Rivestire secondo natura

(foto Faetano del Conca)
(foto Faetano del Conca)

Il materiale ceramico, prodotto naturale per eccellenza e sicuramente il più utilizzato per il rivestimento interno ed esterno sia residenziale che pubblico, non poteva non abbracciare in pieno la politica della sostenibilità divenendo, grazie alla continua ricerca in questo ambito, un vero campione della produzione green. Ecco allora gli spessori ultrasottili che facilitano i lavori di ristrutturazione, il riciclo dei materiali, le tecnologie e le modalità produttive che riducono i consumi energetici, il tutto nel rispetto delle più severe normative internazionali.

(foto Imola Ceramica)
(foto Imola Ceramica)

Per il settore dei rivestimenti l’ecocompatibilità è insomma diventata un must consolidato e irrinunciabile. Se dapprima si è manifestata essenzialmente nel riciclo degli scarti derivanti dai cicli produttivi, via via il rispetto per l’ambiente ha investito tutte le fasi realizzative di una collezione, dal progetto alla produzione. Dall’ideazione del modulo (spesso in grès porcellanato sottile e versatile) si passa così ai vari cicli produttivi che prevedono contenimento energetico, riutilizzo degli scarti di lavorazione, delle acque reflue e del calore, riduzione delle emissioni di gas serra.

(foto Novabell)
(foto Novabell)

Una filiera improntata ad una vera e propria green philosophy che vede i produttori di rivestimenti italiani in prima linea, nel panorama internazionale, su questo fronte. Presso le aziende più avanzate le tecnologie produttive consentono di ridurre le emissioni di gas nell’aria raggiungendo livelli anche 20 volte inferiori rispetto alle già severe norme italiane e in ottemperanza al Protocollo di Kyoto in merito alla riduzione delle emissioni di gas serra. Se sono sempre più numerose, inoltre, le aziende che adeguano la propria produzione ai criteri internazionali di sostenibilità sottoponendola a severi controlli, le più all’avanguardia hanno già ottenuto prestigiose certificazioni quali Iso 14001, Emas, Leed, Ecolabel, Environmentile, Eco-Energy e fanno parte di organismi internazionali come GBC (Green Building Council) anche nella versione italiana (Green Building Council Italia) o sono Partner Casa Clima.

(foto Ceramica Sant'Agostino)
(foto Ceramica Sant’Agostino)

Parlando più strettamente di prodotti, se è sempre più consistente l’utilizzo, nella produzione ceramica e di mosaico vetroso, di alte percentuali di materiale post-consumer, per quanto riguarda la ceramica spesso il 100% degli scarti crudi viene riutilizzato nell’impasto mentre tutti gli scarti cotti vengono impiegati nell’edilizia; un’altra tendenza sempre più diffusa è quella delle lastre ultrasottili di grès porcellanato che si posano senza demolire su pavimenti preesistenti e con basse spese di trasporto. E anche negli imballaggi, ovviamente, si utilizzano solo materiali riciclati o riciclabili. È interessante, infine, notare come tutto questo insieme di modalità operative sostenibili si rifletta sulle qualità estetiche delle collezioni, che privilegiano in generale i toni e le textures naturali, le superfici mat, i decorativismi basici, freschi e mai ridondanti.

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