What's new | Pavimenti e rivestimenti

Soluzioni per la posa e per la protezione delle superfici

Se in passato per la posa di pavimentazioni e rivestimenti si utilizzava solo malta a composizione cementizia, oggi gli adesivi cosiddetti “premiscelati” offrono elevate prestazioni e maggiore velocità di esecuzione e per la loro protezione sono stati formulati dei prodotti specifici
(foto Sika)

Per la posa a regola d’arte di un pavimento e di un rivestimento ormai è proprio il materiale di finitura che influenza le caratteristiche del “collante”, oltre alla destinazione d’uso del locale (abitazioni, locali industriali o ambienti ad alto traffico, spazi esterni) e alla modalità di posa (pavimenti sopraelevati, piscine o rivestimenti verticali per facciate, solo per fare alcuni esempi).

Per “collante” si intende quello strato di legante in grado di assicurare solidità e stabilità tra un sottofondo (esistente o nuovo) e il nuovo materiale di finitura da posare (piastrelle in ceramica, gres porcellanato, clinker, cotto, legno, pietre naturali, mosaici eccetera). La scelta dell’adesivo non dipende perciò solo dalla solidità desiderata, ma anche dal numero, dal tipo, dalla forma e dalla dimensione del rivestimento scelto e dallo spessore di eventuali fughe o giunzioni fra i vari elementi.

Una buona colla, per essere tale, deve soddisfare alcune caratteristiche fondamentali: adesione, lavorabilità e “tempo aperto”, cioè: resistenza, una buona capacità di essere stesa o lavorata facilmente e il tempo che deve passare fra la sua stesura e la posa del rivestimento perché questo aderisca perfettamente.

In passato si usava una malta a composizione cementizia (applicata con uno spessore considerevole, da 1 fino a 2 cm), ma ora sono in commercio adesivi “premiscelati” che permettono spessori più sottili, una maggiore velocità di esecuzione, la possibilità di posa anche su superfici particolari o non perfettamente omogenee (quelle esistenti per esempio), resistenza alle dilatazioni termiche e traspirabilità (in caso di ambienti umidi e/o parzialmente interrati).

La posa del collante non è difficile, ma richiede alcuni accorgimenti: la superficie dove andrà steso deve essere piana e pulita e il lavoro dovrà essere effettuato per fasi, in successione, a causa del rapido indurimento del prodotto.

Classificazione dei collanti 

La classificazione europea dei collanti permette la loro definizione in funzione delle proprie caratteristiche e del campo di impiego.

La norma Uni En 12004:2003 stabilisce una classificazione degli adesivi per la ceramica e i materiali lapidei attraverso una serie di parametri, di cui i principali sono la definizione dei requisiti minimi del prodotto e le prestazioni fornite, e riporta sinteticamente, per ciascun collante, la classe di prestazione, le caratteristiche opzionali e la composizione chimica. La norma En 12004 è una norma armonizzata, cioè una norma che pone le basi per la marcatura CE dei prodotti. La sua osservanza è obbligatoria per tutti i produttori di adesivi.

La norma suddivide gli adesivi in tre tipologie:

– adesivi cementizi (C), una miscela di leganti idraulici e aggregati organici;

– adesivi in dispersione (D), una miscela di agenti organici sotto forma di dispersione polimerica acquosa;

– adesivi reattivi (R), una miscela di resine e additivi organici.

Ogni tipo di adesivo viene poi suddiviso in classi in funzione delle caratteristiche possedute dal materiale. Sono individuate due classi fondamentali, adesivo normale (C1) e adesivo migliorato (C2) e cinque classi opzionali, presa rapida (F), scivolamento limitato (T), tempo aperto prolungato (E), deformabile (S), altamente deformabile (S1).

Le fughe: tipologie e dimensioni 

Le fughe sono dettagli da non sottovalutare, si tratta di spazi tra le piastrelle o tra le tessere di un mosaico e vanno stuccate con materiali specifici. Possono avere dimensioni differenti secondo il tipo di mattonella scelta e in base all’effetto estetico che si vuole raggiungere.

Le piastrelle possono essere posate a giunto minimo (con una larghezza di almeno 2 mm) o a giunto aperto. Il primo caso si ha quando le mattonelle hanno bordi rettificati, ovvero squadrate attraverso un procedimento meccanico. Il pavimento pertanto risulta continuo e uniforme, senza il rischio di sollevamento e distacco delle piastrelle a causa di piccoli movimenti strutturali. La posa a giunto aperto, ovvero con fughe superiori a 2 mm, si utilizza in caso di piastrelle non rettificate, dal bordo naturale, fino a bordi irregolari per piastrelle dall’estetica country. Queste ultime possono essere usate sia all’interno che all’esterno, in cortili e terrazze.

Le malte per riempire le fughe fra le piastrelle possono essere di tipo cementizio, epossidiche oppure monocomponenti pronte all’uso.

Le composizioni epossidiche vengono adottate principalmente dove occorre incrementare l’igienicità e la resistenza ad agenti aggressivi chimici, ma da qualche anno vengono anche utilizzate nell’ambito residenziale proprio per le loro caratteristiche tecniche ed estetiche e per la loro facilità di pulizia. Le fughe cementizie assorbono di più, sono difficili da pulire, sono però più economiche. Però tendono ad accumulare più sporco e quindi formazione di batteri, muffe e funghi; inoltre, tendono a scolorire prima e quindi a subire variazioni cromatiche ed efflorescenze. La stuccatura epossidica invece è batteriostatica, non assorbe liquidi e sporco, è lavabile con facilità, ostacola la proliferazione di muffe e funghi e assicura l’igiene della fuga.

Cura e manutenzione 

Per conservare nel tempo l’estetica e la funzionalità delle pavimentazioni è buona prassi provvedere a una costante manutenzione impiegando i prodotti adeguati a ogni tipologia. Dai primer che garantiscono e mantengono le esigenze di impermeabilizzazione a prodotti antimacchia fino a protettivi che ne ravvivano la texture, sono spesso formulazioni pronte all’uso che si posano sulla superficie pulita e asciutta (o leggermente umida).

Bonus e incentivi 

Molteplici sono gli incentivi previsti dalla normativa italiana per gli interventi sulle pavimentazioni interne nell’ambito di ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche di edifici esistenti. Le aliquote di detrazione variano, secondo i casi, dal 50 fino al 110%. In caso di ristrutturazione, sia di parti condominiali sia di singole unità immobiliari, è applicabile la detrazione del 50%, ma se i lavori rientrano in un più generale intervento di riqualificazione energetica che garantisce il miglioramento di due classi di certificazione, il cosiddetto Superbonus, la detrazione aumenta al 110%.

Federica Gasparetto

Glossario

Collanti premiscelati
Prodotti disponibili sul mercato e pronti all’uso per la messa in opera di piastrelle in ceramica, pietre naturali, mattoni e tutti quei materiali che richiedono una massima resistenza al calore, alla compressione, alla flessione e all’umidità.

Adesione
La resistenza massima per superficie unitaria misurabile mediante prove a trazione o di taglio.

Tempo aperto
Il tempo massimo, dopo l’applicazione del collante, entro il quale il rivestimento può essere posato – ovvero quando il collante è ancora fresco, prima che su di esso si sia formata una pellicola superficiale. Il tempo aperto varia a seconda dei prodotti e delle condizioni ambientali, mediamente è intorno ai 20/30 minuti.

Scivolamento
Lo spostamento verso il basso del rivestimento applicato a uno strato adesivo, tale caratteristica è rappresentata con la lettera T e indica un adesivo adatto alla posa anche su pareti verticali.

Adesivi cementizi 
Miscele in polvere (di leganti idraulici, aggregati e additivi organici) ai quali è necessario aggiungere d’acqua in determinate proporzioni per realizzare la malta per l’incollaggio di pavimenti e rivestimenti.

Adesivi in dispersione
Miscele di leganti e additivi organici in forma liquida pronti all’uso.

Adesivi reattivi 
Miscele di resine sintetiche che induriscono tramite reazione chimica e possono essere formati da uno o più componenti.

Primer 
Prodotto liquido che viene applicato a pennello sulle superfici da rivestire per conferirle migliori doti di ancoraggio.

Cosa scegliere

Baumit. Per tutte le esigenze di posa delle piastrelle

Litokol. Da prodotto a sistema

Locatelli. Una linea di adesivi professionali

Mapei. Per la completa protezione dei pavimenti

New Madras. Un isolante provvisorio per la stuccatura del gres porcellanato

Sika. Il nuovo adesivo cementizio alleggerito e fibrato

Adesital, Mapei Group. La fuga si fonde nella superficie ceramica

Cugini. L’adesivo sostenibile

Fila. Un sistema di protezione per le terrazze

Kerakoll. Colori a contrasto

Progress Profiles. Il sistema di livellamento per pavimentazioni ceramiche

Saint-Gobain Italia. Tonalità uniformi e stabili

Technokolla, Sika Group. Finiture luminose