Nella seconda parte del 2023 le compravendite dei negozi hanno avuto un aumento del 5,5%, sostanzialmente stabili gli uffici mentre sui capannoni si registra un lieve calo (-3,6%). Un mercato tutto sommato positivo che offre delle opportunità di acquisto con interessanti margini di trattativa che aumenta soprattutto sulle tipologie usate che necessitano di importanti interventi di riqualificazione o in posizioni secondarie.
Per gli uffici il ribasso è del 10,5%, sui negozi sale al 14%
Secondo Tecnocasa, decisamente vivace il comparto dei capannoni grazie all’esplosione della logistica e alla ricerca di spazi da parte di aziende di produzione che, in molti casi, stanno acquistando. A questa domanda elevata non corrisponde tuttavia altrettanta offerta, soprattutto di nuova costruzione. Nella maggioranza dei casi ci si rivolge agli immobili usati e in posizioni non prime. Per questo motivo il gap tra prezzo richiesto e prezzo finale a cui avviene la compravendita è pari a -11,3%.
Uno sconto del 14%, in fase di trattativa, si registra sui negozi dove, a muoversi per l’acquisto, sono prevalentemente investitori alla ricerca di un asset che possa garantire rendimenti annui lordi intorno al 10%.
Sui laboratori la scontistica si aggira intorno al 13,6%: sono acquistati da imprenditori per svolgere attività artigianali.