Scale e trabattelli. Semplici, manegevoli e versatili

(Foto Frigerio Carpenterie)
(Foto Frigerio Carpenterie)

Le scale e i trabattelli sono utilizzati per eseguire lavori di varia entità alla quota desiderata e su qualunque punto dell’edificio, lungo la facciata, in copertura e sulle pareti interne.
Sul cantiere le scale e i trabattelli sono attrezzature di uso comune utilizzate per lavori minori e in assenza di ponteggio, quando l’operatore non deve raggiungere quote elevate e dove l’economia dell’opera non giustifica la messa in esercizio di strutture provvisionali di grande mole. Le scale e i trabattelli, pur con una funzionalità e una capacità portante inferiori rispetto al ponteggio, permettono di lavorare all’altezza desiderata e di raggiungere con rapidità piani posti a diversi livelli. Il loro impiego si estende agli interventi lungo le facciate dell’edificio, sulle coperture e alle superfici interne quando la costruzione presenta ambienti di altezza rilevante. Le opere eseguite mediante queste attrezzature sono per lo più appartenenti al settore della manutenzione, del recupero e del restauro. Il mercato dispone di una gamma di scale e di trabattelli particolarmente ampia e consente all’impresa di munirsi di sistemi universali da utilizzare in tutte le situazioni e di attrezzature altamente specializzate per compiere specifici lavori. In ogni caso si tratta di attrezzature che possono essere utilizzate in assenza di rischi derivati dalla solidità della struttura solo se risultano conformi alle norme in vigore inerenti alla sicurezza e alla prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Le scale
La versione più semplice di scala è quella lineare ad appoggio, costruita con gradini a piolo o di tipo piano così come le varianti cosiddette all’italiana e realizzate a tronconi modulari a incastro tra loro. In ogni caso e per ogni variante i pioli impediscono al piede, munito di calzature di sicurezza, di scivolare all’indietro grazie alle superfici rese aggrappanti da particolari lavorazioni. La scala a forbice o a cerniera viene realizzata con salita semplice o doppia e fornita con o senza pedana di sommità. Le cerniere a snodo, sovente equipaggiate con frizione, sono costruite in materiali particolarmente robusti e possono essere dotate di bloccaggio rapido per dare alla scala la forma richiesta. Talune versioni a forbice sono dotate di cerniere sbloccabili e di elementi interni mobili che permettono di posizionare la scala a cavalletto o a ponte con una parte disposta in orizzontale, di trasformarla nel tipo ad appoggio allineando i due lati del sistema oppure di creare una struttura zoppa che si presta per intervenire su basi a gradini, con dislivelli o in pendenza.

(Foto Faraone)
(Foto Faraone)

Nella scala a sfilo, che fa parte delle tipologie ad appoggio, i diversi elementi sono connessi tra loro in modo da scorrere su guide uno rispetto all’altro e da bloccarsi per raggiungere l’altezza voluta. Questo sistema permette di utilizzare un unico componente con struttura multipla e allunghi integrati non separabili costituiti da due o da tre elementi, che può essere allungato fino all’altezza richiesta con dispositivo manuale, a fune o con argano a manovella secondo il peso dei tronchi di scala. Le scale a sfilo di grande altezza, per lavori fino a 30 m, vengono realizzate su carrello gommato a due o a quattro ruote e munito di stabilizzatori da calare in fase di impiego. Il carrello viene movimentato manualmente o è trasportabile su strada.
La scala combinata a sfilo e a forbice è una soluzione estremamente versatile, realizzata a due o a tre rampe scomponibili e configurabili in molti modi, che possono essere utilizzate sia individualmente come scale di appoggio che insieme come scala a sfilo oppure apribile a cavalletto quando non è possibile operare contro un supporto. Questa scala combinata è costruita con particolari organi di connessione e di articolazione tra le diverse parti, realizzati in modo da consentire l’apertura a forbice semplice o con sfilo di una seconda rampa oppure l’impiego come una normale scala a sfilo a doppio o a triplo allungo manuale.
Per assicurare una lunga durata, i materiali utilizzati nelle scale da cantiere sono protetti contro la corrosione o costruiti con elementi non alterabili, così come i diversi dispositivi accessori utilizzati nei sistemi di salita complessi. Le versioni più tradizionali sono in legno oppure in acciaio zincato, spesso sostituiti da leghe leggere in profilati sottili a sezione nervata oppure da polimeri rinforzati con fibra di vetro ottenuti in barre per coestrusione. L’uso di materiali leggeri, rende le scale facili da movimentare pur garantendo, grazie a un assetto strutturale appositamente progettato, una notevole resistenza al peso e alle diverse sollecitazioni
Il trabattello
Il trabattello è una torre mobile impiegata dove il lavoro richiede l’intervento su una superficie più ampia con possibilità, per l’operatore, di un raggio d’azione superiore rispetto a quello fornito da una scala, sono realizzate a telai modulari con profilati resistenti alla corrosione, agli urti e alle deformazioni, costruiti in acciaio zincato, in alluminio, in vetroresina o con struttura mista alluminio e vetroresina. Le versioni nelle varie altezze consentono di creare un piano di lavoro di sommità, accompagnato anche da molteplici piani di lavoro intermedi se la dimensione lo consente, per ottenere un appoggio solido e abbastanza ampio da facilitare l’opera e avere a portata di mano gli attrezzi o i contenitori dei materiali impiegati. Le versioni disponibili sul mercato sono molteplici e variano in base alla massima altezza di lavoro raggiungibile che, in molti modelli, si attesta su oltre 20 metri.

