Saie 2020. Per il “bene” del costruito, del territorio e della società

(foto Silvia Creta)

«Il costruito non è più l’elemento singolo e disconnesso dallo spazio e dal contenuto così come l’edificio non è più un oggetto unico legato soltanto al tema architettonico. L’architettura, infatti, non risolve tutto il problema del costruito, ma insieme agli aspetti strutturali e all’impiantistica, costituisce gli elementi integrali e integranti del tessuto in cui si vive, si lavora, ci si incontra e dove si crea l’integrazione umana. Progettare e Costruire bene necessitano per forza di un luogo di incontro in cui il confronto conduca alla messa a punto di nuove soluzioni. Questa è l’idea che noi abbiamo colto come sfida da Fiera di Bologna, che ringrazio per aver creduto nel nostro gruppo ed averci affidato un marchio storico come quello di Saie, che cambia nel tempo, cambia nella comunicazione e cambia anche nel modo di creare il momento fieristico. Quindi, Saie diventa la piattaforma nodale dove incontrarsi, dove creare idee, dove trovare soluzione e – parafrasando la frase di Papa Francesco , “Fare male può dare piacere, ma resta il male; fare bene costa sempre fatica, ma poi resta il bene” – fare, mi auguro, del bene, non soltanto al territorio ma anche al costruito e a tutta la società». Questo uno dei passaggi più significativi del contributo di Ivo A. Nardella, Presidente del Gruppo Tecniche Nuove e Senaf alla conferenza stampa di presentazione di Saie 2020la fiera delle costruzioni che si terrà dal 21 al 24 ottobre 2020 a BolognaFiere, tenutasi il 18 febbraio nella sede di Assimpredil Ance il cui Vice Presidente, Edoardo De Albertis ha dichiarato: «Il comune di Milano, ma anche il resto del territorio, mostra una fase di forte dinamismo del mercato delle costruzioni. Ma è necessario lavorare per accompagnare le imprese verso nuovi e più competitivi modelli di produzione e di business e per questo sono fondamentali fiere di qualità come il Saie».

La riqualificazione traina ancora il comparto, ma il nuovo cresce di più

È stato Luigi Perissich, direttore generale di Federcostruzioni a fornire i dati più rappresentativi del settore: «La filiera delle costruzioni cresce, ma con percentuali ancora limitate e dinamiche diverse, per comparto dell’edilizia e per settore industriale. Conta l’export, l’innovazione e il reale funzionamento degli incentivi.

(foto di Silvia Creta)

Dopo aver archiviato il 2018 con un incremento del valore economico del +1,7%, le stime per il 2019 indicano una ulteriore crescita del +2,3% e per il 2020 del +1,7%. Un settore, quello delle costruzioni, di vitale importanza per l’economia del Paese, che vede quasi 736.700 imprese attive (Fonte dati: Movimprese (InfoCamere – Unioncamere) e che occupa 1.490.000 persone (dato primi 9 mesi 2018).
A trainare il comparto è sempre la riqualificazione degli immobili residenziali e del terziario. Dopo il minimo storico del 2013 le compravendite di case hanno registrato una costante crescita, arrivando nel 2019 a una stima di 603mila transazioni (+4,1% sul 2018 e del +54% sul 2013)(Fonte dati: Ance). Se le ristrutturazioni si stima abbiano generato un valore economico pari a 47 mld di euro, con una crescita nel 2019 del +0,7%, sono le nuove costruzioni a crescere di più, con 17,5 mld di euro e +5,4%, spinta dell’andamento positivo del mercato immobiliare.
Per il 2020 un ulteriore contributo può arrivare dagli incentivi e dalle detrazioni del bonus casa previsti dal Governo per la riqualificazione degli immobili (Bonus Facciate, Ecobonus, Sismabonus, eccetera).
Per quanto riguarda i singoli comparti delle costruzioni, emergono però alcune differenze: il settore macchine per l’edilizia, trainato da Industria 4.0, registra nel 2018 un incremento del valore economico del +3,5% rispetto all’anno precedente, con una stima del +20% nel 2019; il settore delle piastrelle dopo un -3,1% nel 2018 vede una previsione del -3,3% nel 2019; quello dei laterizi segna un -5,8% nel 2018 ma con un +4% nel 2019; per il commercio di materiali da costruzione si stima una crescita del +4% nel 2019, l’elettrotecnica e l’elettronica del +1%, la meccanica varia – impianti del +1% e l’ingegneria del +3%.

