Rete Irene. Castoldi: Questa campagna legislativa e mediatica non giova alla ripresa

Rete Irene – network nato nel 2013 con il preciso scopo di realizzare interventi innovativi e di qualità alla portata di tutti, rendendo gli edifici esistenti più efficienti e sostenibili – è impegnato in questi giorni a contrastare la gogna mediatica e legislativa che ritiene stia “affossando” la filiera della Riqualificazione Energetica. Per questo, oltre all’appello fatto al Parlamento dopo il DL Sostegni Ter, ha inviato una lettera a Milena Gabanelli.

Andiamo in ordine. Gli imprenditori che decisero di fondare Rete Irene oltre ad una visione lungimirante di fare impresa, hanno condiviso una responsabilità sociale di come fare impresa. “Una responsabilità – sostengono i vertici del network – che nella sua espansione va oltre il mero profitto ed assume un ruolo anche sociale. Rete Irene ha sempre investito risorse per perfezionare il suo lavoro verso standard qualitativi ed etici sempre più performanti e si è impegnata in campagne ed istanze che potessero divulgare e promuovere tali standard”.

In questo momento sono molte le istanze che vedono impegnati il presidente Manuel Castoldi, il vice presidente Mario Tramontin e il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Virginio Trivella. In primis quella contro il nuovo DL Sostegni Ter, entrato in vigore il 7 Febbraio 2022, per il quale Rete Irene, come molte associazioni di categoria, ha espresso il proprio dissenso, attraverso una lettera aperta al Presidente del Consiglio e ai suoi Ministri.

In poche parole, Rete Irene chiede che si interrompa al più presto questo meccanismo che, con le continue modifiche al Superbonus 110, genera incertezza e affossa l’intera filiera della Riqualificazione Energetica. Ma non solo, rischia di scoraggiare le famiglie desiderose di migliorare le proprie case, frenando così il ben più grande e ambizioso obiettivo della lotta al cambiamento climatico.

Non è così che si combattono le truffe! Così si affossano Imprese, Industrie, Professionisti ed Artigiani – si legge nella lettera -. Così si affossano le famiglie, bisognose e desiderose di migliorare la propria casa. Così si affossa quel lungo e lento processo di transizione energetica cui siamo chiamati a dare risposta. Così si rende un pessimo servizio al Paese intero”.

La soluzione per colpire coloro che operano in modo illegale secondo Manuel Castoldi e soci è rappresentata da azioni di controllo stringenti, verifiche puntuali e gravi sanzioni.

Ma non è finita qui, ieri, a seguito della pubblicazione sul Corriere della Sera dell’approfondimento sui cantieri Superbonus dal titolo “Superbonus 110%: irregolari 91 cantieri su 100” il presidente, Manuel Castoldi, ha inviato una comunicazione alla dott.ssa Milena Gabanelli.

«Siamo certi della volontà di fare un servizio pubblico ed informativa della rubrica Dataroom, ma riteniamo importante che in questo particolare momento si parli anche di tutti quei dati positivi ed importanti che il sistema incentivante sta portando a questo Paese. In queste ultime settimane stiamo assistendo, con una forza d’urto senza precedenti, ad una campagna legislativa e mediatica che evidentemente ha il solo scopo di affossare e denigrare un provvedimento che rappresenta l’unica vera chiave di svolta per la ripresa economica, sociale ed energetica dei nostri territori» Manuel Castoldi, presidente di Rete Irene.

Questo ennesimo provvedimento rischia di minare l’intero tessuto economico e sociale, scoraggiando la domanda di interventi e le imprese serie, mettendo a rischio gli investimenti fatti e quelli programmati, oltre a pregiudicare l’avvio, a scala adeguata, della transizione energetica nel settore immobiliare.