(Foto Scalificio Marchetti)
(Foto Sacalificio Marchetti)

La struttura per raggiungere la quota caratteristica dello specifico modello, è costruita a partire dalla base mobile su ruote che è composta da un telaio fisso, smontabile o ripiegabile provvisto di robusti traversi. Il sistema modulare, al pari della struttura di base, è costituito dalle due spalle laterali, telai impilabili a incastro mediante innesti di giunzione e muniti di montanti uniti da una serie di traversi con passo a scala connessi saldamente agli elementi verticali. Le spalle sono collegate tra loro in verticale mediante gli appositi giunti a maschio e femmina, mentre tutto il sistema, sui due lati più lunghi del trabattello, è irrigidito dalla presenza delle crociere poste in diagonale e dai correnti di parapetto sotto forma di traversi a davanzale.
Molte varianti dispongono anche di un elemento diagonale di rinforzo che parte da un montante e raggiunge il montante contrapposto situato sull’altra spalla. Alla sommità viene inserito in genere un mezzo modulo terminale munito sempre di davanzale. I collegamenti tra i diversi componenti sono realizzati in modo da ottenere la massima stabilità nella struttura e nella connessione, grazie a dispositivi di aggancio che non possono essere sfilati, se non con apposite manovre. L’altezza dei moduli è variabile in funzione delle misure di base e in genere per ogni versione di ponte sono disponibili diverse dimensioni, per raggiungere la quota di lavoro desiderata. Sul ponte possono essere inseriti piani di lavoro a tutte le altezze. Queste superfici indeformabili possiedono una notevole robustezza per resistere ai carichi in gioco e sono realizzate in legno, con struttura metallica o in materiali compositi, ma in ogni caso sono costruite con piano antiscivolo e dotate di tavole fermapiede perimetrali. Per agevolare la salita, ciascun piano è provvisto di botola accessibile mediante la scaletta interna per il collegamento tra i diversi livelli.
Le quattro ruote di appoggio del trabattello sono piroettanti e munite sia di freno da inserire al momento dell’impiego che di dispositivo a vite per l’autolivellamento, così da sistemare il ponte in verticale con una semplice operazione anche su superfici non planari. Nei modelli con ruote non frenanti, il bloccaggio della base durante l’impiego avviene mediante calzatoie a doppio cuneo inserite su ciascuna ruota. Tutti i sistemi, montano quattro stabilizzatori d’angolo che allargano la superficie d’appoggio e diventano obbligatori per rendere più stabile la torre, come l’ancoraggio a una struttura solida e fissa, circa ogni due piani di lavoro. Per tutti i modelli è vietato spostare o muovere il trabattello se sui piani di lavoro sono presenti sovraccarichi o persone.
Il trabattello, per la sua composizione a componenti prefabbricati leggeri, facilmente maneggiabili e collegabili senza sforzo mediante incastri stabili a innesti rapidi, rende molto veloci tutte le operazioni di montaggio e smontaggio dell’attrezzatura provvisionale. Grazie alla scomponibilità in parti di piccole dimensioni e alla riduzione della base di appoggio mediante sistemi articolati, il trabattello può essere utilizzato anche negli interni quando l’apertura per l’accesso ai locali è di misura poco praticabile. Tutte le versioni sono facilmente trasportabili sul cantiere mediante un normale automezzo di servizio munito di pianale, mentre le diverse parti possiedono pesi limitati e possono essere movimentate da una sola persona. Il montaggio del trabattello è intuitivo e non richiede l’intervento di personale specializzato, ma solo l’attenta lettura dei libretti di istruzioni sempre allegati al sistema.

di Massimo Guglielmi

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