(foto di Silvia Creta)

«Negli anni i governi che si sono avvicendati hanno istituito una serie di strumenti per sostenere la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano – commenta Federica Brancaccio, Presidente di Federcostruzioni –. Mancano però la certezza sulla continuità dei provvedimenti e una disciplina omogenea che ne semplifichi e velocizzi l’attuazione. Per questo Federcostruzioni ha presentato una serie di proposte alle istituzioni per aiutare il settore, che riguardano, ad esempio, il comparto del residenziale pubblico».

I tre pilastri delle costruzioni: edilizia, progettazione, impianti

Sono questi alcuni risultati forniti da Federcostruzioni – sulla base dei rapporti economici della Federazioni iscritte –  in occasione, come dicevamo, della conferenza stampa della nuova edizione di Saie. Una manifestazione completamente rinnovata che riparte dai tre pilastri del mondo delle costruzioni – edilizia, progettazione, impianti – e che vuole rispondere alle esigenze dei professionisti del settore e sostenere il loro percorso di ripresa economica. Proprio per questo, Saie ha anticipato e va incontro alla progettualità del Governo sia per quanto riguarda l’ambiente, la sostenibilità e l’efficientamento energetico sia in merito all’estetica del territorio.

«L’innovazione tecnologica ha cambiato il volto delle costruzioni, proiettando la filiera in un futuro pieno di opportunità che solo gli imprenditori più preparati potranno intercettare – ha dichiarato Ivo A. Nardella, Presidente Gruppo Tecniche Nuove e Senaf– Negli ultimi anni la velocità con cui nascono e si sviluppano le nuove tecnologie ha avuto un’incredibile accelerazione, rendendo a volte complicato per gli addetti ai lavori conoscerle, interpretarle e utilizzarle. Con la nuova edizione bolognese, Saie si rinnova, e lo fa proprio con l’obiettivo di promuovere l’innovazione a tutti i livelli, dai prodotti, alle tecnologie e ai servizi, mettendo anche in mostra le eccellenze del settore. Una manifestazione che coinvolge il mondo delle costruzioni a 360° e che vuole dare un aiuto concreto alle aziende nel loro percorso di sviluppo e riportare in alto il saper fare e costruire italiano anche per la difesa del “bello” del nostro territorio e dell’efficienza».

(foto di Alessandro Bello)

Questi temi rappresentano il cuore della manifestazione, che si articolerà in quattro macro aree: Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi. Ognuna di queste risponderà in modo concreto alle esigenze degli operatori, fornendo un’accurata parte espositiva e attività formative caratterizzate da dimostrazioni, workshop e convegni. Le trasformazioni avvenute nel mondo delle costruzioni hanno spostato, inoltre, l’accento sull’integrazione edificio-impianto. Secondo le nuove norme sull’efficientamento energetico, infatti, ogni elemento costruito deve essere visto in maniera integrata per creare un processo fluido e senza interruzioni, con notevole impatto sull’ottimizzazione dei costi di realizzazione, gestione e manutenzione di tutti gli edifici. Si tratta di un concetto fondamentale per il futuro della filiera e che sarà, insieme all’innovazione tecnologica, grande protagonista della nuova edizione di Saie.

«Il ruolo trainante dell’edilizia per l’economia del Paese –ha dichiarato Antonio Bruzzone, Direttore generale BolognaFiere spa – richiede, da parte degli organizzatori fieristici e, più in generale del Sistema fieristico, grande attenzione. È fondamentale che ogni fiera dedicata a uno specifico ambito della filiera di questo strategico comparto, offra agli operatori e ai professionisti del settore, un’ampia panoramica di quanto in termini di innovazione interessa i materiali, le soluzioni e le tecnologie applicabili. Saie 2020 sarà l’occasione per guardare al futuro delle costruzioni promuovendo l’innovazione e una nuova cultura del costruito che metta in primo piano sia nei progetti di riqualificazione dell’esistente, sia per le nuove realizzazioni, la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica».