Secondo Bankitalia e Confindustria torna il segno +

o.264072È tempo di moderato ottimismo. Il 2015 è appena iniziato e già si intravedono cauti segnali che parlano di ripresa. Fabio Panetta, vice direttore generale della Banca d’Italia, partecipando a un convegno a Roma, ha spiegato come gli interventi decisi la scorsa settimana dal consiglio direttivo della Bce contribuiranno in misura significativa a innalzare la crescita nel prossimo biennio. Addirittura, modificheranno in positivo le proiezioni che Bankitalia aveva appena pubblicato nel Bollettino economico, prima della decisione della Bce, che già prefiguravano un’espansione del Pil dello 0,4 per cento nel 2015 e dell’1,2 nel 2016.

Fabio Panetta, vice direttore generale della Banca d’Italia«La ripresa degli investimenti è cruciale per il rilancio dell’economia. Secondo le nostre stime quest’anno e il prossimo il ritorno alla crescita si svilupperebbe in parallelo con il rafforzamento dell’accumulazione di capitale: la contrazione degli investimenti si assottiglierebbe fino ad annullarsi nel corso del 2015, lasciando il posto a una crescita nel 2016».
Fabio Panetta, vice direttore generale della Banca d’Italia

Anche secondo i dati appena diffusi dal Centro studi Confindustria, dopo sette anni di lunghissima crisi tornano positive le variazioni per il Pil e l’occupazione. La combinazione favorevole del crollo del prezzo del petrolio, della svalutazione del cambio dell’euro, dell’accelerazione del commercio internazionale unita alle recenti misure della Bce, con la diminuzione dei tassi di interesse a lungo termine, spinge al rialzo il Pil 2015. Sommando gli effetti di questi quattro fattori, infatti, si arriva a una spinta teorica sul Pil pari al 2,1 quest’anno (era +0,8 a dicembre) e al 2,5 nel 2016 (+0,9 a dicembre).