Sistri: da ottobre si inizia con i rifiuti pericolosi

Dal prossimo 1 ottobre sarà attivato il sistema per la tracciabilità dei rifiuti (Sistri), introdotto dal Ministero dell’Ambiente italiano e già oggetto di numerose proroghe. Il decreto del Ministro dell’Ambiente, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 marzo 2013, è frutto della rielaborazione dei rapporti dell’Agenzia per l’Italia digitale e tiene conto del parere dell’Avvocatura generale dello Stato. L’entrata in vigore del Sistri avverrà in modo graduale e progressivo. Sono infatti previste due fasi, la prima delle quali si svolgerà dal 30 aprile al 30 settembre prossimi.In questo periodo le aziende con più di 10 dipendenti che producono rifiuti speciali pericolosi, nonché gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti speciali pericolosi, dovranno verificare informazioni e dati già presenti nel sistema. Sarà perciò possibile aggiornare i software a disposizione e introdurre le modifiche e le necessarie semplificazioni, finalizzate al migliore funzionamento del sistema e a consentire la riduzione degli oneri amministrativi e organizzativi a carico dei medesimi soggetti. Parallelamente, il Ministero introdurrà le semplificazioni segnalate dalle associazioni di categoria, procedendo anche a tutte le eventuali modifiche che si rendessero necessarie a seguito delle verifiche di funzionamento del sistema.

I soggetti obbligati ad aderire sono circa 400.000 e comprendono, fra gli altri: i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali e artigianali, da trattamenti effettuati sulle acque e di rifiuti costituiti da fanghi da abbattimento delle emissioni in atmosfera; tutti i trasportatori di rifiuti speciali prodotti da terzi e di propri rifiuti speciali pericolosi; i gestori di impianti di recupero e smaltimento, gli intermediari e i commercianti di rifiuti senza detenzione degli stessi