Il consiglio direttivo di Federcostruzioni, che si è tenuto a Roma, ha approvato la richiesta al Governo di rendere immediatamente operativo il decreto relativo al pagamento dei debiti commerciali,che per le imprese della filiera delle costruzioni ammontano a 20 miliardi.
«Non vorremmo che dietro alle continue richieste di chiarimenti a cui abbiamo assistito in questi giorni si celasse la volontà di sacrificare le esigenze delle imprese a un rigore meramente formale – ha detto il presidente di Federcostruzioni, Paolo Buzzetti –. Non possiamo essere più realisti del re, ovvero perseguire a tutti i costi l’obiettivo del 3 per cento del rapporto deficit/Pil, senza preoccuparci del destino centinaia di migliaia di imprese, che hanno il diritto di essere pagate per i lavori svolti. È essenziale che le risorse disponibili – ha continuato Buzzetti – siano utilizzate esclusivamente per restituire liquidità alle imprese e non siano trasformate in un nuovo strumento a sostegno del sistema creditizio». È priorità assoluta sbloccare gli 11 miliardi che sono nelle casse dei Comuni e delle Province, secondo Federcostruzioni, per spese in conto capitale non utilizzabili a causa del Patto di stabilità: risorse che immesse nel mercato si possono trasformare immediatamente in nuove attività economiche e in nuovi posti di lavoro.