenza, diventa un utile riparo dal sole o dagli agenti atmosferici.

La creazione di Stefano Boeri Interiors  fa parte del progetto Gentle-Touch of Re-Waste di Rossana Orlandi e si propone come simbolo di inclusione e accoglienza.

Un progetto dal valore simbolico

(foto Guoyin Jiang per Stefano Boeri Interiors)

Il progetto di Boeri ha un profondo valore simbolico: la panchina vuole essere una casa per chi non ha una casa, per chi senza fissa dimora e possa trovare in questo oggetto la sua sistemazione momentanea nel mondo.

(foto Guoyin Jiang per Stefano Boeri Interiors)

Come sottolinea l’architetto Boeri: «La panchina è pensata per accogliere la sosta e il riposo dei camminatori urbani, ma anche – grazie alle due sponde laterali che diventano poggia/testa e al pannello mobile che può fungere da riparo dalla pioggia (e dal sole) – come luogo protetto notturno per chi non ha una casa».

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