Proteggiti!

Gli indumenti e i dispositivi di protezione sono utilizzati nel settore dell’edilizia per tutte le lavorazioni e per gli interventi normali e speciali che vengono effettuati sul cantiere per la costruzione e per il movimento terra.

 

(Foto Morganti)

I dispositivi di protezione individuali, in base alle leggi e alle norme in materia di sicurezza e di salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, sono definite come qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro.

LE TIPOLOGIE

I diversi dispositivi svolgono la funzione di salvaguardare la salute del lavoratore e devono essere compatibili sia con il tipo di attività svolta che con la situazione ambientale del cantiere, sempre nel rispetto delle specifiche esigenze dell’operatore. Il dispositivo, a qualunque tipologia appartenga, viene progettato e costruito per adattarsi ai diversi organi del corpo che possono essere coinvolti in un incidenti sul lavoro, deve sempre calzare alla perfezione, non deve impedire la lavorazione e soprattutto non deve spostarsi in tutte le condizioni normali e straordinarie di impiego. Le protezioni per il capo sono elmetti in robusto materiale plastico stampato (policarbonato, Abs, polietilene HD, eccetera) con regolazioni interne. L’elmetto è progettato in modo che l’energia sviluppata dall’oggetto contundente, al momento di un eventuale impatto, sia assorbita dalla distruzione parziale della calotta e della bardatura. Nelle versioni di migliore qualità, la bardatura è in genere dotata di sei punti di collegamento, viene costruita in plastica flessibile o con cinghie tessili e deve risultare comoda a chi indossa il casco. La calotta è dotata di visiera piatta anteriore e possiede una forma liscia con eventuali costolature che hanno lo scopo di aumentare la resistenza all’impatto e di ridurre la deformabilità del dispositivo. Il bordo laterale a risvolto aumenta la robustezza dell’insieme, mentre accorgimenti come i fori otturabili disposti sui fianchi del colmo aumentano il comfort durante l’estate.

(Foto Siggi)

La gamma degli indumenti da lavoro per la protezione è realizzata con tele robuste e si estende a molteplici varianti di giacche e tute in materiali tecnici che non trattengono l’umidità del corpo e lo proteggono dalle intemperie e dal freddo, grazie anche all’impiego di imbottiture e di chiusure a tenuta che agiscono persino in caso di vento misto a pioggia. Per tutte le categorie di lavoratori particolarmente a rischio, sono disponibili indumenti ad alta visibilità con strisce a effetto catarifrangente e abiti in grado di proteggere il corpo da proiezioni di agenti chimici. Molti indumenti protettivi sono di tipo a perdere e devono essere utilizzati una sola volta. Le calzature di sicurezza sono realizzate con molteplici materiali per le tomaie e per le suole e possono montare dispositivi per lo sganciamento rapido dell’allacciatura. La scarpa è sempre idrorepellente nella parte superiore e impermeabile in tutte le giunzioni. La suola è dotata di risalti autopulenti e antiscivolo, anche su superfici bagnate, e non risente del contatto con olio o con altre sostanze chimiche. Oltre alle scarpe alte che coprono il malleolo, sono disponibili calzature di sicurezza basse sempre costruite con puntale resistente agli urti e allo schiacciamento, con suola antiperforazione in lamina di acciaio e con sistemi per l’assorbimento dell’energia che diminuiscono l’affaticamento degli operatori e preservano il piede dai piccoli urti. La rassegna dei guanti di protezione è particolarmente ampia e accanto ai tradizionali guanti in pelle o misti tessuto/pelle, sono disponibili guanti in tessuto a maglia elastica senza cuciture e con rivestimento che lascia libero il dorso o esteso a tutta la superficie del guanto.

(Foto Somain Italia)

Questo rivestimento offre una notevole resistenza all’abrasione, una forte capacità aggrappante per le dita e una buona sensibilità. I rinforzi nei punti di maggior sfregamento, aumentano la durata e il mantenimento dell’efficienza nel tempo del guanto che è sempre munito di finale a maglia elastica per assicurare la chiusura completa intorno al polso. La protezione contro i rumori viene attuata con inserti auricolari monouso o riutilizzabili che in genere sono adatti solo per brevi periodi di permanenza in ambiente rumoroso. Più diffuse sul cantiere e per chi staziona usualmente in presenza di forti rumori, le cuffie auricolari sono realizzate in un’ampia scelta di prestazioni. Oltre alle versioni normali e da montare sull’elmetto, con agganci a scatto, che offrono una buona attenuazione e in alcuni casi permettono la trasmissione delle voci e dei suoni di bassa intensità, il mercato dispone di varianti elettroniche con batteria di lunga durata ricaricabile incorporata. Questi tipi possono anche essere applicati all’elmetto e permettono di udire i segnali di allarme e di comunicare agevolmente persino in presenza di forti rumori. Insieme agli occhiali, alle visiere e alle maschere complete per la saldatura, le varianti per proteggere la vista comprendono innumerevoli modelli con o senza protezioni laterali integrate oppure realizzati a maschera e a schermo facciale, anche da combinare all’elmetto e munito di sistema di sollevamento. Gli occhiali più impiegati sul cantiere sono costruiti con lenti neutre in policarbonato e resistono alla proiezioni di frammenti e agli urti fino a una determinata energia. In ogni caso l’occhio non rimane sigillato, ma viene ventilato attraverso particolari feritoie laterali. La protezione delle vie respiratorie è garantita da maschere e facciali filtranti oppure, quando il rischio è rilevante, da veri e propri autorespiratori. Le maschere filtranti più semplici sono quelle monouso per polveri che sono realizzate anche nella versione per saldatura contro fumi metallici. Altri tipi sono adatti per trattenere gas e vapori e possono essere costruiti a semimaschera o con facciale di protezione secondo il tipo di impiego. Il materiale flessibile della maschera aderisce bene alla faccia ed è sempre di tipo neutro per non creare allergie alla pelle. I filtri disponibili a carboni attivi o in fibre sintetiche permettono di trattenere, secondo i tipi, gas, vapori organici e polveri tossiche.

QUANDO IMPIEGARE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

I dispositivi di protezione indispensabili e più appropriati per la specifica lavorazione, sono impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione. Sul cantiere edile, proprio per le specificità del luogo delle operazioni, il lavoratore deve sempre munirsi di dispositivi di protezione individuale in una dotazione almeno minima, ma scelta e implementabile sulla base delle attività svolte che vanno analizzate e valutate in base al tipo di lavoro svolto e alle condizioni operative. Apposite tabelle normate poste sul cantiere specificano quali dispositivi sono indispensabili per eseguire le diverse lavorazioni.

(foto Tractel)

LE IMBRACATURE ANTICADUTA
I sistemi anticaduta sono dotati di imbracature che consentono di proteggere l’operatore quando il livello di rischio è il più elevato. Nell’imbracatura vengono utilizzate cinghie di poliestere termofissato e con cuciture adeguate a sopportare i carichi in gioco. Secondo la tipologia l’imbracatura viene realizzata con uno, due o tre punti di ancoraggio. Grazie all’elasticità delle cinghie, l’imbracatura accompagna in modo naturale i movimenti dell’operatore che la indossa e non costituisce un motivo di intralcio capace di aumentare il rischio di caduta. L’imbracatura è dotata di anelli a D in acciaio e di connessione ai moschettoni di sicurezza per il collegamento con i dispositivi anticaduta generalmente di tipo retrattile con fune o cavo di acciaio.

di Massimo Guglielmi

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