Rating pubblico, un’opportunità per le pmi

Prestiti banca impresaConfindustria e Cerved hanno firmato un Protocollo d’intesa per promuovere l’adozione del rating pubblico da parte delle imprese industriali italiane, al fine di favorire i percorsi di crescita dimensionale delle pmi attraverso l’accesso a strumenti di debito ed equity.
In dettaglio, l’accordo è volto a consentire alle imprese aderenti a Confindustria di utilizzare i servizi di rating pubblico di Cerved a condizioni di favore nonché a informare il sistema imprenditoriale – anche mediante appositi incontri e seminari – in merito ai benefici derivanti dall’adozione di un rating pubblico.
Le novità legislative introdotte di recente hanno rimosso gran parte degli ostacoli all’emissione di titoli di debito da parte delle società non quotate, dando vita al nuovo mercato dei mini bond. Un impianto normativo adeguato e il forte interesse degli investitori istituzionali rischiano però di non essere condizioni sufficienti, se non si supera la tradizionale opacità del sistema: i dati indicano che finora solo 29 pmi hanno emesso obbligazioni finanziarie, per un ammontare di 226 milioni di euro. Il rating – fino a qualche anno fa una prerogativa solo delle large corporate quotate in Borsa – rappresenta un importante strumento per migliorare l’accesso ai canali tradizionali e innovativi del credito. Permette infatti all’azienda di disporre di una valutazione pubblica, emessa da un soggetto riconosciuto dall’autorità europea competente in materia (Esma), che ne certifica il grado di solidità economico-finanziaria. La disponibilità del rating per le pmi e le società non quotate rappresenta uno strumento di comunicazione strategica per chi – grazie alla migliore reputazione creditizia che ne deriva – vuole dialogare in modo diverso con i propri finanziatori tradizionali, banche o altri partner commerciali.